giovedì 30 agosto 2012

Quante erano le Muse?

Invocate da uomini (e donne) di ogni epoca e nazionalità, le Muse sono da sempre le divinità ispiratrici degli artisti. Eppure, se basta una blanda conoscenza della mitologia greca per ricordarne la funzione, è difficile che qualcuno impari i loro nomi. Prima di arrivare ai nomi, però, una domanda sorge spontanea: quante erano le Muse?

Orfeo,  sacro guerriero di Atena
Forse nove?

Questo numero lo ricordavo dalle superiori, poi ho ho letto un articolo del buon The Obsidian Mirror (più concisamente TOM) che faceva riferimento a solo tre Muse. Il numero tre, fra l'altro, è un numero ricorrente nella mitologia e nelle religioni, fino ai giorni nostri. In questo senso, può suonare giusto che ci siano solo tre Muse e giustificare uno stop alla nostra ricerca. Ma a noi preme andare a fondo al problema, o quantomeno scalfirlo un pochino più in profondità, per cui non ci fermeremo alla presunta perfezione del numero tre.


Alla ricerca di un canone

Il numero delle Muse non è fissato nelle Tavole della Legge, né c'è un testo sacro di riferimento. Ci sono svariate tradizioni, alcune più antiche e autorevoli, ciascuna probabilmente con le sue fonti e ragioni. Il numero nove, che promuovono nelle scuole, viene tramandato da Esiodo, cantore della genealogia dei Celesti e delle prime ore degli esseri umani. Nella sua Teogonia, il vecchio Esiodo percorre dall'alfa all'omega l'affollato pantheon ellenico.

lunedì 27 agosto 2012

De Stad Amsterdam

Questo post non ha ragione di esistere, se non fosse per avvisare il mondo che il sottoscritto domani sarà qui:

Non è un indovinello, leggete il titolo del post!
Sarà un bel viaggio, spero, ma probabilmente troverò pioggia.
Insomma, non potrei essere più felice!

Non so quanto avrò voglia di connettermi, per cui metto le mani avanti: i miei post di fallback li ho preparati. Questo non mi salverà dal restare indietro di un centinaio circa di post da leggere, ma mi farò forza.
Sì, lo so che ricomincerete a scrivere come dei dannati. Perciò, per distrarvi un po', vi lascio una canzone (di un gruppo folk olandese):

giovedì 23 agosto 2012

Machinarium

Sì, videogiochi!
Ebbene sì, sull'Argo ci si diletta pure con i videogiochi. Ed è un videogioco molto particolare quello di cui parlerò brevemente, perché... beh, vediamolo insieme.

Machinarium è un'avventura grafica realizzata nel 2009 dalla Amanita Design, casa di produzione indipendente della Repubblica Ceca, un gruppo di ragazzi che ha deciso di mettere insieme le proprie conoscenze e capacità per realizzare videogiochi e distribuirli via web. Machinarium è il loro primo (e unico, pare) videogioco completo e, devo ammettere, l'unico che conosco.

Ma veniamo al gioco. Cosa c'è in Machinarium da convincermi a parlarne?
Innanzitutto, la grafica. Il concept è qualcosa di spettacolare, che cattura al primo sguardo. I personaggi, i fondali e i suoni sono fantastici. Il giocatore è trascinato all'interno di un mondo di rotelle e pulegge, elettricità e carbone, abitato da robot di varie forme e dimensioni, ciascuno dei quali ha una propria personalità. Il protagonista, giovincello che vorrebbe solo passare del tempo con la sua amata, è costretto ad affrontare la minacciosa quanto fiabesca città (quella sullo sfondo nell'immagine sopra) e scoprire cosa non va, eventualmente prevenendo una catastrofe.

venerdì 17 agosto 2012

Un racconto estivo

Quello che segue è un racconto sperimentale. L'ho abbozzato mentre leggevo i "Racconti umoristici" di Mark Twain, per cui non stupitevi se manca ogni riferimento al fantastico. L'ispirazione mi è venuta durante uno stage, per cui la vicenda, almeno in parte, è realmente avvenuta.
Poi ci ho messo due mesi a scriverlo, ma questa è un'altra storia...


Una perturbazione estiva

«Allora? Sei dei nostri?»
Soldini era sempre più pressante. Da una settimana circa veniva a tormentarmi durante la pausa di metà mattina, sporgendo con quel suo occhio bieco da dietro il monitor.
«Se compri adesso» diceva, «risparmi sulla spedizione. Possiamo averli già martedì, tutti e dodici. Se sei dei nostri, certo. Ne mancano solo tre e poi posso ordinare.»
Si riferiva, naturalmente, a un ordine di mini ventilatori USB, di quelli che costano poco e rendono poco, ma alla lunga va a finire che uno lavora meglio. Era un rito che si ripeteva ogni anno, per finire immancabilmente in un nulla di fatto. Faceva semplicemente troppo caldo per preoccuparsi del caldo.

martedì 14 agosto 2012

Bookmooch: nuova vita ai propri libri!

Oh, beh, tanto vale parlarne.
Non so perché ho programmato un post il 14 di agosto*, ma immagino che sia meglio del 15!

Allora, vediamo cos'è Bookmooch.
A tutti voi sarà capitato, immagino, di trovarvi in possesso di un libro che non volete tenere, per una ragione qualsiasi: ne avete già uno, non è di vostro gradimento, o più semplicemente non è un libro che merita di occupare spazio in libreria. (So che c'è chi la pensa diversamente, ma dato che c'è uno spazio finito su questa Terra e, nello specifico, sui nostri ripiani, non è immorale liberarsi di un libro!)
Come risolvere la questione? Potere regalarlo a un'altra persona, darlo a una biblioteca, a una scuola o in beneficenza. Oppure potete immetterlo in un circuito di bookcrossing, dato che stanno comparendo anche in Italia.

Ecco, Bookmooch è una sorta di bookcrossing. Immettete un libro nel database, aspettate e prima o poi vi arriverà una richiesta. Lo impacchettate e lo spedite, a vostre spese. Se spedite in Italia vi costa 1,28 euro, ma potete anche scegliere di condividerlo con altri paesi.
Ma quindi, vi chiederete, qual è il guadagno?

giovedì 9 agosto 2012

Curiosity, Marte e la fame nel mondo

Allora, con ordine:
Ehi, siamo di nuovo atterrati su Marte!


Dalle sabbie di Barsoom...

Tantissimi complimenti a Curiosity, il più avanzato laboratorio su ruote arrivato sul nostro bellicoso Pianeta Rosso. Senza rompersi. Un altro passo imprescindibile per una migliore conoscenza del nostro vicinato, della possibilità di vita nell'universo e altre cose che possono rivoluzionare la nostra vita su questa Terra sempre più piccola.
Cose del genere alimentano i sogni. E le prospettive.

Oh! Questa è la mia ombra!
Curiosity, nome di battesimo Mars Science Laboratory è entrato nell'atmosfera marziana il 5 agosto, atterrando senza particolari problemi. Potete seguire le prime fasi del suo "risveglio" sul canale twitter della simpatica sonda. La sua missione durerà un anno marziano (circa due anni terrestri) con il fine di studiare, con i suoi dieci strumenti di misura, la possibilità che Marte sostenga la vita, o l'abbia fatto in passato. Il Gale Crater, dove si trova Curiosity, sembra promettere molto da questo punto di vista sembra promettente, come sostengono i "nostri" alla NASA.

Insomma, in bocca al lupo!

mercoledì 8 agosto 2012

L'ebook più costoso al mondo

Curiosando in cerca di ebook costosi in vendita su alcune importanti piattaforme italiane, giusto per farmi un'idea su quanto in là si spingono gli editori, sono incappato in qualcosa di veramente notevole. Non penso sia un primato, dato che sono convinto si tratti di disattenzione* però, ecco:

"The Hounds of Samaria" di Nigel Patten
135 pagine nell'edizione cartacea
Mai tradotto in italiano, suppongo.

Ecco, questo piccolo gioiello ha un prezzo di copertina di nove euro o poco meno. Sul solito Amazon c'è l'edizione kindle, che scende sotto i 3 euro.

Ecco, se volessi un epub?
Beh, c'è il negozio Feltrinelli, che offre, ho scoperto, anche ebook d'importazione.

Il prezzo però levita un poco, qualcosa come 967,03 euro.
Stiamo parlando di una variazione di prezzo di 958 euro, invito a controllare chi non ci crede.
Una cifra che non spenderei neanche se fosse un capolavoro (non parrebbe) e ne esistessero tre copie manoscritte in cartapecora!

Vi sfido a fare di meglio!


__________
*
Anche se dopo la mia segnalazione il prezzo è rimasto tale, quindi o l'hanno ignorata o dev'esserci una tegola contrattuale che ha taroccato un po' il prezzo.

domenica 5 agosto 2012

Il punto sulle libertà digitali

Dopo alcuni mesi di lotta, è giunto il momento di fare un po' il punto della situazione.

Avevamo cominciato con SOPA, disegno di legge in discussione negli USA a febbraio, che avrebbe introdotto di fatto la censura su internet, con la scusa della lotta alla pirateria. Una grande mobilitazione sul web e l'appoggio di grosse compagnie (come Facebook e Google) hanno convinto i legislatori d'oltreoceano a ritirare la proposta.
Era solo l'inizio.

C'è stata poi ACTA, l'accordo commerciale redatto di nascosto da svariate nazioni, tra cui gli USA e altri stati, e alcuni grandi compagnie. Se ne parlava a febbraio, ma l'iter è stato piuttosto lungo.
ACTA è, in parole semplici, un accordo contro la contraffazione, che però contiene alcune definizioni così vaghe da prestarsi alla chiusura di siti web. Diversamente da SOPA, non riguarda solo gli USA ma anche altri stati, fra cui l'UE.
Proprio in Europa, l'accordo è stato definitivamente respinto il 4 luglio. In Messico, per esempio, non sono stati fortunati.

giovedì 2 agosto 2012

I lettori nel Belpaese

Ero fortemente tentato di mettere un titolo allarmista. L'argomento non è dei più confortanti, ma dato il fioccare, in questo periodo, di riflessioni sul mercato librario e il ritorno di una caccia alle streg... ehm... alle cause di questa crisi, volevo dire la mia.
Volevo riflettere un po' sui numeri.

Controlliamo il numero di lettori che, raggiunti gli 11 anni di età, dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti all'intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali:

2005 42,1%
2006 43,9%
2007 42,9%
2008 43,6%
2009 44,7%
2010 46,5%
Sono dati reperibili dalla simpatica banca dati Istat*.

Per arrivare al 2011, portate pazienza, dobbiamo considerare anche i bambini 6-11 anni. Purtroppo non sono dati compatibili con i precedenti, ma possiamo comunque farci un'idea:

2009 45,1%
2010 46,8%
2011 45,3%
Sono dati reperibili nell'archivio Istat.

Questi sono lettori, non dati sulle vendite, quindi stupisce un po' che siano meno della metà degli intervistati. Forse è vero che in Italia si legge poco*.
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