And he stoppeth one of three.
[...]
He holds him with his glittering eye—
The Wedding-Guest stood still,
And listens like a three years child:
The Mariner hath his will."
Chi mastica un po' di inglese*, avrà riconosciuto l'incipit dell'opera più famosa del poeta Coleridge: The rime of the ancient mariner, in italiano La ballata del vecchio marinaio. Chi non la conoscesse consideri di rimediare al più presto, perché merita.
Fra Romanticismo e tradizione
Samuel Taylor Coleridge fu uno dei più importanti esponenti del Romanticismo inglese, insieme a quel William Wordsworth che pubblicò insieme a lui, nel 1798, le Lyrical Ballads, inclusa la suddetta Ballata. La storia, che coinvolge maledizioni, spiriti, mostri marini e la Morte che gioca a dadi per le anime, viene raccontata da un anziano (o antico*) marinaio a un poveraccio che si stava recando a una festa nuziale. Il malcapitato è catturato dall'occhio del marinaio, che non può far altro se non aspettare che la parlantina dell'uomo di mare si esaurisca.
Nulla a che fare con i narcisi**, insomma.
Nulla a che fare con i narcisi**, insomma.