E dalle montagne di nebbia, il vento proseguì verso ovest, attraverso la Piana di Almoth e Capo Torman, sopra i resti di una grande battaglia, e verso l'Oceano Aryth. Lì si scontrò con le vorticose correnti marine, dando non pochi problemi alla nave Argo, salpata da chissà dove per giungere infine nella ridente città di Falme...
Chi non conosce La Ruota del Tempo alzi la mano. La spiegazione semplice è che si tratta di una saga fantasy scritta dal compianto Robert Jordan, che si articola in quattordici romanzi - gli ultimi tre scritti e pubblicati postumi, grazie all'opera encomiabile di Brandon Sanderson. Non spenderò troppe parole a riguardo, perché non avrebbe senso. Mi limito a dire che è la ragione per cui, quando ho tra le mani un nuovo libro, sparisco e tutta la mia energia emotiva viene prosciugata* dalla lettura. Fortunatamente è l'ultimo, perché di questo passo non avrei retto: quando ero studente potevo dedicare alcuni giorni esclusivamente alla lettura, adesso come farei?
Fortunatamente è la conclusione, e che conclusione!
No, non dico nulla.
Aggiungo solo una piccola ipotesi (non mia, se ne parla qui) per stuzzicare gli estimatori.
Non fa impressione? Opera amatoriale. |
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Che poi è la ragione per cui ho rinviato tatticamente l'acquisto e che mi fa guadagnar tempo per il prossimo post promesso.