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venerdì 15 novembre 2013

Ancora su copyright e immagini sul blog

Immagine di Faulkner16, spero abbiate colto.

Alcuni commenti a un precedente post mi suggeriscono di approfondire meglio l'argomento immagini e blog, ovvero il problema che più facilmente si presenterà a un blogger. Parto dal presupposto che non siate voi gli autori delle immagini e che queste non siano realizzate su commissione, come ad esempio la copertina dell'ebook che potete scaricare gratuitamente i alto a destra (sì, era un messaggio promozionale).

In tutti gli altri casi, il più delle volte cercherete immagini su internet. Andate su un qualsiasi motore di ricerca, e inserite la stringa di ricerca. A questo punto avrete una serie di risultati, che riassumo in 3 categorie:
  1. immagini di dominio pubblico;
  2. immagini sotto copyright;
  3. immagini sotto copyright rilasciate con licenza CC o simili.
Il motore di ricerca, il più delle volte, non permette di distinguere fra questi tipi.
Ci torneremo più sotto.

venerdì 8 novembre 2013

NativiDigitali: Simone Aliprandi - Capire il copyright

Dal momento che l'argomento sembra riscuotere un certo interesse, è tempo di una veloce segnalazione per chi volesse approfondire, da neofita, l'argomento "diritto d'autore".
Capire il copyright, del resto, è un titolo che ammazza i preamboli.

Capire il copyright è un libro di 128 155 pagine, disponibile sia in ebook sia in edizione cartacea. La versione digitale esiste in due formati: il pdf, che potete scaricare gratuitamente dal sito dell'autore, e l'ebook in formato epub, che si può acquistare seguendo i link all'interno della stessa pagina ed è attualmente in offerta all'esorbitante prezzo di 49 centesimi.
L'ebook è distribuito con licenza CC-BY-SA.

Perché lo consiglio? Il libro introduce in modo semplice la legislazione vigente in materia di copyright, in Italia ma con uno sguardo agli altri paesi: quali sono i suoi fondamenti, quali sono i diritti dell'autore di un'opera e come essi vengono tutelati. Non solo, il libro spiega il funzionamento delle società di colletta (SIAE), l'uso legittimo, e affronta l'argomento quantomai attuale della riforma della legislazione. Come ho scritto nello scorso post, licenze come le Creative Commons sono una pezza, non la soluzione. Il libro, insomma, è attualizzato a tutte quelle criticità che il digitale ha introdotto nel modo in cui le informazioni circolano: peer-to-peer, sistemi di limitazione dei diritti (DRM), etc.
Pur essendo un libro del 2007 L'edizione in commercio, riveduta nel 2012, è aggiornato quanto basta per chi volesse meglio e fornisce gli strumenti per capire come funziona il copyright, cos'è il copyleft e quali sono le prospettive future di entrambi i modelli.

Simone Aliprandi, è avvocato e dottore di ricerca in Società dell'Informazione, e da anni è impegnato sul fronte del diritto d'autore nell'era digitale e del software libero. Ha un sito personale e un blog. È inoltre fondatore e responsabile del progetto Copyleft-Italia, il primo sito italiano di approfondimento monografico sul tema dei nuovi modelli di gestione del diritto d'autore.

mercoledì 6 novembre 2013

Di mele avvelenate, gamberi e diritto d'autore


Oggi parliamo di copyright, un argomento a me caro. Chi naviga da un po' in rete avrà notato che molti blog e siti web recano, di lato o sul fondo della pagina, una nota legale in cui specificano la licenza con cui il lettore può usufruire dei contenuti. Le licenze sono perlopiù del tipo Creative Commons, redatte dall'omonima organizzazione non-profit che si è preoccupata, negli anni 2000, di mettere una pezza dove la corrente legislazione sul diritto d'autore non è adeguata alle nuove esigenze dell'open access e della libera diffusione delle informazioni. Le licenze CC si pongono come via di mezzo tra il copyright ("All rights reserved", tutti i diritti riservati) e il pubblico dominio, che riguarda, per esempio, opere letterarie pubblicate fino agli anni '20. Il significato di una licenza CC è che l'autore dell'opera si riserva di porre alcune limitazioni, lasciando liberi gli altri, rispettandole, di farne ciò che vogliono; non è pertanto antitetica al diritto d'autore, ma di un diverso e più consapevole modo di esercitare lo stesso. Questo approccio è anche chiamato copyleft, ovvero: "Some rights reserved", alcuni diritti riservati.

Cosa intendo, con esercizio consapevole dei propri diritti? È presto detto. Il mio blog è licenziato con tre clausole: BY-NC-SA. L'ebook 3Narratori, invece, ha una licenza leggermente diversa: BY-NC-ND. Cosa significano queste clausole?

  • BY: Attribuzione, ovvero chi intenda redistribuire i testi presenti sul blog è tenuto a citarne la paternità (mia, in questo caso). È la clausola più importante, presente in tutte le licenze Creative Commons.
  • NC: Non Commerciale, ovvero non è possibile redistribuire questi contenuti a fini commerciali a meno, naturalmente, di non ottenere la mia autorizzazione. Questa clausola non mi impedisce, naturalmente, di metterli in vendita e diventare ricco.
  • SA: Condividi allo stesso modo (Share Alike), ovvero chi voglia redistribuire l'opera è tenuto a utilizzare la stessa licenza, includendo in essa tutte e sole le clausole scelte dal sottoscritto.
  • ND: Non opere Derivate, ovvero non è possibile in alcun modo modificare, tagliare e ricomporre parti di quest'opera. In altre parole, non può essere cambiata.
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