lunedì 30 gennaio 2012

Il ladro di Bagdad

Chi di voi non ha letto "Le mille e una notte"?
Io, per esempio!
Voglio però parlare di un film tratto da questa famosa raccolta di novelle orientali, che probabilmente non si ispira a una di esse in particolare ma ne riassume benissimo lo spirito.
Inoltre, è uno dei film più divertenti che mi sia capitato di vedere!


La trama

La città di Bagdad è governata da un giovane sultano, Ahmad, che detiene il potere assoluto ma non conosce nulla dei propri sudditi. Il regno è retto dal suo visir, di nome Jaffar, che oltre a essere un infido cospiratore ha dalla sua talune conoscenze nelle arti magiche. Per liberarsi del sultano, il visir lo invita a mescolarsi per una notte tra la folla, in incognito, e con l'inganno poi lo fa arrestare. Ma Ahmad incontra nelle prigioni il giovanissimo ladro Abu, "il più umile degli umili", che lo aiuterà a fuggire e lo accompagnerà fino alla conclusione della storia. Per farla breve, i due vivono una serie di avventure con tanto di principesse, geni rinchiusi in bottiglia, sortilegi, magie e potenti artefatti, finché il malvagio Jaffar non sarà spodestato e nel regno tornerà la felicità.

Il film

"Il ladro di Bagdad" è un film del 1940 e come tale non può considerarsi al pari di pellicole più recenti. Ha dalla sua il fatto che nonostante l'età e alcune ingenuità negli effetti scenici riesce ancora a stupire e a convincere lo spettatore. Il film ha ritmo, il ritmo dei grandi film di avventura che oggigiorno, salvo poche eccezioni (il primo "Pirati dei Caraibi", per dirne una), Hollywood non sa più creare. E ha un fascino nelle ambientazioni e nei personaggi che ci porta dritti fino ad "Aladdin" della Disney, con il quale condivide anche altri aspetti rispetto a quelli che avete potuto adocchiare nel mio breve riassunto.

La bella principessa. Chi la vede rischia grosso!
C'è anche una morale, come nelle migliori fiabe. Colui che possiede ogni cosa e il cui volere è legge, il sultano, scopre di essere più povero dell'ultimo dei suoi sudditi; il più umile degli umili, che sarebbe stato messo a morte se Ahmad l'avesse conosciuto il giorno prima, darà invece un apporto determinante alla salvezza del regno. Nulla di particolarmente innovativo, intendiamoci, e pure piuttosto palese, ma è un discorso garbato che prende piede fin dall'introduzione e ci accompagna dritti verso la scena finale.
Infine, menzione d'onore alla colonna sonora, che conta almeno due brani degni di nota!

Una lieta sorpresa

Ho appena scoperto che nel 2011 è finalmente uscita la versione in dvd! Sarà doppiata da fare schifo, ma c'è sempre l'audio originale...
Fino a questo momento temevo che nel momento in cui avrebbero smesso di trasmetterlo sarebbe rimasta soltanto la mia copia in videocassetta, e poi l'oblio...
Ho riacquistato una certa fiducia nell'umanità!

6 commenti:

  1. Dopo aver trovato i Fluppies e Fail-Safe ho avuto la stessa sensazione.

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    1. Oddio, i Fluppies li avevo visti di sfuggita anch'io!
      Sono soddisfazioni.

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  2. Conosco il film, se t'interessa c'è un cortometraggio animato italiano del 1949 intitolato lA ROSA DI BAGDAD. Il film fu inizialmente voluto dal fascismo per contrastare lo strapotere dei film Hollywoowdiani e dei cartoon Disney, ma uscii a causa della guerra in ritardo di anni.
    Fortunatamente dico io almeno non potrà essere associato a quel periodo.

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    1. Ignoravo totalmente gli sforzi dell'animazione italiana. Scopro invece che questo film ha fatto storia! Grazie per la segnalazione.

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  3. Di solito non mi piacciono i film "vecchi", però, ammetto che mi hai incuriosita...

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  4. Se hai letto un libro di mille pagine e non ricordi nulla, dire che non ti ha "entusiasmato" è un eufemismo!

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