martedì 22 gennaio 2013

Breve storia del World Wide Web

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Si fa presto a dire contenuti.

Internet è nata per i contenuti, dalla necessità di alcuni scienziati di condividere grandi quantità di informazioni in breve tempo, da una parte all'altra del globo. L'idea è quella di costruire una rete, net, che colleghi tra loro i computer mediante linea telefonica. L'embrione di internet, Arpanet, nasce negli anni '60 ed è sponsorizzato dal Dipartimento della Difesa USA. Solo successivamente una legge consente ai privati di ampliare liberamente la rete.

Internet nasce intorno al 1980, con la definizione dei protocolli TCP (trasmissione di pacchetti di informazione) e IP (interconnessione di reti). Arpanet viene chiusa, ma non prima che qualcuno avanzasse una proposta per l'istituzione delle emoticon.

La rivoluzione vera e propria inizia con l'invenzione del World Wide Web, nel 1991. Questa applicazione, sviluppata dagli scienziati del CERN, consiste in un sistema di collegamenti ipertestuali, accessibile su internet tramite protocollo HTTP (la "H" sta per hypertext, ipertesto). per Nel '93 l'ente di ricerca rinuncia ai diritti d'autore sul web, facendo all'umanità un grosso dono.

Si tratta perlopiù di pagine statiche, scritte in HTML. Oggi ci sono una varietà di linguaggi (XMLflash) ma l'HTML costituisce tuttora l'ossatura della rete. Per convincersene, basta cliccare su "sorgente pagina" da qualche parte sul vostro browser. Certo, il linguaggio si è molto evoluto ed è stata da poco introdotta la quinta versione, ma il discorso è comunque valido.

Facendo un rapido salto in avanti, si arriva al Web 2.0 che qualcuno data a una conferenza del 2004, con lo stesso nome. Il 2.0 è un web che si apre agli utenti, fornendo maggiori possibilità di interazione e condivisione. Per esempio, un lettore può agevolmente interagire con questo articolo commentando qui in fondo, oppure condividerlo sui social network.

Questo, però, non va preso alla leggera. Da un grande potere, deriva una grande responsabilità. Molto spesso non si presta attenzione a cosa significa "condividere". Le pagine di questo blog, per esempio, sono pubblicate con una licenza precisa che definisce i limiti dell'uso che può esserne fatto. Allo stesso tempo, un blogger dovrebbe fare attenzione ai contenuti che pubblica, a meno, ovviamente, che non siano tutti di sua proprietà intellettuale.

Un rischio del 2.0 è che le grandi potenzialità si riducano a un utilizzo da consumatore, e il web la vetrina di provider di servizi. Esemplare è la diffusione dei moderni social network* come facebook, dove è più facile tenere i contatti con amici e conoscenti (non che sia impossibile farlo senza) ma anche cedere alla condivisione di stati, immagini e video per puro diletto. C'era la possibilità di pubblicare "note", qualcuno l'ha fatto? Sono stati introdotti i forum legati alle pagine, qualcuno li ha usati? Facebook non è un luogo dove si possa produrre contenuti, solo rimbalzarseli a vicenda. Per non parlare dei giochi.

A questo riguardo, ricordo una polemica del creatore del WWW, Tim Berners-Lee, contro facebook, youtube... e wikipedia! Il web era nato come sistema decentrato, mentre l'attuale tendenza è di aggregare, accentrare e "vendere" agli utenti, magari senza chiedere denaro, ma sempre di vendita si tratta. Certo, è un'opinione un po' dura, ma fa riflettere.

Io credo che creare contenuti sia importante, contribuire. Forse non è più l'epoca in cui un giovane si armava di editor e pazienza e cominciava a mettere su un sito in HTML. Forse frame e applet sono superati. Forse usenet è solo una reliquia del passato. Ma le emoticon si usano tuttora, e il 2.0 fornisce al sottoscritto molti strumenti per produrre, creare e condividere contenuti, in modo semplice e alla portata di tutti.

Proprio come il presente blog.


___________
*
I social network, in senso lato, sono sempre esistiti.

20 commenti:

  1. Breve, incisivo, efficace e con un bell'invito a riflettere. Bravo Salomon! Mi è piaciuto molto questo post! (prima o poi da qualche parte scriverò anch'io qualcosa sul web 2.0...)

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    1. Tu come me l'hai vissuto crescendo, Valentina. Fa un po' impressione guardarsi indietro, vero? :)

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    2. Abbastanza. Io ho costruito il mio primo sito web nel 1998 con il Composer di Netscape Communicator. Avevo 13 anni.
      Avevo uno spazio su Geocities di Yahoo! e poi mi sono spostata sulla Community di Libero quando Geocities ha chiuso. Avevo messo in homepage un'email, ma nessuno mi ha mai scritto. :P
      Niente commenti e i link li facevo A MANO!
      Prima di Facebook ho bazzicato per qualche anno nei gruppi di Yahoo! ma devo dire che rispetto a quello che c'è adesso erano... tristi. Desolati. In un gruppo dove magari c'erano, che so, 900 iscritti, scrivevano sempre quelle 4 o 5 persone, che poi a un certo punto si stufavano pure loro e il gruppo moriva, ma nessuno si prendeva la briga di chiuderlo. Gruppi così ce n'erano a dozzine (e la grafica faceva schifo; scusa, ma anche l'occhio vuole la sua parte!).
      Ho anche fatto qualche chiacchierata sulle chat di ma erano piene di cretini che si divertivano a scrivere oscenità e a parlare di c*z*te.
      Guardando indietro, direi che sono su Internet da un bel pezzo e l'ho visto cambiare, ma per raccontarti tutta la storia ci vorrebbe l'equivalente di un post, quindi magari salvo il resto per My web diary.

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    3. Sì, le chat sono state una fregatura. L'anticamera di facebook, per certi versi. Però ricordo con affetto i gruppi MSN... e i primi messenger! Non so datare il mio primo (e unico) sito, ma era su Xoom e non l'ho mai completato. :)

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  2. Concordo con quello che ha scritto Valentina :)

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  3. Fa impressione a ME! Io faccio parte dell'ultima generazione nata e cresciuta prima che Internet diventasse di pubblico dominio, quindi della generazione "analogica".
    Probabilmente sono un vecchio barbogio, ma sono più vicino come idee a Tim Berners-Lee che a Zuckemberg.
    Ottimo articolo Salomon!

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    1. Se tu sei vecchio, io lo sono dentro perché molte delle cose che dice il vecchio Tim le condivido pienamente. Il mitico 56k l'ho usato anch'io per un bel pezzo!

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  4. Vade retro, Zuckerberg! Facebook è un cortile affollato o una festa piena di sconosciuti dove può capitare di aver visto per un attimo qualche faccia nota. Ma si tratta spesso di miraggi. Non riesco a combinare nulla, su Facebook. Colpa mia, temo, e della mia non più verde età...

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    1. Guarda, ti assicuro che una percentuale infima di utenti fb riesce a combinarci qualcosa. Il 99% è tempo perso!

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  5. eh, quanti ricordi... per me il simbolo di internet è il "canto" del modem analogico durante la laboriosa connessione... Bel post. Ciao!

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    1. Vero, era una fatica! E ogni tanto la connessione cadeva o non riuscivi a connetterti per qualche ragione insondabile! Grazie per il ricordo.

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    2. Per me è ancora così purtroppo. :(
      Nonostante siamo passati all'ADSL di sera la connessione cade.
      È tutto un connettersi e disconnettersi. Mi fa diventare matta!

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  6. Venendo da un paesino di campagna ho assistito ai mutamenti in modo molto rallentato, tutto arrivava dopo, tardi e male (anche adesso per quel che ne so). Pensa che nel '98 quando Valentina creava il suo primo sito mia madre mi comprò il pc e ancora non avevo connessione (arrivò al paese poco tempo dopo). All'epoca avevo quattordici anni :)
    Qualche giorno fa ne parlavo con mio marito: ma come facevamo quando non c'erano 'ste cose??

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  7. Risposte
    1. Skynet sarebbe dovuta partire nel 1997, ma Bruce Sterling assicura che nessuno ha interesse, attualmente, a sviluppare una tecnologia che possa dare inizio alla singolarità. Detto da uno che probabilmente ci ha guadagnato parecchio, su questa idea, è curioso. Per i robottoni, chissà!

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  8. Mi domando come sia possibile trovarsi in uno stato di imbecillità senile e nel contempo rivelare apertamente a Salomon, e ai suoi amici affezionati (a quanto vedo siete molti e mi compiaccio) che ho iniziato a digitare una tastiera per la prima volta - e soltanto per giocare e affrontare una traversa della vita -nell'anno del Signore 2007!
    Forse l'età è un deterrente naturale per imbrogliar la morte, forse per immaginar che l'aldilà è qua, ma non ce ne s'accorge se si sta in amicizia e pace.
    Cordialità a tutti.

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    1. Non è mai troppo tardi e lei (mi ha contagiato, le do del "lei" anch'io!) non lo fa in modo importuno. Cordialità sia!

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  9. "Facebook non è un luogo dove si possa produrre contenuti, solo rimbalzarseli a vicenda."
    Quoto e basta. Sono d'accordo su questo, ma anche su tutte le risorse che il web 2.0 offre!

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