giovedì 31 gennaio 2013

Fiabe moderne

Tutto comincia in qualche luogo, nonostante molti fisici non concordino. C'è il costante desiderio di scoprire dove - dove è il luogo dove tutto iniziò. Ma molto, molto tempo dopo fu creato il Mondo Disco. Scivolando nello spazio intersiderale... in cima a quattro elefanti che poggiano sul carapace di una tartaruga gigante, la grande A'Tuin. Fu qualche tempo dopo la sua creazione che la maggior parte delle persone dimenticò che le più antiche storie sul principio, presto o tardi, riguardano fatti di sangue. Questa, almeno, è una delle teorie. Il filosofo Didactylos suggerì un'ipotesi alternativa: "Le cose semplicemente accadono, che diavolo!"

C'erano una volta le fiabe. Raccontate presso il focolare o prima di andare a letto, molti di noi hanno simili ricordi d'infanzia. Non penso che occorra ripercorrere la storia e il significato di alcuni di questi racconti, in quanto c'è chi lo sa fare meglio di me. C'è chi le fiabe le scrive tuttora, più propriamente "novelle per bambini" come ammonisce la giovane Romina. Ciascuno di noi porta con sé un piccolo bagaglio, riempito da coloro che hanno raccolto la tradizione popolare e da chi ne ha create di nuove. C'è anche chi ha preso dalla tradizione per arricchire la sua storia, rivisitandola in chiave moderna o riportandola a un'atmosfera fedele ai bei (o brutti) tempi andati.
Ho già citato Cyberiade di Stanislaw Lem e La spada spezzata di Poul Anderson. Vediamone altri.

Il primo esempio è il penultimo libro letto: Zeferina di Riccardo Coltri. Le vicende di una strega in erba, che tenta di proteggere il proprio bambino da oscure profezie e da fatati ostili. Si tratta anche di un compendio minimo di miti e leggende nostrani, dato che compare un po' di tutto. Il libro in sé non mi ha convinto del tutto, anche rispetto all'altro suo libro letto, La corsa selvatica, più compatto e meno dispersivo. Siamo nei primi anni del Regno d'Italia, nelle comunità montane al confine con l'Impero austriaco. L'ambientazione è suggestiva e ben curata, anche se nella seconda parte prevale l'elemento fantastico. Come in La spada spezzata, i regni dei fatati sono negli interstizi del Regno degli umani e questi esseri vivono al nostro fianco, dimenticati fino a che non si ha la malaugurata occasione di incontrarli.

E c'è un cancello!

Il secondo è Il guardiano degli innocenti di Andrzej Sapkowski, un conterraneo di Lem. Il libro è in realtà una raccolta di racconti, che insieme ad almeno un'altra e alcuni romanzi va a costituire la saga di Geralt di Rivia, uno strigo. Uno che uccide i mostri, per intenderci. E non è mai semplice capire dove sta il mostro, soprattutto per chi lo fa di mestiere. Sapkowski pesca a piene mani dalla tradizione popolare, e non lo fa solo introducendo creature di fantasia, ma anche riproducendo situazioni e motivi tipici come il vero amore che libera dalla maledizione, la nascita di un bambino segnato dal destino. Inutile dire che le storie sono avvincenti, commoventi. E come nelle fiabe, c'è un insegnamento, anche se non sempre esplicito, per i personaggi, per lo strigo e forse anche per il lettore. Chiudo dicendo che l'editrice Nord ha messo a disposizione degli ebook gratuiti contenenti un paio di racconti e qualche capitolo tratto dai romanzi.

L'ultimo è Hogfather di Terry Pratchett, da cui ho liberamente tradotto la citazione in alto - in realtà un rimaneggiamento della miniserie televisiva. Io adoro Pratchett e il suo umorismo. Hogfather è un libro forse troppo profondo, se paragonato agli atri del Mondo Disco. Certamente lo annovero tra i miei preferiti. La storia in breve: Hogfather, una sorta di Babbo Natale, è sparito dalla circolazione e toccherà a Morte e alla nipote scoprire quale mistero si cela dietro la scomparsa, ripristinare lo status quo ed evitare che il sole non sorga più all'indomani di Hogswatch. In mezzo ci sono la piccola fiammiferaia e lo spirito del Natale (Hogswatch), la fatina dei denti, il babau, la gilda (legalizzata) degli assassini e gli accademici dell'Università Invisibile, la scuola di magia del Mondo Disco. Pratchett imbastisce il consueto circo, ma trovo che in questo romanzo scavi molto più a fondo, arrivando dritto all'origine. E forse anche al perché continuiamo a raccontare storie ai bambini, ma questo magari non ve lo racconto per non svelare il finale.

E tutti vissero felici e contenti. O forse no. Qualcuno ha forse altri libri da consigliare?

15 commenti:

  1. Mi è piaciuto molto "Il Mangianomi", di Giovanni de Feo, trama e stile di scrittura fiabesco che sconfina a volte nell'horror... ma non più di molte fiabe "di una volta". Bello.
    Il Moro

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    1. Anche Riccardo Coltri vira pesantemente sull'horror, più "La corsa selvatica" a dire il vero. Mi segno questo titolo, che a memoria mi sembra di avere adocchiato in qualche libreria...

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  2. Ammetto che di libri al momento non me ne vengono. Però l'ultimo dei libri che hai citato mi ha ricordato l'ultima perla della Dreamworks, Le 5 Leggende.
    Te lo consiglio, se ti piacciono i film di animazione!

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    1. Non l'ho ancora visto, c'è anche lì Babbo Natale vero?

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    2. Sì, ci sono Babbo Natale (Nord), la Fata dei denti (Dentolina), il Coniglio di Pasqua (Calmoniglio), Sandman (l'Omino dei sogni) e Jack Frost, lo spirito del freddo e della neve. :)
      Contro il caro, vecchio Pitch Black, l'Uomo Nero. ;)

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    3. Oh, ma è un figo! Gli rendono molta, e ripeto molta, giustizia.
      Poi una scena in particolare, tra Jack Frost e l'Uomo Nero... mi ha affascinato veramente. Non hai idea di quanti film mentali mi sono fatta nei giorni successivi su oscurità e gelo, ci ho pure scritto una poesia. Ahahah!

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  3. Grazie per la "velata" citazione (d'altronde le fiabe "svelano" significati nascosti). Non ho fiabe da suggerire però sto pensando di scriverne una, vale lo stesso?

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    1. Breaking news! Questa sì che è una notizia e, sì, direi che vale.

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  4. La foto col cancello mi ha subito fatto venire in mente "Stardust" di Neil Gaiman :) Una fiaba decisamente atipica. Un bel libro, anche se non è decisamente il migliore di Gaiman.

    Poi quand'ero piccola ho letto anche i libri di E. D. Baker (sono per un target decisamente femminile - copertine ROSA! - e fanciullesco - li consiglierei fino ai 12-13 anni al massimo). Sono rivisitazioni ironiche e simpatiche delle fiabe classiche, in cui è la principessa a salvare baracca e burattini! Tra l'altro, sono i libri che hanno ispirato il film "La principessa e il ranocchio" della Disney :)

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    1. Non ci scandalizziamo sulle copertine, ormai hai svelato il tuo lato romantico con gli acquisti al salone. Piuttosto, "La principessa e il ranocchio" l'ho visto! E quello sì, certamente vale, anche se è un film!

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    2. Ehm. E' stato uno scivolone momentaneo, giuro! Non è la mia vera natura U.U

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    3. Suvvia, non te ne facciamo certo una colpa!

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  5. Bel post e grazie mille per la citazione. Aggiungerò un link al mio post (anche se con estremo ritardo)!

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