lunedì 17 agosto 2020

Letture divoratrici

Di recente ho letto Catena Alimentare di Stefano Tevini, editore Lambda House.

Quando l'ho iniziato, mi ero fatto tutt'altra idea su dove l'autore sarebbe andato a parare. Mi sono quindi trovato spiazzato due volte: la prima perché ne avevo letto una presentazione e non mi aspettavo che si partisse solidali con un protagonista negativo, un antieroe, al culmine della sua ascesa sociale, la seconda perché non mi aspettavo che la storia tornasse invece subito alle origini in cui Gootchi è un signor nessuno, una nullità senza grinta in un mondo in cui sembra destinato a essere schiacciato. Da qui, grazie all'aiuto di un personal coach, assistiamo alla sua crescita e all'emergere del predatore sopito dentro di lui, fino all'epilogo che lascia una terza volta spiazzati - ma questa volta un po' me l'aspettavo - e si ricollega all'inizio. Lo scenario è quello di un mondo andato oltre, senza più stati (falliti) né leggi, ma governati, se si può dire, da chi ha e da chi può, dove il peso contrattuale dell'individuo, in qualsiasi contesto, è determinato dalle risorse di cui dispone. In qualche modo questo mondo va avanti e personaggi senza scrupoli sono ai vertici della società, dove denaro, spregiudicatezza e reputazione sono le tre monete che garantiscono il successo, almeno fino al prossimo colpo di scena. Manco a dirlo, Gootchi risale questa sanguinosa catena alimentare in una sorta di parabola negativa, raccontandoci senza filtri le nefandezze di un mondo senza più leggi né morale.
La scrittura di Tevini è veloce e scorrevole, non edulcora nulla e arriva dritta al punto. E fa male. Ma è giusto che lo faccia, altrimenti la distopia sarebbe un genere senza senso e non porrebbe nessun dubbio sui prodromi riconoscibili intorno a noi di un futuro che sarebbe altrimenti troppo estremo e lontano da averne il timore.

Di Tevini avevo già letto anche Testamento di una maschera e Storia di cento occhi, ma commentato qui solo il primo (lo trovate seguendo i tag, insieme a un'intervista all'autore).

domenica 29 marzo 2020

Morti colorate, la quarantena e uno speciale d'eccezione

In questi giorni di quarantena, costretti nelle nostre case con la speranza che lo sforzo collettivo aiuti a ritardare la diffusione di COVID-19, sembra di vivere in pieno l'antica maledizione cinese: "Che tu possa vivere tempi interessanti!". I tempi interessanti sono quelli che solitamente portano con sé turbolenze, guerre e in generale periodi di irrequietezze. In queste settimane c'è una calma estraniante nelle nostre strade, per cui non è proprio come andare in guerra... ci si farebbe la firma, per una guerra con così pochi morti, Netflix e consegne a casa di tutto il superfluo di cui abbiamo bisogno... ma l'impressione che ci sia, una guerra, è data dalla dimensione del "tutti contro il mostro", per quanto questo sia piccolo e invisibile, e dell'accerchiamento, perché il nemico è intorno a noi.
La Maga Magò perde nettamente il duello di magia
Non sono pochi tra i miei conoscenti che hanno paragonato questa situazione alla guerra, alla trincea. Si tratta di sensazioni, di emozioni che la situazione ci suscita. Non è facile vivere rinchiusi, anche quando per indole personale... pigrizia... non usciremmo se non per necessità. In alcune case, inoltre, ci sono sicuramente situazioni difficili a causa delle complicate dinamiche personali o anche solo per via della metratura. C'è anche chi è fortunato, e può spezzare la giornata dedicandosi al lavoro o alla scuola, grazie a smart working e lezioni online.
Non so se per gli uni o per gli altri, ho deciso di raccogliere alcuni sfiziosi suggerimenti di lettura, non molto ottimisti, ma che ritengo di qualità e in grado di farvi evadere per qualche ora dalle vostre dimore.

martedì 23 gennaio 2018

I sentieri del sogno

Mi è capitato spesso di leggere racconti o romanzi con una forte presenza onirica, che a volte caratterizzava così fortemente l'ambiente in cui si muovevano i personaggi da renderli indistinguibili da esso. Storie sognate, sognanti o anche solo ispirate ai sogni dei propri autori non sono poi così rare o innovative, anche al di fuori dell'alveo del fantastico. Persino io ci ho provato. Il fatto curioso è che nel giro di pochi mesi ne ho pescate, dalla mia proverbiale coda di lettura, almeno un paio di quelle buone. Ho deciso pertanto di farne un post, come ai vecchi tempi, anche solo per tenermi in esercizio.

Tutto iniziò nel 2015, Con l'uscita di Dimenticami trovami sognami, o anche amichevolmente DTS, di Andrea Viscusi per i tipi di Zona42. Ve lo consiglio, perché mi è piaciuto molto e credo che abbia una buona probabilità di piacere anche a chi non legge abitualmente fantascienza o addirittura la detesta. Al di là di questo, c'è una bella idea dietro, che lascio al lettore il piacere di scoprire (oppure potete sbirciare nella recensione di Romina). Quello che mi interessa, qui, è che Viscusi utilizza il linguaggio delle emozioni, piuttosto che le esplosioni e le folgori tipiche della fantascienza facile del grande schermo, per cui proprio i personaggi, i loro desideri e le loro ombre, sono al centro di questo ottimo esempio di narrativa di speculazione.

Questi personaggi sognano, ovviamente. All'inizio il protagonista, Dorian Berti, è reduce da una missione come onironauta per l'ESA. Successivamente il discorso si amplia, poiché via via che la narrazione procede il sogno acquisisce un ruolo sempre più rilevante, e tutt'altro che personale: nonostante i risvolti più intimi, esso si rivela un potente strumento conoscitivo della struttura stessa della realtà. Il romanzo è suddiviso in tre parti. Nella prima, Dorian ritorna dalla sua missione decennale per fare i conti con il presente, che è anche il suo futuro. Nelle due parti successive entra in scena il dottor Novembre, uno psicologo che potrebbe aiutarlo a trovare la chiave per interpretare i suoi sogni, anche quelli più misteriosi che si è portato con sé dalla missione, e a comprendere i fenomeni che si stanno verificando nella sua nuova vita, che sembrano strettamente connessi ai primi. C'è molto altro, ma qui mi fermo. Se vi ho incuriosito, insomma, leggetelo.

martedì 16 gennaio 2018

Torta e menù magici ma senza miracoli

Certe cose sono come il prezzemolo, come le ricette e i blog di cucina. Questo però non è un blog di cucina e di ricette... be', non sono un grande chef e ciò non è un mistero (anche se qualcosina so fare anch'io). Lascio dunque spazio a Romina, che nel defunto blog Il pozzo e lo straniero curava questa rubrica squisitamente aperiodica a tema culinario, dal taglio più avventuroso che tecnico (ma ci sono anche le ricette), perché anche in cucina, badate, si possono vivere grandi emozioni!

Non so nemmeno se ve lo ricordate, ma su Il pozzo e lo straniero  di tanto in tanto io curavo una rubrica di cucina narrativa dal titolo Avventure ai fornelli.
Finora erano usciti solo due post e questo terzo compare su questo blog, invece che sull'altro, ma spero vi piacerà lo stesso.
Per farmi perdonare la lunga assenza, oggi non vi proporrò solo una ricetta ma un intero menù molto semplice e da realizzare in tempi record (per decisione o per necessità, come vedrete).


Torta e menù magici senza miracoli


Sono settimane (mesi ormai) che sto organizzando cene, merende e pranzi per far vedere la casa nuova ad amici e parenti. Adoro cucinare e sedersi a tavola è il modo migliore per conversare, secondo me. La cena di oggi è abbastanza semplice: sei persone, di cui due bambine, quindi con un menù leggermente differenziato. Parenti stretti per i quali non è necessario tentare di fare una bella figura ma basta offrire buon cibo. Insomma, sulla carta, una cena semplice e senza troppe pretese.
Sì, c'è anche il tempo per fare un po' di acquisti nel pomeriggio e tornare a casa per le 15 e cucinare tutto con assoluta calma.

Peccato che le 15 diventano per una serie di sfortunate combinazioni le 17!
Come si può cucinare una cena completa (antipasto, primo, secondo e dolce) in così poco tempo? L'arrivo degli ospiti è previsto per le 19 o le 19.15. Io comincio a sperare in un ritardo che sposti il tutto almeno alle 19.30, ma sperare non serve a niente: meglio mettersi all'opera.

Insomma, non c'è tempo da perdere: il menù deve essere pronto in due ore, quindi diventa fondamentale incastrare i vari tempi e ottimizzare le procedure. Lo spazio per l'errore, l'imprecisione e il tentennamento poteva esserci solo avendo le due ore previste in più: ora deve essere tutto perfettamente organizzato. Difficile, ma non impossibile. In dispensa e in frigorifero ci sono tutti gli ingredienti e le ricette sono stabilite da tempo.

mercoledì 10 gennaio 2018

Il mio anno in libri #2017


Come ogni anno, più puntuali di Babbo Natale, i folletti di Goodreads mi aiutano a tracciare un bilancio di quanto sia stato bravo nel rispettare i buoni propositi del me passato. Niente scuse. Sono stato io a fissare l'obiettivo e sarò io a bere l'amaro calice della sconfitta. Perché risulta che quest'anno ho letto solamente 21 libri, a fronte di un impegno a leggerne almeno 40. Questo dato mi ha un po' stupito, perché con la ripresa del pendolarismo ferroviario e il conseguente recupero di un bel po' di tempo per macinare pagine mi sarei aspettato un risultato migliore, se non in linea con i miei propositi.

Poi però ho riflettuto e individuato almeno tre difetti nel mio ragionamento:

  • in treno spesso lavoro o scrivo;
  • quest'anno ho letto meno fumetti;
  • Netflix.
Il secondo punto in realtà è il più interessante, perché mi permette di mitigare la mia delusione un po' istintiva. Ho letto 20 libri, vero, ma rispetto all'anno precedente sono perlopiù di narrativa o saggistica (poca). E questo è un bene, ma non per il motivo che pensate. Se una graphic novel la finisco in un'oretta o due, un romanzo mi richiede molto più tempo… e un saggio non parliamone, perché salvo eccezioni sono un lettore piuttosto lento. Questo significa non tanto che mi sono limitato a letture più nobili, quanto che ho letto più pagine (la lunghezza media si attesta sulle 360 pagine) e più a lungo. E ho letto più romanzi, appunto, pur non disdegnando la narrativa breve - c'è un omnibus di Conan, per esempio, ma essendo più o meno a metà inciderà nelle statistiche del 2018.

Cosa c'è di bello nell'infografica che mi offre Goodreads?
Sul fronte romanzi, ho finalmente completato la saga di Geralt di Rivia (fanno moltissime pagine) del buon Sapkowski e ho letto l'ottimo Dimenticami Trovami Sognami di Andrea Viscusi, di cui ha parlato anche Romina e di cui spero di programmare a breve una specie di recensione. E stavo quasi per dimenticarmi dell'ottimo La Collina dei Conigli, consigliatomi da mia moglie, di cui ho scritto una recensione. Scorrendo la lista, ho trovato solo due titoli che non mi hanno soddisfatto, per cui nel complesso mi sembra un'ottima annata.
Free è il saggio che ho letteralmente divorato, perché copre molti aspetti della digitalizzazione della cultura e della cosiddetta pirateria informatica e lo fa in maniera maledettamente avvincente. Anche in questo caso ho un post a metà, ma dato che sono temi che si prestano a divagazioni è altrettanto probabile che alla fine non pubblichi nulla.
L'unico fumetto è il secondo volume della serie Orbital edita da ReNoir, ma non mi ha lasciato granché. Spero nel terzo, perché l'inizio era buono. Ma tornando ai numeri, mi ha colpito scoprire che di fumetti ne ho letti pochi (e forse mi sono dimenticato di censire un'uscita di Saga) anche perché, pur limitando gli acquisti, qualche riserva ce l'ho ancora. Forse perché si tratta di una lettura che si presta poco al viaggio in treno e non sempre è facilmente trasportabile.
Quanto ai formati, ho letto principalmente cartaceo, ma per un motivo molto semplice: intaccare le scorte. Per il secondo anno consecutivo, ho letto più libri di quanti ne ho acquistati*, anche contando il numero di pagine. E questo è bene, perché ci sono dei buoni libri nella mia libreria e credo che meritino di essere letti tutti (o quasi**).

Cos'altro aggiungere?
Che quest'anno ha visto la conclusione del progetto 3Narratori? Lo vogliamo davvero ripetere? Per la presentazione rimando al post di lancio, ma per i più pigri incollo qui sotto il link per il download.

E con questo ho finito la mia carrellata sull'Argonauta lettore nel 2017. Per quest'anno ho ridotto l'obiettivo da 40 a 30, perché nonostante 20 mi renda un lettore forte anche oltre le Alpi ci sono davvero cose molto interessanti in cielo e in terra, e anche nella mia coda di lettura, per battere la fiacca.
Sarei poi curioso di sapere come è andata a voi.
Buona continuazione!

___
*
Ho deciso di escludere un'offerta killer in occasione del Black Friday, altrimenti questo discorso sballa.
**
L'unico titolo che giudico proprio una boiata, tra i due che non mi sono piaciuti, era un acquisto di due o tre anni fa al Salone del Libro, complice un infido 3x2...

martedì 5 dicembre 2017

"3Narratori - Il libro delle ombre", l'ebook

Nessuno può sfuggire dalla propria ombra...

... e questo libro è la mia, in un certo senso. Una delle tante.
Ideai il progetto 3Narratori nel 2013, riunendo un gruppo di blogger per organizzare l'omonimo concorso e produrre un primo ebook pubblicato nello stesso anno. Era un concorso semplice, per un ebook semplice da diffondere gratuitamente e un piccolo premio per i tre racconti migliori. Il secondo concorso lo organizzai meglio, imponendo un tema che facesse da filo conduttore alle storie, ma che fosse allo stesso tempo abbastanza sottile da lasciare spazio a diverse interpretazioni. Ebbe meno successo del primo e cadde in un periodo in cui capitarono, a me e alle altre componenti del gruppo, tutta una serie di sconvolgimenti che ci allontanarono dal traguardo. Io, per esempio, adesso sono sposato, ho una bellissima bimba di otto mesi e vivo a qualche decina di chilometri da dove mi trovavo all'epoca (con due traslochi nel mezzo).
Ma alla fine ce l'ho fatta. Non da solo, certo. Devo ringraziare mia moglie Romina, che mi ha pungolato spesso e mi ha dato un aiuto cruciale nell'editing, alla fine mezzo ebook è passato sotto il suo sguardo inquisitore e ha fatto un ottimo lavoro. Ha anche realizzato un bellissimo booktrailer, che trovate più sotto. Devo ringraziare Camilla ed Erica, che mi hanno aiutato fin dall'inizio e in fase di selezione dei racconti. Anche Erica mi ha supportato nell'editing, curando due dei racconti. Ringrazio infine Paola Cocchetto, che ha realizzato una splendida illustrazione di copertina, che questa volta non è basata sui racconti vincitori, come nel primo ebook, ma sulla cornice... perché sì, questa volta ho voluto mettercela, anche per dare al lettore un minimo di filo conduttore e valorizzare il concept.
L'editing di uno dei racconti, la stesura della cornice e l'impaginazione artigianale dell'ePub che leggerete invece sono opera del sottoscritto, che ci ha messo tanto ma in alcuni momenti ci ha messo il cuore. Mettete quindi una mano sul vostro, quando dovrete valutare il nostro lavoro.
Un ultimo ringraziamento, ma non meno importante, va agli autori dei racconti, che hanno aspettato pazientemente, forse senza più troppe speranze, la fine del lavoro. Se il risultato vi piace, è principalmente merito loro.

E qui mi fermo.
Forse scriverò un altro post per svelarvi i retroscena di questo ebook, ma per ora credo di essermi dilungato anche troppo.
Vi lascio quindi al booktrailer realizzato da Romina (anche lei ne parla), per invogliarvi alla lettura:


Infine, se siamo riusciti a convincervi, ecco il link per il download gratuito, tramite il simpatico badge di Smashwords:

(E poi, quando l'avrete letto, non dimenticatevi di lasciare una valutazione in Goodreads!)

martedì 28 novembre 2017

"Mondi senza tempo" di Francesco Troccoli


Sono rimasto legato alla saga di Tobruk Ramarren, inaugurata da un racconto vincitore del premio Giulio Verne 2011 e proseguita poi con tre romanzi e novelle (o romanzi brevi), che oggi potete trovare nell'edizione digitale Delos. Ho anche avuto il piacere di conoscere Francesco Troccoli per puro caso, al Lucca Comics, e l'ho intervistato a suo tempo per la compianta webzine Il Futuro è Tornato; una bella conversazione, che metteva in luce la forza e l'attualità di questo universo insonne, in cui alla povera gente è stato sottratto il sonno in nome della produttività ed è soggetta al controllo dei poteri forti, nascosti alle masse che popolano la galassia.
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