mercoledì 27 febbraio 2013

Così va la vita

Immagine di Vandiemenlander

Piccola interruzione post-elettorale.
Non credo che succederà spesso, ma dato che questa è essenzialmente una pagina personale, mi ritaglio un piccolo spazio per riflettere sull'esito delle elezioni. Lo segno in neretto così chi si lascia cogliere da  facile isteria al suono di "voto", "politica" o affini può tranquillamente passare ad altro blog - oppure a un altro degli articoli qui ospitati, dato che di "politici" nel senso comune* ce ne sono due in totale.

Primo inciso. Io vivo e lavoro in Lombardia, per cui la tensione si è prolungata su due giorni. Non è un mistero che si tratta di una regione di centro-destra e che, avendo assistito al regno ininterrotto di Formigoni per 18 anni, non si sia abituati a vere elezioni. Per cui, sì, nel mio caso la tensione è stata, se non due, almeno una volta e mezzo quella di un cittadino di altre regioni.
Secondo inciso. Per la prima volta ho votato anche la scheda gialla. È stato un momento importante per me, anche se non molto gratificante visti gli esiti.
Ragioniamo un po' sulle politiche.
Sono anche tra i delusi, ma questo era probabile. A parte il 25% di sostenitori del M5S, nessuno può veramente dichiararsi soddisfatto. La coalizione di centro-sinistra, pur avendo la maggioranza relativa, non può governare da sola. L'orda di centro-destra ha avuto una rimonta formidabile, ma l'unico risultato è stato quello di non aver fatto vincere l'avversario. Il centro... ne parliamo dopo. Tutte le altre formazioni, sia dentro che fuori degli schieramenti, sono sparite, fagocitate da altri. È stata la paura di buttar via il proprio voto, per l'ennesima volta? Non lo so, ma certo è che per creare un 25%, qualcuno deve perderlo**.

"Il paese è ingovernabile!"
Lo si sapeva dal 2006, quando su Le Scienze è apparsa un'interessantissima dissertazione sulla legge elettorale, in grado di scambiare, nella maggior parte dei casi, vincitori con i vinti grazie al premio di maggioranza al senato. Lo si sapeva prima di andare al voto, ma per anni nessun parlamento ha ritenuto opportuno cambiarla.
Non ne siete sicuri? Provate a confrontare i dati di camera e senato. Percentuali nazionali simili, ma premio di maggioranza assegnato diversamente. E il margine si assottiglia. La legge è a suo modo geniale e rende di fatto impossibile prevedere con sufficiente accuratezza i risultati del voto. Anche ammesso che le previsioni abbiano una certa fondatezza, beninteso...

"Che Fare?"
La prima reazione è stata di forte delusione. Rabbia? No, mi spiace. Non mi piacciono le reazioni che trovo in giro. Non chiederò a nessuno di togliersi dalla mia lista di amici, non ha proprio senso. Così come chiedersi: "Se tutti negano, chi l'ha votato?" Hanno votato in 40 e passa milioni, pensare che siano distribuiti in modo uniforme intorno a noi è semplicemente ridicolo. Io conosco moltissime persone che hanno votato (presumibilmente) formazioni che sono andate lontane da qualsiasi sbarramento, e quindi il mio giro di conoscenze non è rappresentativo. Non approvo neanche altri messaggi di catena che stanno girando in queste ore, semplicemente ridicoli e dettati dalla rabbia. 

Il grande centro è scoppiato.
Sono dell'opinione che molti si aspettassero un risultato non molto distante da questo. Maggiore divario tra destra e sinistra, diciamo un 5%, e ruoli invertiti fra Monti e M5S. Anche senza il divario, anzi. Tutta un'altra musica, vero? In fondo, non era quello di cui cercavano di convincerci i sondaggisti?
Strana, la vita. I "cattolici" si scoprono non rappresentati, ininfluenti. Commento non mio, ma di un autorevole quotidiano vicino ai vescovi italiani. La Lombardia passa da CL alla Lega e il centro si limita ad attestare la propria esistenza, sacrificato sotto il nome di un politico che non è più super partes, qualunque cosa significhi.

La sinistra ha fallito.
E, badi bene, con "sinistra" intendo la "coalizione di centro-sinistra composta da PD, SeL e soci", ovvero ciò che ne resta. Quella che poteva vincere, a detta di molti, per primo il gran favorito dai sondaggi. Problema strutturale? Incapacità di recepire il cambiamento? Sarebbe andata meglio con Renzi? Sono tutte questioni estremamente interessanti, ma poco appassionanti in questo momento. Quando subito dopo il voto parte la notte dei lunghi coltelli, non è un buon segnale.

Il PdL è riuscito in una rimonta ritenuta impossibile. È bastato promettere la restituzione dell'Imu? Comprare Balotelli? Ogni spiegazione di questo tipo è, a modo suo, semplicistica. Ma il fattore B è innegabile, nonostante molti avessero creduto al suo ritiro. Come sarebbe andata senza il suo ritorno? Si veda sopra. Di certo i "dissidenti" sono stati polverizzati, chi più chi meno. Mi limito a prendere atto che Scilipoti è di nuovo eletto.

Cosa farà il M5S?
Questa è la domanda che si pongono tutti. Si assiste a bizzarre proposte di larghe intese, pur di evitare una proposta che sembra l'unica che abbia un senso: che il movimento dia l'appoggio esterno a una delle due coalizioni, facciamo quella di centro-sinistra. Il M5S, per somma sventura dei partiti storici, ha un approccio radicalmente opposto, se vogliamo quello che riterrei corretto nell'ottica di una sana dialettica parlamentare. Mi sono sempre chiesto che senso avesse un'aula in cui la maggioranza era la longa manus del governo*** e l'opposizione... be', vota contro. Per principio! Lo so, sto banalizzando molto, ma l'idea che si è voluto dare è questo, molto diverso dal valutare, di volta in volta, le proposte di legge. Certo, bisognerà vedere quanto delle promesse sarà messo in pratica, perché nel movimento c'è veramente di tutto! Penso però che quei 160 nuovi parlamentari possano smuovere un po' le acque, strapazzare le commissioni, presiederne alcune e proiettare una parte del dialogo politico su piattaforma web.

Per tutto il resto c'è Openpolis, ottimo sito. Potete adottare un politico, seguire dichiarazioni, carriera e altre amenità.
Ed è libero, in un momento in cui una bussola può proprio fare comodo!

Insomma, è decisamente un momento interessante.
Il voto è una fotografia del paese, la cui interpretazione lascio a gente più esperta. Ci tenevo a esprimere la mia opinione perché penso che parlarne, in fondo, faccia bene. A me ha fatto bene. Il tutto senza rivelare il mio voto, così nessuno si lascia andare all'isteria.
La vita continua e io sono più deciso che mai a non emigrare.

Come insegna l'Hagakure:
"Le questioni più gravi vanno trattate con leggerezza. Quelle meno gravi vanno trattate con serietà."

Come amava dire il vecchio Billy Pilgrim:
"Così va la vita."


_______
*
Si parla moltissimo di politica, anche quando non ci sono in mezzo i partiti. Monti ha governato il paese, quindi è un politico. Magari non è il primo nome identificativo che darebbe alla sua attività, ma negare l'evidenza è qualcosa che si fa anche troppo stesso. Sono parimenti politici i grillini eletti, per quanto attenti a evitare qualsiasi distinzione fra loro e la "società civile". Politica è l'attività di chi si occupa della cosa pubblica, la Repubblica, o per dirla come i greci, la polis
**
Quando si tratta di percentuali, il massimo è 100%. Può sembrare un'ovvietà, ma vi assicuro che a molti non entra in testa.
***
Mi voglio togliere un terzo sassolino. Riguarda il governo:
1) In Italia non si vota il governo e nemmeno il premier! Non è mai stato così e non lo sarà mai a meno di non modificare la costituzione.
2) Il governo non fa le leggi. Può proporle, ma è il parlamento che le approva e, in molti casi, le modifica. Diverso il discorso per i decreti attuativi, che mettono in atto quanto previsto dalle leggi. Questi sì, li scrive il governo.

12 commenti:

  1. A Dio piacendo il lugubre, terrificante, corrotto e melmoso parlamento di Mr. B è finito. Le rotture di b... non sono finite, ma penso che faremmo bene a respirare profondamente e a stare a vedere che cosa succede.

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  2. Sono dolente per gli esiti in Lombardia...
    Ecco, io sono speranzosa. Quando il centro-sinistra smetterà di piagnucolare (oddio, non tutto il centro-sinistra, ma Bersani&Co) e andrà a dare un'occhiata al programma del m5s, si renderà conto che è più che fattibile e decisamente di 'sinistra', se poi queste distinzioni valgono ancora qualcosa. Non ci sono particolari impedimenti alla 'governabilità', riusciranno facilmente a far passare anti-corruzione, legge elettorale, qualche riforma strutturale... ho avuto un momento di estremo 'waffa' quando ho letto della possibilità del 'governissimo pd-pdl', ma è passato in fretta. Via, magari si dovrà tornare presto al voto, ma almeno avremo una legge elettorale degna di questo nome.
    Forse. Spero.
    Ho bisogno di essere ottimista.

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    1. Sì, vediamo. Se si evita il governissimo, qualcosa si può fare!

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  3. @ Salomon
    Condivido in pieno quello che tu hai scritto, sai come la penso.
    Io credo che la vittoria di Maroni sia l'ultimo colpo di coda della LN.
    Qui in Veneto hanno preso una tale batosta che sono arrivati allo "scontro tra bande" (definizione non mia ma di un esponente leghista ) quindi penso che arriveremo presto ad una certa resa dei conti.
    @ LaLeggivendola
    C'è tanto bisogno di ottimismo. Purtroppo temo che ci aspettino ancora dei mesi difficili....

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    1. Sì, già si percepiva l'insofferenza della Liga... non ho potuto fare a meno di notare svariate formazioni venete più o meno indipendentiste. Forse la LN non riesce più nel ruolo di federare tutte queste forze? La vittoria è costata cara, spero meno cara ai cittadini.

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  4. Ti lascio un +1 per l'ottima dissertazione.

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    1. Grazie, ma "ottima" è un po' esagerata! :D

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    2. Guarda che io non sarei in grado di risponderti - trovo la politica così noiosa che non mi sono mai presa la briga di approfondire al di là di ciò che mi serve per votare consapevolmente. Per il resto non ci capisco un'acca.

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  5. Ho votato M5S, ed è stata l'unica alternativa alla scheda bianca.
    Il PDL ha rimontato? Beh, rispetto alle ultime politiche ha perso sei milioni di voti, il PD quattro e mezzo. Sono dati che si commentano da soli.
    La disgregazione dei partiti storici è un chiaro sintomo del fatto che la gente s'è rotta le balle della vera antipolitica, quella che si è seduta in Parlamento per anni.
    E sono certo che Grillo faccia benissimo a rifiutare le proposte di accordo da parte di un centrosinistra che sta affondando come tutto il resto. Oggi Grillo ha un 25% di consensi. Con coerenza e risultati alle prossime elezioni otterrà sempre più voti.

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    1. E a quel punto? Che kz se ne farà Grillo di comandare su un paese alla fame? Io credo che Grillo - o perlomeno chi ha un filo di buon senso tra i tanti che hanno votato 5stelle - farebbe bene a trovare un accordo di massima con ciò che resta della sinistra italiana. Non cominciamo a fare i soliti discorsi fascistoidi del genere: «tanto sono tutti uguali», no, non è vero. La sinistra NON è il PDL e i suoi servi, né più né meno. E credo che non pochi tra coloro che hanno votato 5stelle saranno d'accordo con me.

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    2. Non mi ritengo un fascistoide, ma non riconosco una "sinistra" nel PD.
      Accusare il prossimo di qualunquismo è spesso ancor più comodo del qualunquismo stesso.

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