lunedì 30 gennaio 2012

Il ladro di Bagdad

Chi di voi non ha letto "Le mille e una notte"?
Io, per esempio!
Voglio però parlare di un film tratto da questa famosa raccolta di novelle orientali, che probabilmente non si ispira a una di esse in particolare ma ne riassume benissimo lo spirito.
Inoltre, è uno dei film più divertenti che mi sia capitato di vedere!


venerdì 27 gennaio 2012

L'Antichità secondo Lord Dunsany


Questo è stato decisamente più ostico del precedente. Ci sono delle frasi troppo lunghe e piene di coordinate, che non sempre ho potuto spezzare. In qualche punto mi sono preso delle libertà per meglio rendere l'atmosfera, evitando appesantimenti eccessivi, dato che la storia, di per sé, non è pesante. C'è poi l'aspetto storico, niente affatto trascurabile, che mi ha spinto a rifugiarmi nelle annotazioni in fondo.
Suggerisco a chi non l'ha fatto di leggere anche il racconto precedente.
Per farvi un'idea di Lord Dunsany, rimando alla mia breve introduzione.
Buona lettura!

martedì 24 gennaio 2012

Ordini di grandezza

I numeri sono importanti. Ne avevo già parlato per quanto riguarda l'aspetto della divulgazione scientifica, un argomento che vale in ogni contesto in cui si utilizzino dati statistici per influenzare l'opinione pubblica.

Immagine di ansic.
I numeri però sono importanti anche nella narrativa! Mi è capitato di recente di leggere l'incipit di un racconto dove si faceva un uso dei numeri del tutto a sproposito.
Mi sono sentito un po' come quando si incappa negli anacronismi. Per dirne uno, nella scena iniziale del film "Solomon Kane", ambientato nel 1600, possiamo ammirare la Union Jack con un anticipo di sei anni! Analogamente, quando compaiono i numeri può capitare di accorgersi che c'è qualcosa fuori posto. Se qualcuno ha mai sentenziato che le lettere e i numeri appartengono a due mondi distinti, ha mentito sapendo di mentire. I numeri sono importanti, perché a questo mondo c'è sia chi studia la storia sia chi non ha timore della matematica.

sabato 21 gennaio 2012

Una visita a Londra


La strada di mattoni gialli ci porta al primo dei racconti di Lord Dunsany che voglio proporvi. Ho rischiato di inciampare in una o due occasioni, ma ne sono uscito incolume.
La storia è tratta da "Tales of Wonder", 1916.
La licenza è la solita, reperibile in fondo alla pagina.

giovedì 19 gennaio 2012

The "Versatile Blogger Award" 2011


Ieri è successa una cosa inaspettata: sono stato insignito di un premio!
Prima che vi complimentiate, è bene chiarire che non si tratta di un premio in denaro o di una proposta di pubblicazione. Si tratta di un simpatico gioco a catena che consiste nel ringraziare chi mi ha nominato, scegliere a mia volta un certo numero di blog eccellenti tra quelli di recente scoperta o che seguo regolarmente, e rivelare alcune cose su di me.
Potete usare liberamente l'immagine, a patto di essere stati nominati.

mercoledì 18 gennaio 2012

18 gennaio in difesa della libertà!


Non era previsto pubblicare due post lo stesso giorno, ma si è trattato di un imprevisto. Quello che sta accadendo rischia di danneggiare gravemente la libertà in rete. Molto peggio delle vaghezze di Vasco Rossi.

Hanno aderito google, facebook, ebay, paypal e molti altri...

Per maggiori informazioni rimando al comunicato di Wikimedia Italia, in italiano e molto ben scritto!

Leggi come questa non servono a combattere la pirateria.

Sito per aderire alla mobilitazione: http://americancensorship.org/ (in inglese)
Potete trovare il banner, firmare la petizione, accedere a molte risorse interessanti.

Pagina dedicata su google.com: https://www.google.com/landing/takeaction/ (in inglese)

Lord Dunsany e le sue storie meravigliose

"I riconoscimenti relativamente esigui accordati fino a oggi a Lord Dunsany, il quale è ad oggi l'autore vivente più singolare, originale e ricco di potenza immaginativa, costituiscono un divertente commentario sulla naturale stupidità dell'animo umano."

Queste parole sono state scritte da H.P. Lovecraft nel 1922.
Lord Dunsany non scriveva per gli incolti, ma per un pubblico di letterati, e riscosse maggiore successo nel nuovo mondo. La sua opera fa da ponte tra la tradizione (nordica, celtica e mediterranea) e il movimentato mondo moderno.
Per quanto mi riguarda, è stato amore a prima vista!


Lord Dunsany


Edward John Moreton Drax Plunkett fu XVIII barone di Dunsany, in Irlanda, non lontano da Dublino. Nato nel 1878 nell'Impero Britannico, morì nel 1957 nella Repubblica di Irlanda. Scrisse molti racconti, alcuni romanzi e saggi, e fu un acclamato drammaturgo. I suoi lavori furono pubblicati sotto lo pseudonimo Lord Dunsany.

Dunsany studiò nelle migliori scuole irlandesi. Ricevette un'educazione tradizionale religiosa ma si avvicinò anche al folklore nordico, che faceva parte del suo retaggio, e ai classici. Servì in guerra durante la seconda guerra Boera nel 1899 e nella Grande Guerra, dove fu capitano nella campagna di Francia. Ricevette un dottorato onorario al Trinity College di Dublino. Viaggiò molto in Africa e America, dove ottenne maggiore successo letterario. Amava la caccia e fu campione di tiro irlandese. Morì a Dublino dopo un attacco di appendicite.

domenica 15 gennaio 2012

Una novità. Un'anticipazione.

Post di servizio.
Purtroppo non sono riuscito a pubblicare l'articolo che avevo programmato. Con "programma" intendo una lista di cose da fare, senza deadline. Le deadline mi mettono angoscia, soprattutto quando sono io a impormele!

Grazie a Christophe per la foto.

Il prossimo post sarà il lungamente atteso (!?) secondo articolo della rubrica "sulla strada dei mattoni gialli". Vi parlerò di un altro grande libro, di un altro grande autore del novecento che ha influito moltissimo sui coevi (e un po' più in qua). Dato che l'autore è pressoché ignoto nel Bel Paese e non esistono traduzioni italiane manco a pagarle in oro, troverò un modo di farvi leggere qualcosa.
Insomma, sarà una sorpresa.


Sempre più social?

Su consiglio di un amico, ho deciso di riaprire l'account su aNobii. Oltre che di tenere traccia di ciò che leggo, con una miriade di dettagli di utilità dubbia, è una maniera simpatica di condividere le letture con chi passa di qui. Per questo ho inserito uno spazio di preview della mia piccola libreria... però non ho capito con che logica riempie gli scaffali!
Credo che cliccando da qualche parte possiate raggiungere il mio profilo, ma non ho ancora ben chiaro come funzioni. Per il momento mi sono limitato ad aggiungere una ventina di libri alla libreria. Sicuramente in futuro aggiungerò i libri di cui mi troverò a parlare.

giovedì 12 gennaio 2012

Quanti libri avete letto nel 2011?

No, non ho letto la Torah!
Trovo sul blog di Ferruccio Gianola una interessante iniziativa, lanciata lo scorso anno su Penna Blu. Si tratta di una decina di domande sui libri letti durante l'anno, in questo caso nel 2011.

Non prendo nota dei libri che ho letto dalla seconda o dalla terza media, quando venivamo obbligati dalla professoressa di lettere, per cui ho rinunciato alla possibilità di tirare le somme a fine anno.
Non so se si possa immaginare una strategia nella lettura. Credo che al di là degli obblighi siamo tutti un po' free reader: leggiamo un libro dopo l'altro, seguendo l'ispirazione. Forse c'è una logica in come si viene a formare la "coda di lettura" ma ho il timore che, per quanto mi riguarda, resterà sempre un mistero.

Le risposte non mi hanno stupito, a parte la terza, alla quale però non so come porre rimedio (si accettano suggerimenti). Non so neanche se nel 2012 deciderò di leggere libri diversi da quelli che avevo pianificato, o in un diverso ordine, per riequilibrare le cose.
Probabilmente non farò nulla di tutto questo ma prenderò nota dei libri letti in maniera più puntuale, in modo da poter fare, tra un anno, il confronto tra le due annate.
E scoprirò quanto sarò stato fedele ai miei propositi.

mercoledì 11 gennaio 2012

Le parole che non ti ho detto

Ho da poco iniziato a scrivere il mio primo vero libro e so già che si tratterà di una svolta importante nella mia vita. Per il momento, però, ho solo uno scheletro, i primi paragrafi dell'introduzione e un titolo: "Sviluppo e caratterizzazione di una sorgente a plasma atmosferico per applicazioni nel biomedicale".
Come qualcuno avrà immaginato, si tratta di una tesi di laurea.
Chi vivrà vedrà...

Nel frattempo ho iniziato, un po' per gioco e un po' per mancanza di senso della misura, a fare una certa cosa che adesso racconterò. Mi trovavo all'incirca a due terzi di un libro fantasy che da tempo volevo leggere, avendo trovato tutta la trilogia al salone del libro usato. Per la cronaca, trattasi de "Le leggende di Dragonlance", un'opera non particolarmente ispirata ma cionondimeno piuttosto godibile. (Ci sono pure i viaggi nel tempo!) Come a volte capita, soprattutto con vecchie edizioni, si incontrano delle parole nuove, che possono essere termini arcaici o tecnici o semplicemente forme mai sentite prima. Decisi quindi di segnarle su un foglio. Non l'avessi mai fatto!
Presto mi misi a trascrivere anche quei termini aulici o letterari che sono in disuso (o abusati) nel linguaggio corrente. Non soddisfatto, ho poi allargato l'attenzione anche a termini più comuni, che mi intrigavano come erano inseriti nella frase, o anche solo per come suonavano.
Insomma, per farla breve ho finito per rovinarmi la lettura, ricco di 292 parole per le quali nutro un certo rispetto. Il numero è semplicemente dovuto al fatto che prima o poi dovevo fermarmi e tanto valeva scegliere un numero simmetrico. Fra queste, 6 mi erano ignote.

Voglio proporre qui sotto i lemmi raccolti, in ordine alfabetico.
Prima di tutto, perché voglio avvertire i lettori di quali manie è meglio evitare per non rovinarsi la lettura di un romanzo. In secondo logo, perché le parole sono belle e ciascuna di esse, anche la più comune, può assumere nuovi significati e sfumature inimmaginate  a seconda del contesto in cui è inserita.
Infine, per ragioni nostalgiche.
Purtroppo, nessuna di queste 292 parole troverà spazio nella mia tesi.

sabato 7 gennaio 2012

La narrativa fantastica

"La Dame à la Licorne" è una stupenda
serie di arazzi che si trova a Parigi
Ricordo ancora a lezione quando il professore di italiano mi chiese, durante un'interrogazione: «Mi parli del concetto di verità nel Manzoni.» Ora, l'opera manzoniana è sterminata e il buon milanese cambia spesso idea! In particolare, mentre lavorava al suo noto capolavoro si poneva la questione di quanto un romanzo si potesse definire "storico".
La domanda è tutt'altro che banale, perché la storia può entrare in un saggio ma non, ci verrebbe da pensare, in un'opera narrativa. Naturalmente la risposta è semplice quando leggiamo racconti di magia o ambientati su pianeti lontani anni luce, o peggio ancora quando ogni legame con la realtà è reciso. Non era così semplice all'epoca, né quando, in diversi momenti storici, ciò che oggi viene considerato fantastico era parte integrante di come veniva vista la realtà.

Quali sono, quindi, i limiti entro i quali ciò che raccontiamo è percepito come reale? Dove iniziano, per il lettore, i confini del nostro mondo fantastico?


I generi del fantastico

C'è ancora chi parla di fantastico, ma la moderna terminologia lo vede suddiviso in tre macrogeneri: fantasy, fantascienza, horror. Ciascun genere ha determinate caratteristiche e "scuole". Non sono frequenti, soprattutto in epoca contemporanea, contaminazioni, ammiccamenti e vere e proprie rivoluzioni, tanto che ora abbiamo una selva di sottogeneri in cui è difficile districarsi. Nascono cyberpunk, steampunk, new weird, e chi più ne ha più ne metta. Una fotografia dell'attuale richiederebbe un vero e proprio almanacco!

mercoledì 4 gennaio 2012

Liberate Topolino! - Copyright e diritto d'autore

Avrei voluto aprire con un'immagine di Topolino (come quella che trovate qui) ma sarebbe una infrazione della legge americana sul copyright.

Topolino compare nel 1928 dalle matite di Walt Disney e Ub Iwerk, nel noto cortometraggio "Steamboat Willie". Ebbe poi una carriera fulminante, recitando in oltre cento film di varia lunghezza e nel 1978 fu il primo personaggio animato ad avere una stella nella Hollywood Walk of Fame. Inutile citare, infine, l'infinità di strisce e di tavole a fumetti di cui è il protagonista.
In Italia la sua fama è legata alla popolare pubblicazione omonima.
Ma non voglio parlare di Topolino. Non solo, perlomeno. Questo simpatico topino è infatti prigioniero della legislazione sul copyright di cui farò una breve trattazione.


Quali diritti sono protetti dal copyright?

Esattamente, quali diritti deve proteggere una legge sul copyright? Tipicamente, il titolare (che non è detto che sia l'autore ma può essere l'editore o chiunque a cui l'autore decida di cedere i diritti) ottiene i seguenti diritti esclusivi:
  • produrre copie o riproduzioni e venderle
  • importare o esportare l'opera
  • creare opere derivate
  • rappresentare o mostrare l'opera in pubblico
  • vendere o assegnare questi diritti ad altri
  • trasmettere alla radio o in video

domenica 1 gennaio 2012

Anno nuovo, nuova rotta!

Ho deciso di iniziare l'anno nuovo con un post programmatico. Cercherò di essere conciso, per quanto possibile, e di limitare le attese (qualora vengano poi disattese).
Il 2012 vedrà una conferma della nuova configurazione dei contenuti di questo blog. Bandita ogni riserva, ho organizzato i contenuti di vecchio stampo nelle seguenti categorie:
  • "Argonauti", fin dall'inizio caratterizza contenuti personali o legati al blog in quanto tale
  • "Scienza in pillole", piccole dosi di scienza, anche applicate in letteratura
  • "Libertà digitali", ovvero argomenti su copyright, software, ebook e tutto quanto sia in qualche modo a tema con la scrittura
  • "Armonie celesti (e non)", discorsi sulla musica e i suoi personaggi
Seguono naturalmente le rubriche su cui punterò maggiormente in futuro, perché mi hanno spinto a riesumare questo spazio e gli danno finalmente uno scopo:
  • "Racconti", particolari, sperimentali o semplicemente pensati per essere letti su queste pagine
  • "Poesie e rime", poiché talvolta mi diletto anche con i versi
  • "La bussola dello scrittore", idee e qualche resoconto della mia passione per la scrittura, dal punto di vista di uno scrittore non professionale e di accanito lettore
  • "Sulla strada di mattoni gialli", una retrospettiva sugli autori del fantastico nel novecento
Infine, c'è la sezione "Pensieri assortiti" per tutto ciò che non rientra nelle categorie sovrastanti. Spero che contenga solo post del passato, ma voglio ugualmente mantenere una via di fuga qualora decida di non attenermi alla mia impostazione.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...