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domenica 29 marzo 2020

Morti colorate, la quarantena e uno speciale d'eccezione

In questi giorni di quarantena, costretti nelle nostre case con la speranza che lo sforzo collettivo aiuti a ritardare la diffusione di COVID-19, sembra di vivere in pieno l'antica maledizione cinese: "Che tu possa vivere tempi interessanti!". I tempi interessanti sono quelli che solitamente portano con sé turbolenze, guerre e in generale periodi di irrequietezze. In queste settimane c'è una calma estraniante nelle nostre strade, per cui non è proprio come andare in guerra... ci si farebbe la firma, per una guerra con così pochi morti, Netflix e consegne a casa di tutto il superfluo di cui abbiamo bisogno... ma l'impressione che ci sia, una guerra, è data dalla dimensione del "tutti contro il mostro", per quanto questo sia piccolo e invisibile, e dell'accerchiamento, perché il nemico è intorno a noi.
La Maga Magò perde nettamente il duello di magia
Non sono pochi tra i miei conoscenti che hanno paragonato questa situazione alla guerra, alla trincea. Si tratta di sensazioni, di emozioni che la situazione ci suscita. Non è facile vivere rinchiusi, anche quando per indole personale... pigrizia... non usciremmo se non per necessità. In alcune case, inoltre, ci sono sicuramente situazioni difficili a causa delle complicate dinamiche personali o anche solo per via della metratura. C'è anche chi è fortunato, e può spezzare la giornata dedicandosi al lavoro o alla scuola, grazie a smart working e lezioni online.
Non so se per gli uni o per gli altri, ho deciso di raccogliere alcuni sfiziosi suggerimenti di lettura, non molto ottimisti, ma che ritengo di qualità e in grado di farvi evadere per qualche ora dalle vostre dimore.

lunedì 4 novembre 2013

Di ritorno dal Lucca Comics (& Games) 2013!

Questa edizione del LCeG è stata estremamente proficua. Per gli organizzatori. Ci ho lasciato parecchi denari, per alcuni acquisti che avevo previsto e altri che, purtroppo, che entrano a pieno titolo nella categoria "imprevisti". La possibilità di interloquire direttamente con gli editori (dove presenti) è uno degli aspetti che apprezzo di più in questo genere di fiere, perché traspare la loro passione e posso così scoprire alcuni interessantissimi e gustosi dettagli sui libri esposti. Di contro, a fronte dei volumetti acquistati ho totalizzato uno sconto ridicolmente basso. In parte la colpa è mia, per esempio dimenticandomi il buono sconto Tunuè nella memoria dello smartphone, ma l'impressione è che gli editori cerchino di raggranellare il più possibile perché in debito di ossigeno.

Prima di passare agli acquisti, una breve considerazione sull'organizzazione, che ho trovato leggermente migliore. Ogni anno ci sono dei piccoli aggiustamenti. Quest'anno, per esempio, gli editori sono stati distribuiti in modo da separare alcuni dei più calamitanti dal resto, rendendo la circolazione nei padiglioni centrali più agevole. Per quanto riguarda il padiglione games, è la solita bolgia. Quest'anno c'è stata l'ottima idea di scorporare tutto ciò che era fandom, i vari fan club di stampo principalmente fantascientifico, spostandoli dalle parti della Citadel (l'area ad accesso libero, dove si trovano gadget e ichincaglierie). Ho fatto poco caso ai cosplay, ma il livello mi sembra costante. Decisamente perdente l'idea di spostare il padiglione Japan dal lato opposto della città, dove una fila illimitata mi ha trattenuto dall'entrare un paio di volte. Visto che ho dovuto affrontare file per fare i biglietti, entrare al Games, raggiungere i binari 5 e 6 della stazione, celati ai non autoctoni, e il giorno prima per entrare agli Uffizi (beh, ero di passaggio...), mi è sembrato giusto il caso di voltare i tacchi.
Se qualcuno ci è stato, non mi dica che era qualcosa di imperdibile, perché non lo è mai stato.
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