lunedì 14 maggio 2012

I libri sono pericolosi...

... e lo sono a prescindere dal contenuto!
Prendo in prestito la citazione di non-so-chi, elevata a motto di Stampa Alternativa, che mi sta sempre più simpatica, per giustificare il cambio di programma. I libri, sì, sono pericolosi a tal punto da scalzare il precedente candidato alla pubblicazione!

Mai stato così puntuale
Ebbene, se sabato mi sono deciso a svegliarmi a un orario improponibile per arrivare a Torino in mattinata, devo dire che ne è valsa la pena! Il Salone è un'esperienza a 2π sul mondo dell'editoria italiana, ed è allo stesso tempo la più grande libreria (fisica) in lingua italiana sul territorio nazionale. Una valida alternativa a internet, insomma, con il vantaggio, nella maggior parte dei casi, di poterti confrontare direttamente con gli editori.

L'altro aspetto che mi ha colpito è la partecipazione. Il pubblico era piuttosto variegato. Moltissimi affollavano gli stand più imponenti, ospitanti i nomi più noti dell'editoria, ma c'era anche un gran movimento presso espositori più piccoli, ovvero editori che difficilmente si incontrano a meno di non acquistare su internet. Io stesso ho praticamente evitato i vari Mondadori, Feltrinelli e consimili, proprio perché posso trovarli ovunque, anche a prezzo inferiore.

Insomma, una giornata fruttuosa dove, però, ho speso più di quanto avessi preventivato. Come si suol dire: "semel in anno licet insanire."
Una follia collettiva, se di follia si tratta.
Durante il viaggio ho scattato un paio di foto. So che la qualità è scarsa, per cui chiedo scusa. Il fotografo ufficiale ha declinato l'invito venerdì sera.
Chi ha lamentele può tranquillamente rivolgersi al capocomico(*).

Il viaggio è stato tranquillo e gradevole. Mi sono portato avanti con la lettura, nonostante il fastidioso cicalio dei compagni di viaggio. L'unico inconveniente è stato durante la colazione in Centrale, dove ho mangiato il croissant più arido che mi sia mai capitato.


Risaie, naturalmente
Torino Porta nuova, un segnale dei tempi che corrono
Ci sarebbe anche la statua di Lagrange, ma ve la risparmio! Altrimenti dovrei dilungarmi sulle difficoltà di trovare un bancomat, di acquistare i biglietti per la metropolitana e di come sono incappato, del tutto involontariamente, in un mercatino di libri usati!
Non posso però risparmiarvi la coda all'ingresso:


40 minuti sotto il sole cocente!
La prossima volta, se riesco a organizzarmi in anticipo, sfrutterò la prevendita.


Dentro il salone

La fiera si svolge quasi interamente all'interno di tre padiglioni, dove gli espositori sono raggruppati con criteri più o meno casuali. La maggior parte sono editori, naturalmente, ma non mancano i negozi on line (bookrepublic, ibs etc.), i gestori di telefonia mobile (!), forze dell'ordine e istituzioni varie, per non parlare dei due ampi spazi dedicati alle nazioni ospitate: Spagna e Romania.
C'è anche un padiglione dedicato ai professionisti, ma l'ho evitato. O meglio, l'avrei fatto se non avessi dovuto fare un giro dell'oca per uscire da quel posto diabolico e ritrovarmi dal lato sbagliato del Lingotto. Ma questa è un'altra storia.

Il salone, come dicevo, è una libreria immensa. C'è di tutto, se non proprio tutto (e, sì, qualcosa mancava). All'interno dei padiglioni, l'offerta è imponente, tanto che non sono poi riuscito a mantenere il mio proposito di limitare le spese.

Per farla breve, cosa ho comprato?
Seguirà un breve elenco, con due righe a mia discolpa.

Cattedrale - Raymond Carver
(BEAT)
Stufo di leggere quanto il racconto che dà il nome a questa raccolta sia perfetto, esemplare, ben scritto, mi sono fiondato sulla prima edizione economica che ho visto.
E no, non ho mai letto nulla di Carver.

In fondo il buio - George R.R. Martin
(Gargoyle)
Uno dei primi romanzi dell'autore dell'arcinota saga ambientata nei Sette Regni. Qui ho un romanzo di fantascienza, con una spruzzata di western. Mi aspetto sesso, sangue e teste mozzate... ma stavolta con la certezza di una conclusione a pagina 364.

Intellettuali e potere nel mondo greco romano - Carlo Franco
(Carocci)
Carocci offre un numero sconfinato di titoli monografici di vario interesse. Alla fine ha prevalso la logica del risparmio, ma avevo messo l'occhio su un altro titolo ben più dispendioso. Il rapporto tra intellettuali e potere dalle polis all'Impero, passando per Alessandro, Dionigi e altri loschi figuri.


Primo intermezzo!
A questo punto ho avuto il piacere di conoscere Max Citi, libraio navigato e blogger, che si è rivelato una persona molto gentile e disponibile. È stato interessante scambiare opinioni con qualcuno dentro il mercato del libro.


Galilei e l'abisso. Un racconto - Enrico Bellone
(Codice)
Le Scienze cerca sempre di propinarmi le edizioni Codice, adducendo che sono ben realizzati. I titoli, in effetti, sono spesso molto interessanti. Avendo avuto modo di conoscere Bellone, che fu filosofo della scienza, anche durante un intervento dal vivo, questo titolo ha catalizzato subito il mio interesse.

Software libero pensiero libero - Richard Stallman
(Stampa alternativa)
Appena ho visto lo stand di Stampa Alternativa, ho capito che avrei dovuto controllarmi. Ho preso questi due volumi, che raccolgono gli scritti dell'ideatore del software libero, argomento su cui è possibile che tornerò, prossimamente, su queste pagine.

Una modesta proposta... - Jonathan Swift
(Stampa alternativa)
Perdonate se non lo ripropongo per intero, ma questo titolo è più lungo del testo. Si tratta di un libricino satirico in cui Swift propone una soluzione innovativa al problema della povertà in Irlanda.


Secondo intermezzo!
Max non è l'unico blogger che ho incontrato. Fra gli stand girava anche Camilla,  blogger e bibliomane di professione. Una simpatica ragazza, che ha fatto acquisti molto interessanti di cui spero avremo modo di parlare.


Il caso Jane Eyre - Jasper Fforde
(Marcos y Marcos)
Questo me l'ha consigliato un'amica. Tutta colpa sua. Me lo sono trovato davanti e l'ho preso!
Dovrebbe essere un libro di fantascienza ucronica, ma ne so quanto voi. Forse meno, se qui qualcuno l'ha letto. Vi saprò dire.

CryozoneCaitellau, Bajram
(001)
Si tratta di un fumetto. Io di fumetti non ci capisco molto, ma avevo già avuto modo di leggere qualcosa di Bajram, che mi aveva molto colpito. Ho così colto l'occasione di prendere qualcosa di suo, probabilmente meno impegnativo e più pulp.

Signor Mardi-Gras Delleceneri - Éric Liberge
(001)
Ok, questo è un "di più" di cui potevo fare a meno. Un altro fumetto, stavolta di un autore sconosciuto, anche lui francese (la 001 pubblica parecchi autori francesi). Cosa mi ha colpito? Lo scheletro in copertina. È la storia di uno scheletro, capite? Uno sguardo all'interno mi ha convinto che volevo assolutamente leggerlo!

Dark Agnes, donna di spada - Robert E. Howard
(Elara)
Sono passato tre volte davanti allo stand di Elara, perché qualcosa mi attirava ma non volevo farmi avvinghiare prima di capire cosa fosse. Ed è così che mi trovo in possesso di questa raccolta di racconti inediti di Howard, padre di Conan e Solomon Kane, riferiti a due eroi a metà tra storia e fantasy: Dark Agnes, appunto, e Cormac FitzGeoffrey. Una donna spadaccina, cosa di per sé notevole considerato come vengono trattate le donne nel fantasy eroico, e un irlandese in Terrasanta.


Ritorno a casa

Alla fine, sono tornato a casa un po' appesantito(**) ma soddisfatto. Oltre agli acquisti, mi sono segnato (mentalmente) dei titoli interessanti, che in un futuro non remoto potrei desiderare. Ho avuto due incontri piacevoli. Ho potuto dialogare con due o tre editori, cosa che non capita tutti i giorni!
Insomma, un bilancio più che positivo.
Anzi, forse vale davvero la pena di puntare su una due giorni il prossimo anno, in modo da non perdere l'occasione di assistere ai mille incontri con autori e professionisti del settore.

Altre risaie e, anche se non si vedono, le Alpi
Di nuovo a Milano
Vi propongo alcune delle cose più divertenti che mi sono capitate:
  • Il cappellaio matto di Greenpeace, che mi ha esposto la loro interessante indagine su quali editori utilizzano carta rispettosa dell'ambiente
  • «Un caffè.» «Due caffè?» «Un [indice alzato] caffè.» Purtroppo è successo due volte, ma la seconda sono sicuro di aver usato un tono di voce adeguato!
  • «Sembri più giovane!» Anche questo è successo due volte. (***)
  • La mucca verde (!)
Ah, aggiungo un'altra cosa. Tra i vari stand, c'era anche quello di bookrepublic, uno dei pochi negozi di ebook in italiano, di cui avevo parlato. Ora, bookrepublic proponeva per ogni giornata del Salone una promozione speciale, e sabato regalava un pacchetto di 10 ebook scaricabili gratuitamente.

Come ho già dichiarato in un paio di occasione, gli ebook hanno lo spiacevole effetto collaterale di raddoppiare la tua coda di lettura!

________
(*)
Soprattutto per quanto riguarda il terribile allineamento di queste immagini, a cui porrei rimedio ma non ho voglia di mettere mano al codice...
(**)
Mi piace pensare che il peso in libri sia maggiore di quanto ho dato via in denaro.
(***)
La prima volta volevano vendermi un corso per leggere più velocemente e studiare meglio, in sole tre lezioni. Probabilmente c'è stato del disappunto nell'apprendere che non sono più studente.
Ma non per questo si smette di imparare, vero?

22 commenti:

  1. La cosa migliore è che tu ti sia divertito, mi fa piacere anche che ci siano stati incontri tra blogger.
    Sulla 001, hai fatto bene a prendere i loro fumetti: pubblicano tante cose di qualità.

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    1. Al Lucca Comics del 2008 presi, a caso, "Universal War One" di Bajram, e da quel momento la 001 è diventata una delle mie preferite!

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  2. Mi piacerebbe andarci. Ma vivo in Emilia Romagna e per andare a Torino devo cambiare due o tre treni, tutti regionali; o almeno, fino a qualche anno fa. Magari adesso ci si arriva con la Freccia Rossa. Devo controllare.
    Molto bello il tuo resoconto. L'anno prossimo magari mi organizzo con un'amica e ci vado anch'io.

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    1. Sì, dovresti metterci 2 ore, e prenotando con largo anticipo forse riesci a non lasciarci un rene. Devi assolutamente andarci l'anno venturo, è un po' come il paese dei balocchi!

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    2. Così mi fai venire ancora più voglia di andarci! :D

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  3. Io andavo spesso, un belMilano/ Torino e via come niente (!).
    Andavo sempre da sola, due o tre volte col papa', tornavo sempre carica come un mulo, ma il portafoglio leggerissimo, ammetto che mi manca quella sensazione di stanchezza, ma ricca interiormente, quando sul treno gia' inizi a leggere quello che hai comprato e poi lo metti via se no finisce subito...

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    1. Esattamente quello che ho vissuto io! In solitaria, dato che CHIUNQUE mi ha paccato, ma ne è valsa la pena.
      Però non ho ancora intaccato i libri nuovi...

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  4. Concordo, è una follia collettiva. Ma che follia fantastica *_*

    Tra i vari saloni "fuori tema", mi permette di segnalare quello della Massoneria (giuro!) che mi ha fatto un po' ridere, onestamente...

    Sono proprio contenta di averti incontrato, e spero anche io che avremo occasione di parlare degli acquisti fatti! Dei libri che ancora non avevi preso quando ci siamo visti, mi ispira soprattutto quello di Fforde, di cui sento parlare solo bene :)

    Comunque il mio "sembri più giovane" è un complimento, ti sarà utile quando avrai 45 anni e ne dimostrerai di meno U.U
    Anche io sono stata fermata da quelli dello "studio veloce", comunque... ci ho messo un quarto d'ora per liberarmene.

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    1. Ah, sì, i massoni!
      L'anno prossimo ci andiamo. Ecco, magari cerco di mantenermi giovane, così non mi faccio mancare neanche i tizi dello "studio veloce" (ma non ti sei fatta soccorrere?)

      Di Fforde ne riparliamo più avanti... soprattutto della seconda "f"!

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  5. Io ci sono stata giovedì, mattinata tranquilla perché era la prima. Adoro il Salone, se non ho impedimenti ci vado tutti gli anni!

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  6. Che bel resoconto! Mi spiace non esserci stata, purtroppo zodo a caza balada...
    Ma l'anno prossimo ci rifacciamo?
    Sono contenta che hai incontrato altri blogger,è un'esperienza bizzarra e interessante!

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  7. L' anno prossimo tutti a Torino!

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    1. Andata!
      Però qualcuno dovrà ricordarmelo, perché è per puro caso se quest'anno me ne sono accorto!

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  8. ... che invidia potentissima T_T
    Poi due parole su 'In fondo al buio'? Nonostante io adori le Cronache con violenza, non sono mai riuscita a leggere altro di Martin, credo che sia perché temo di esserne delusa ò_ò
    E credo che agguanterò quanto prima Il Signor Mardi-Gras Delleceneri, pare assai interessante *__*
    ... ancora con l'invidia che rode, mi auguro di esserci l'anno prossimo, così si caffeina insieme ù_ù/ ... dddio veramente, che invidia malvagia xD

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    1. Vada per la caffeina! Che, per inciso, era l'unica cosa a buon mercato lì dentro...

      Di Mardi-Gras probabilmente parlerò a breve, dato che non ho resistito e l'ho già letto. Su Martin, non avere paura ma forse è meglio procedere a piccoli passi. Prova con "I re di sabbia" (o "Dreamsongs vol. 1") dove ci sono anche due o tre racconti del suo universo fantascientifico. E c'è anche "Sandkings", uno dei suoi racconti più acclamati prima delle Cronache.

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  9. La nicotina in vena, e un caffé doppio in tazza piccola, sono il max del gusto - quanto a dire che musicalmente sono nato nei cinquanta e poi ho saltellato indietro per apprezzarli tutti, questo, caro Salomon Xeno, so che lo sa già e gliene do atto con il sorriso + di un Jazz Lover... purtroppo sì, in là con gli anni.

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  10. Il tuo resoconto è stato così avvincente che mi è sembrato di essere stata alla fiera! L'unica cosa che volevo chiederti è: sul treno ti hanno fatto pagare un biglietto aggiuntivo per i libri con i quali avrai riempito mezzo vagone? Ok, la smetto di fare la spiritosa, ché non ne sono capace.
    E la mucca verde?
    Guarda che sembrare più giovani non è poi così male... e, hai ragione, non si finisce mai di imparare!

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    1. No, ma solo perché li ho tenuti gelosamente tra le gambe (non mi piace usare il "poggiacose" sopra). Comunque c'è stato un agente di disturbo anche nel viaggio di ritorno...

      La mucca verde, sinceramente, non so cosa volesse. So che aveva intorno un nugolo di bimbi, per cui mi sono tenuto alla larga! Non era granché a interagire, in effetti. Con il cappellaio matto, invece, ci siamo scambiati buon non compleanno!

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    2. Io, conoscendomi, credo che avrei seguito i bambini e mi sarei messa a raccontare storie di mucche verdi, ma io sono un caso a parte (deformazione professionale!).

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