100% americani, gli Slough Feg hanno la particolarità di avere firmato per una casa discografica italiana. Prima la Dragonheart di Enrico Paoli, adesso la romana Cruz del Sur.
Come li ho conosciuti?
Grazie a questa copertina:
Insomma, come potevo resistere?
Sì, mi è capitato di acquistare album solo grazie alla copertina.
No, non me ne sono mai dovuto pentire.
The Lord Weird Slough Feg
Gli esordi sono caratteristici di un certo tipo di gruppo metal debitore a melodie di origine celtica, con testi spesso legati a miti e leggende, se non addirittura a saghe fantasy scritte ex novo.
In seguito fanno capolino nella fantascienza, senza però perdere le coordinate musicali. Il folk resterà una costante nei loro componimenti.
In tempi più recenti li vediamo appassionati a tematiche come l'origine dell'uomo, l'atavismo (ovvero lo scimmione che è innoi), il "Pianeta delle scimmie".
Nel corso del tempo ci sono stati un cambio alle chitarre e uno alla batteria, ma resta saldo al timone il cantante/chitarrista Mike Scalzi, principale compositore e autore dei testi.
Sembrano cattivi ma non lo sono! |
Le canzoni
Traveller è un album fenomenale!
È il quarto album del gruppo e il primo che ho ascoltato, nonché il mio preferito. Il genere è un metal diretto ma orientato alla melodia, arricchito (e non vittima) del protagonismo degli intrecci di chitarra e supportato da un'energica sezione ritmica. Il cantante è perfettamente inserito nel sound del gruppo, piratesco al punto giusto.
I testi sono ispirati a un gioco di tuolo: "Traveller".
La trama in breve: un professore (pazzo) scopre come incrociare il DNA di una razza di cani umanoidi, i Vargr, con il DNA umano; Baltech, pirata spaziale, deve mettere fine alla minaccia e ristabilire l'equilibrio nella galassia, avvalendosi come alleati degli Zhodani, alieni dotati di poteri psionici.
Niente male, vero?
L'album non è propriamente una colonna sonora, ma alcune canzoni creano un'atmosfera adatta a immaginarsi una situazione o un personaggio (per esempio, il tema del professore).
La storia, naturalmente, si conclude con la sconfitta del professore. Non potevo dunque concludere questa recensione senza proporvi l'ultimo brano!
Il confronto finale.
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