venerdì 21 settembre 2012

I maestri di scrittura

Copio spudoratamente dai post di Alessandro Girola e di Narratore per parlare di scrittura. Io in realtà non sono propriamente uno scrittore, dato che qui trovate sì e no cinque racconti, di cui solo due di mio pugno. È altresì vero che mi piace scrivere, quando non perdo il mio tempo in altro modo e, nel farlo, ci sono degli scrittori che hanno influito sul modo di intendere la scrittura - non sullo stile perché quello non ce l'ho ancora!

Partiamo dunque con questa spettacolare top five, che non è, lo ripeto per tutelarmi, la lista dei cinque scrittori più bravi.

Lord Dunsany
Di lui ho già parlato. Di un suo libro, almeno. Dunsany, come ricorda il suo "discepolo" Lovecraft, si pone a metà strada fra la tradizione e la modernità. Non uno spartiacque, ma un ponte tra diverse realtà. L'altro mondo è oltre la soglia, che si può varcare in modi diversi, nel cuore di Londra come nel far west, con il vino o con l'hashish. Il modo migliore, tuttavia, è riempire la borsa e partire per un viaggio, lontano dalla frenesia cittadina.

"The training is nothing! The will is everything!"
David Gemmell
L'autore che mi salvò da Tolkien, o meglio dai suoi emuli. Forse più di Martin, Gemmell mi ha insegnato che non esistono solo buoni e cattivi, ma anche personaggi grigi, e che il mondo è un posto difficile, perché anche se non c'è nessuno nelle aule di Mordor c'è sempre un esercito alle porte. La libertà non è sempre nelle mani di regnanti probi e lungimiranti, e il malvagio è l'eroe dall'altro lato delle mura. Che l'assedio abbia inizio!

Michael Moorcock
Dopo anni di Martin, mi è toccato scoprire, infine, che gli eroi duellano con il Destino, ed Elric lo fa fino all'ultimo. Il puro gusto dell'avventura, all'insegna della narrazione epica, in chiave più moderna e in technicolor. Questo, e l'eroe maledetto che non è più campione del bene, ma del Caos.

Frank Herbert
Herbert! Chi ha detto Dune? Quello, e non solo. La profondità dei personaggi, l'importanza di un impianto filosofico, le grandi macchinazioni cosmiche nelle mani di pochi eletti e uno dei fanta-pianeti più convincenti che la letteratura ci ha regalato. Questo, e la religione. Qui ci vorrebbe un detto del Bene Gesserit, ma stasera mi sento piuttosto Ixiano...

Dan Simmons
In realtà, solo i primi due dei Cantos, ma lo prendo in toto. Il riscoprire una letteratura nel genere, che è a sua volta letterature e, preso d'insieme, arte. Sul serio, Hyperion è magnifico. Di più: è una storia d'amore. Ed è anche hard SF, a modo suo. Si intravede la profondità di Herbert e l'inventiva di Asimov, più una mezza dozzina di elementi che per fortuna mia non ho individuato. Qui la somma delle parti è decisamente di livello superiore.

Ecco, siamo arrivati a cinque.
E voi, avete degli scrittori-guida, dei totem, qualcuno che è importante per voi, non necessariamente nella scrittura ma che sia per voi più di un semplice scrittore?

8 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie! Ero indeciso se rubare questo o la tua top ten, poi ho pensato che con i "maestri" mi sarei sentito meno in colpa per aver escluso qualcuno!

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  2. Oh, allora Gemmell vedrò di procurarmelo ò_ò
    ... Moorcock però proprio non l'ho retto più di tot pagine .___.'

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    1. Gemmell l'ho conosciuto perché in biblio ce n'era a quintali. Se vuoi un consiglio, raccatta "Legend" che potrebbe essere "La leggenda dei Drenai". Oppure "Waylander" ("Waylander dei Drenai") che ritrae uno dei miei personaggi preferiti.
      Moorcock riesco a capire che non piaccia. Ma parliamo di Elric, giusto per sapere?

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  3. Dunsany l' ho letto molto nel mio periodo lovecraftiano ma devo ammettere che è tanto che non lo riprendo in mano, Moorcock.è.uno dei pochi che "sa" veramente scrivere peró non tutto quello che ha scritto mi è piaciuto, tra quello che ho apprezzato metterei Corum ed Elric.
    Di Simmons....inutile dire che considero Hyperion uno dei grandi capolavori della fantascienza, forse uno degli ultimi veri capolavori del genere?

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    1. Sì, Hyperion è grande. Per trovare qualcosa di simile, nella mia limitata esperienza, devo per forza andare indietro con gli anni!
      Fermo restando che quando entra in scena Endymion, IMHO, precipita al livello di boy scout americano.

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  4. Ottimi!
    Io ho scoperto Dunsany troppo tardi per considerarlo un maestro. Per me è sicuramente un bravo insegnate fuori corso, di quelli che non ci si dimentica facilmente! :)

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    1. Dunsany lo vedo come un professore emerito che, non tenendo più corsi, partecipa a conferenze o seminari. Per quel tipo di narrativa, il docente in cattedra è Lovecraft.

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