sabato 14 luglio 2012

Il Corsaro Nero

Ammetto di non aver mai letto Salgari prima d'ora. In tenera età avevo visto gli sceneggiati su Sandokan, ho persino letto la parodia con i paperi Disney, ma non avevo mai preso in mano uno dei suoi libri. Così, dato che non mi è mai passata l'infatuazione per le avventure piratesche, ho deciso di iniziare "Il Corsaro Nero".

Kabir Bedi tuttofare.
Non l'ho ancora finito, ma sono arrivato a buon punto e posso fare alcune considerazioni. Innanzitutto, mi ha colpito come la prosa salgariana sia molto distante da ciò che oggi è ritenuta narrativa di buona qualità. Probabilmente sarebbe cassata da un qualsiasi editor. Ma la sua prosa ha vigore, questo va detto, e acchiappa!
Le descrizioni sono colorate, le ambientazioni esotiche e lussureggianti, i personaggi affettati ma corposi. Il Corsaro, protagonista del romanzo, è un personaggio molto semplice, con due o tre stati d'animo, ma con la sua temibile lama affronta spagnoli e belve feroci, e gli si può perdonare un poco di staticità. Più simpatici i suoi fidi seguaci, che aggiungono quel tocco di divertimento a un eroe, altrimenti, assai tetro!

Una cosa che ha sempre stupito chi mi parlava di Salgari è il modo in cui riesce a descrivere luoghi dove non è mai stato. Ora, questa abilità ha un nome e si chiama documentazione (o ricerca, studio, ...). Sarebbe interessante avere la bibliografia di Salgari, perché di atlanti deve averne studiati parecchi! >Per il resto, a un lettore non ingenuo è chiaro che l'autore non si è mai recato in loco, dal modo in cui egli si profonde in una (talvolta esasperante) dovizia di particolari e di dettagli ecologici, etologici e, perché no?, etnologici.

"Appena il sole spunterà all'orizzonte, in questo golfo si combatterà una delle più tremende lotte che abbiano impegnati i corsari della Tortue."

Ma l'avventura non passa mai in secondo piano, e il Corsaro* ha una tremenda vendetta da compiere, che è al contempo la ragione per cui si è dato alla pirateria. Si viene presto a sapere, infatti, che egli è signore di Ventimiglia sotto i Duchi di Savoia, ma cade vittima di un terribile tradimento che porta alla morte dei suoi tre fratelli.
Riuscirà il cavaliere di Ventimiglia ad avere la sua vendetta? No, non diciamo altro.

____________
*
Salgari non utilizza mai la parola pirata. Va detto che secondo alcuni non vi fu mai una netta distinzione  fra chi aveva una lettera da corsa e gli altri, ma stupisce che vi sia, invece, una certa precisione nel distinguere tra filibustieri e bucanieri.

12 commenti:

  1. Lo ammetto. Nemmeno io ho mai avuto la forza di leggermo. Per anni ha girato per casa mia una copia de "I Misteri della Jungla Nera". Mia mamma mi diceva di averlo provato a leggere da ragazza ma si era dovuta interrompere perché il libro la terrorizzava. Io invece mi sono interrotto perché sopraffatto dalla noia. Diverse generazioni, diverse sensazioni, ma un unico identico risultato...

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    1. Penso proprio che o lo ami o lo odi. A me il Corsaro (che non ho ancora finito) piace, ma probabilmente non prenderò in mano un altro suo libro a breve. Le vostre reazioni sono facilmente spiegabile: da una parte ci sono personaggi e situazioni molto feroci, dall'altra la sua prosa è, come dire, un po' fangosa. Tieni conto che il Corsaro è stato pubblicato 10 anni dopo i primi libri di Sandokan, quindi probabilmente è scritto un po' meglio.

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  2. Io l' ho letto da bambino, quindi posso solo dire che mi piacque perchè vivevo l' etá giusta per poterlo apprezzare, magari oggi reagirei in maniera diversa.

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    1. Me lo chiedo anch'io. Forse è proprio una lettura per ragazzi!
      Chissà come lo "commercializzavano" nel 1898!

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  3. Questo libro deve averti proprio coinvolto se hai scritto questo post prima ancora di finirlo!

    Sembra interessante e poi i "Pirati!" ci hanno fatti incontrare e ora è bello vederli approdare sul tuo blog! Ops... quello di cui parli oggi era un Corsaro...

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    1. Sì, ma è quasi la stessa cosa. Un corsaro non è forse un pirata con un foglio di carta?

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    2. Un foglio di carta che probabilmente ha più valore di una laurea dei nostri giorni! Scherzi a parte, la differenza tra Corsaro e Pirata sicuramente era importante...

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    3. Stavo scrivendo una risposta lunghissima, ma credo che ne parlerò con calma prossimamente.

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  4. A me piace molto Salgari, ma condivido gran parte di quello che hai scritto. Parlerò a breve di lui, perché ricorre un importante anniversario.

    Non ho letto Il corsaro nero, anche se ho tutta la serie, come tutta quella di Sandokan e tanti altri romanzi.

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