venerdì 4 ottobre 2013

Uno scalo a... Bratislava

Bratislava è una cittadina vivace e tranquilla, situata a pochi chilometri dal maestoso Danubio. È una capitale europea, ma anche capitale di una terra molto legata alla tradizione. Bratislava è collocata in un'area strategica, che ha visto alternarsi nel ruolo di assedianti, e talvolta vincitori, un'infinità di popoli: Romani, Slavi, Mongoli, Turchi e Austriaci, solo per citarne alcuni.

Porta di San Michele, l'unica rimasta.
Bratislava fu un importante centro della Grande Moravia. Fu il luogo dove Napoleone impose agli austriaci un trattato di pace (che si legge "resa"), anche se allora il suo nome era Pressburg. A soli 60 chilometri da Vienna, benché meno importante di Praga e Budapest, era una delle città più importanti dell'Impero asburgico. In tempi più recenti, ha conosciuto l'occupazione nazista (con un ruolo ambiguo), l'unificazione con la capitale boema, il blocco sovietico e, infine, l'indipendenza. Giusto per chi obietta che l'Unione Europea non si è meritata il Nobel per la pace, si tratta di almeno 1200 anni di turbolenza geopolitica.

Si è detto del castello di Bratislava. Unica fortezza in grado di resistere in modo dignitoso ai Turchi, mai espugnato da Napoleone (che pure cannoneggiò la città), sulle mura esterne mostra, in forma scultorea, le spoglie degli eserciti che si sono affannati sotto le sue mura. Pare sia andato distrutto a causa delle truppe austriache e italiane in un non meglio identificato episodio dell'800, sempre durante le guerre napoleoniche. Curiosamente, l'ambasciata italiana è situata a pochi metri dall'inizio dell colle su cui esso si erge. Il castello è un luogo molto suggestivo, più che per l'edificio in sé, che soffre un po' della ricostruzione, per il parco che lo circonda. Inoltre, data la sua posizione elevata, è uno dei tre luoghi da cui è possibile ammirare la città (e il Danubio) da una posizione elevata.

Il castello di Bratislava domina la cittadina.

Si è detto del passato, ma è quello più recente a balzare all'occhio. Perché Bratislava è una città stratificata, che conserva nelle sue vie e negli edifici tutti i suoi secoli di storia. La città vecchia, di età medievale, è piuttosto grande. O meglio, lo sarebbe se circa il 70% non fosse stato raso al suolo e riedificato secondo stili più moderni. Il grosso di questa ricostruzione è avvenuto nel periodo comunista. E nel periodo comunista si costruivano casermoni, palazzoni, grattacieli e l'unico stile artistico ammesso era il realismo sovietico. Così, troviamo la Chiesa Blu (il santo da cui trae il nome non lo ricorda nessuno), un edificio art nouveau tutto colorato in tinte di blu e azzurro, di fronte alla parete grigia e trasandata di un palazzo cupo e, ora che è in disuso, piuttosto inquietante - che è stato un ospedale. So che non riuscirò a rendere l'idea, per cui lascio a voi il giudizio:

La Chiesa Blu merita da ogni inquadratura: cercatene una migliore!

Non credo che in attività fosse più allegro.

Ora, il primo impatto con la città è piuttosto drammatico per chi non ha mai lasciato l'Italia, al di là di quelle quattro capitali europee occidentali. La stazione centrale (da Vienna, come dicevo, ci si arriva con l'equivalente di un treno regionale) è un edificio degli anni '50 o giù di lì, non fa proprio una buona impressione. La zona immediatamente all'esterno del centro storico è un susseguirsi di palazzi, grattacieli e complessi più o meno orientati al progresso e quant'altro. Il ponte più trafficato è un'opera di ingegneria piuttosto impressionante e l'estremità che termina nella città nuova, sede delle attività industriali e terziarie, è sormontata da una specie di UFO.

L'UFO, in bella mostra!

Sul ponte corre un'autostrada - diciamo, la Praga-Budapest. La cosa buffa, che è probabilmente la ragione principale per cui gli slovacchi odiano il passato regime, è che l'autostrada attraversa il centro storico della città. Avete capito bene. L'autostrada separa la Cattedrale di San Martino dalla collina del Castello, a pochissimi metri dalle ridenti vie del centro medievale.
Giuro, è una cosa a cui non crederete se vi capiterà di vederla!

A sinistra, il campanile del Duomo. A destra, la collina.

Il terzo punto buono per l'osservazione della città, dopo il Castello e l'UFO, è lo Slavìn, il monumento funebre per commemorare i caduti dell'Armata Rossa durante la conquista della città dalle truppe tedesche. Si parla di quasi 7000 soldati. Oltre a essere un luogo dannatamente suggestivo, il suo raggiungimento prevede una scarpinata mica da ridere in una zona residenziale in cui si ergono edifici moderni, fra cui parecchie residenze diplomatiche, e altri di età imperiale. È la gita che non si può permettere chi trascorre in città mezza giornata o sole 24 ore (o lo fa per un altro tipo di turismo*), ma imprescindibile per chi vuole cercare di capire questo popolo e la sua storia.

Il complesso è molto ampio, questo è solo il monumento ai caduti.

Dovrei aggiungere altro. Bratislava è una città vivibilissima. In apertura l'ho chiamata "cittadina", perché l'impressione è proprio quella. Non ha un briciolo del caos di Vienna o di Milano. Lì puoi sederti al caffè Jules Verne, senza nessuna pretesa di essere servito in meno di 10-15 minuti, e restare lì per un'ora, magari leggendo un libro, senza che nessuno ti assilli per un secondo caffè. E stiamo parlando di una piazza centralissima, non di periferia.

Tipico esempio di autoironia del popolo slovacco.

Ma soprattutto, dovrò tornarci per visitare l'entroterra. Di lì a pochi chilometri ci sono i Carpazi, devo aggiungere altro? Vampiri, anyone?
Per ora è tutto. Ci risentiamo fra qualche giorno, con l'unica (ahimè) escursione che mi sono concesso: il castello di Devin.

_______
*
Cosa avete capito? Intendevo l'ottima birra, che potete trovare anche a 1.20 € la media!

16 commenti:

  1. Aaahhh...le birre slovacche, che invidia!
    Scusa, ho sentito parlare molto anche dei vini slovacchi, tu puoi confermare?
    Domandina da collezionista e da appassionato. ;)

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    1. So che c'è una discreta produzione vinicola. Ci vogliono vini corposi per accompagnare alcuni dei loro piatti... la cucina è un po' pesantuccia. Purtroppo, però, devo ammettere che mi sono concentrato sulle pils!

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  2. Non sei il primo che parla bene di Bratislava. Quando - spero in tempi non biblici - riuscirò finalmente a organizzare il tour nella mitteleuropa che sogno da tempo, sicuramente sarà una delle tappe.

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    1. Secondo me, un tour dell'ex Impero è da fare. Magari lungo il Danubio, anche se la campagna è ugualmente interessante. Se poi per sbaglio capiti a Vienna, non fare una capatina a Bratislava è un grave errore!

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  3. Grazie per il bel tour. Con la mia scarsa propensione ai viaggi è bello ogni tanto vedere cose nuove standomene sotto il piumone (qui fa freddissimo!).

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    1. Lieto di averti intrattenuto. Bratislava è molto più di quanto ho mostrato, naturalmente. Nonostante sia piccolina e relativamente poco frequentata, ha molto da offrire.

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  4. Sembrano foto di qualche decennio fa e comunicano una certa lenta staticità, come se per questo affascinante posto il tempo si fosse fermato.
    Ancora, ancora!

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    1. Sicuramente Bratislava non ha la frenesia e il caos delle città a cui magari siamo abituati. Ma arriverà, temo. Non aspettare troppi decenni ad andarci. :)

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  5. Bratislava mi manca, ma mi hai incuriosita! Chissà se mi capiterò mai l'occasione di andarci :) Ammetto di non aver visto granché dell'Europa dell'Est, benché la letteratura mitteleuropea mi sia sempre piaciuta. Quanti posti mi piacerebbe vedere...!

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    1. I posti da vedere sono infiniti. Ma il vicino Est è... vicino. Io inizierei a programmare un tour lungo il Danubio. :)

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  6. Era mica Bratislava il posto dove sono finiti per incasinarsi i ragazzi di Hostel?

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    1. Non ho visto hostel, ma credo di aver capito che è ambientato appena fuori dalla città.

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  7. Nel lontano 1990, appena crollato il comunismo, Bratislava era praticamente poco più di un modesto paesello con dei tram che sembravano avere 300 anni, e l'autostrada, se c'era, non si notava perché le auto erano rare (però si facevano notare per bruttezza). Bratislava non mi ha fatto un centesimo dell'impressione di Praga. La Chiesa Blu, però, non me la ricordo. Evidentemente la città era abbastanza grande per non trovare subito tutto.

    Quanto ai Carpazi, belli dal punto di vista naturalistica, quanto al trovarci qualcosa di davvero interessante dal punto di vista storico, meh... qualcosa c'è ma non aspettiamoci chissà che cosa.

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    1. La Chiesa Blu è nel 70% di città vecchia che è stata distrutta e riedificata, quindi piuttosto distante dal centro turistico. Bratislava è cresciuta molto, in questi 23 anni, tanto che c'è una grande differenza tra la capitale e il resto della Slovacchia, dove la forza lavoro è a basso costo - la Slovacchia è il paese con la più alta percentuale per automobili prodotte pro capite.
      Per i Carpazi, nel prossimo post sarà più chiaro cosa mi aspetto. :)

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  8. mi manca sono stato a Vienna e Praga e Budapest e Bratislava l'ho saltata :-(

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    1. A me invece mancano proprio Praga e Budapest! Devo completare il tour del vecchio impero.

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