Ho da poco iniziato a scrivere il mio primo vero libro e so già che si tratterà di una svolta importante nella mia vita. Per il momento, però, ho solo uno scheletro, i primi paragrafi dell'introduzione e un titolo: "
Sviluppo e caratterizzazione di una sorgente a plasma atmosferico per applicazioni nel biomedicale".
Come qualcuno avrà immaginato, si tratta di una tesi di laurea.
Chi vivrà vedrà...
Nel frattempo ho iniziato, un po' per gioco e un po' per mancanza di senso della misura, a fare una certa cosa che adesso racconterò. Mi trovavo all'incirca a due terzi di un libro fantasy che da tempo volevo leggere, avendo trovato tutta la trilogia al salone del libro usato. Per la cronaca, trattasi de "
Le leggende di Dragonlance", un'opera non particolarmente ispirata ma cionondimeno piuttosto godibile. (Ci sono pure i viaggi nel tempo!) Come a volte capita, soprattutto con vecchie edizioni, si incontrano delle parole nuove, che possono essere termini arcaici o tecnici o semplicemente forme mai sentite prima. Decisi quindi di segnarle su un foglio. Non l'avessi mai fatto!
Presto mi misi a trascrivere anche quei termini aulici o letterari che sono in disuso (o abusati) nel linguaggio corrente. Non soddisfatto, ho poi allargato l'attenzione anche a termini più comuni, che mi intrigavano come erano inseriti nella frase, o anche solo per come suonavano.
Insomma, per farla breve ho finito per rovinarmi la lettura, ricco di 292 parole per le quali nutro un certo rispetto. Il numero è semplicemente dovuto al fatto che prima o poi dovevo fermarmi e tanto valeva scegliere un numero simmetrico. Fra queste, 6 mi erano ignote.
Voglio proporre qui sotto i lemmi raccolti, in ordine alfabetico.
Prima di tutto, perché voglio avvertire i lettori di quali manie è meglio evitare per non rovinarsi la lettura di un romanzo. In secondo logo, perché le parole sono belle e ciascuna di esse, anche la più comune, può assumere nuovi significati e sfumature inimmaginate a seconda del contesto in cui è inserita.
Infine, per ragioni nostalgiche.
Purtroppo, nessuna di queste 292 parole troverà spazio nella mia tesi.