Ne hanno già parlato altri.
Il progetto di scrittura Due minuti a Mezzanotte è giunto all'ultimo capitolo. Fine dei giochi. Trentatré firme si sono prestate a questo gioco letterario, una round robin che, pur con tutti i suoi difetti, ho trovato divertente sia come autore che come lettore. E appassionante, soprattutto verso la fine dove c'è stata maggiore concertazione fra i partecipanti.
Di momenti epici ce ne sono stati, anche per chi, come me, non è appassionato di supereroi.
A parte PK, naturalmente |
Insomma, non so se consigliarne la lettura a chi non ci ha mai messo piede. Avrebbe bisogno di una bella risistemata... ma forse è bello anche così, ciascun capitolo con il suo stile e la sua anima.
Due minuti a Mezzanotte non è un romanzo. È (stata) un'esperienza.
Senza contare tutti gli spin-off che sono nati intorno all'idea originale, e che continueranno a nascere. Già si parla di seconda stagione - restiamo a guardare! Per ora si può dire che in questi otto mesi si è creata una comunità attiva e partecipe, cosa da non sottovalutare.
In ultimo, voglio ringraziare Alessandro Girola, che ha dato il via all'ambaradan, creando l'ambientazione e organizzando il tutto, e tutti coloro che vi hanno partecipato, sia come scribacchini o anche solo nei commenti.
Concludo, con parole vagamente fuori luogo:
"See you, space cowboy..."
(NdA: Questo post è programmato a due minuti dalla mezzanotte.)
Si è stata una belle esperienza. ;)
RispondiEliminaL'hai detto.
Eliminaper me no (dato che non c'ero)
RispondiEliminaUn'esperienza mancata!
EliminaComplimenti a tutti, non deve essere stato facile, ma sono certa che è stato bello! Un applauso a tutti i partecipanti.
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