Vi propongo un racconto che avevo pensato per un concorso due anni fa di circa 500 parole. Doveva essere il soggetto per una tavola a fumetti, a patto che un disegnatore lo scegliesse. La triste verità è che non l'ho mai proposto, essendomi confuso con i mesi dell'anno e per un po' lo ho lasciato nel cassetto. Da tempo avevo in programma di modificarlo. Come risultato ho tagliato quasi metà del testo, togliendo le descrizioni e rendendolo più... fumoso.
La forma è più simile al poema in prosa che a un racconto canonico.
Ricordo a chi non fosse attento che uso una licenza Creative Commons BY-NC-SA.
Un'ultima cosa. I polinomi di Hermite sono uno strumento matematico che permette di risolvere l'equazione del'oscillatore armonico in meccanica quantistica. Ulteriori riferimenti richiederebbero una spiegazione più lunga del racconto stesso, e sono quindi lasciati alla sensibilità del lettore.
mercoledì 28 dicembre 2011
domenica 25 dicembre 2011
Racconto di Natale²
Non ho mai scritto nulla per il Natale. Qualche volta ho scritto qualcosa a Natale, e ne è venuto fuori mieloso o deprimente a seconda che fossi vittima dei buoni sentimenti o della sindrome della fiammiferaia. Quest'anno ho deciso di scrivere qualcosa che quantomeno si accordasse all'atmosfera delle feste. Guardando dalla finestra, dove il cielo e limpido e non c'è neppure un µm di neve, sento di avere fallito.
Un piccolo augurio di buone feste.
Un piccolo augurio di buone feste.
"Il principe nelle favole è azzurro,
il re del Natale è rosso e gioviale,
e bianco il velo sul mondo.
giovedì 22 dicembre 2011
Il Mago di Oz
In questi primi giorni di rinascita ho apportato modifiche considerevoli all'assetto del blog, vuoi per necessità, vuoi perché sta prendendo finalmente forma la vaga idea che avevo agli esordi. Ho preso quindi la decisione di incominciare a fissare dei punti fermi. Con questo post inauguro una rubrica dedicata agli autori del fantastico del novecento. Il primo di questi approfondimenti ospita L.F. Baum, autore de "Il Meraviglioso Mago di Oz".
A lui ho dedicato il nome di questa rubrica.
L'autore
Lyman Frank Baum nasce nel 1856 in un villaggio vicino a New York e fu un prolifico autore per bambini. Oltre al suo libro più noto, scrisse 13 seguiti ufficiali, più altri lavori per un totale di oltre 50 romanzi, circa 80 racconti e oltre 200 poesie, più altri scritti di vario genere. Nei suoi lavori, di carattere fantastico, sembra abbia predetto alcuni elementi del secolo successivo, come i telefoni senza fili e la televisione. Muore nel 1919 all'età di sessantadue anni.
Dopo varie attività giornalistiche, editoriali e pubblicitarie, conobbe il successo nel 1900 con la pubblicazione del suo indiscusso capolavoro, ma già negli anni precedenti era diventato famoso per una serie di racconti di Mamma Oca (1897) e, sulla scia del successo, il libro di poesie "Papà Oca, il Suo Libro" (1899) che divenne un bestseller. Nei suoi scritti è solito stringere sodalizio con gli illustratori.
Veniamo ora all'opera che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
A lui ho dedicato il nome di questa rubrica.
L'autore
Lyman Frank Baum nasce nel 1856 in un villaggio vicino a New York e fu un prolifico autore per bambini. Oltre al suo libro più noto, scrisse 13 seguiti ufficiali, più altri lavori per un totale di oltre 50 romanzi, circa 80 racconti e oltre 200 poesie, più altri scritti di vario genere. Nei suoi lavori, di carattere fantastico, sembra abbia predetto alcuni elementi del secolo successivo, come i telefoni senza fili e la televisione. Muore nel 1919 all'età di sessantadue anni.
Dopo varie attività giornalistiche, editoriali e pubblicitarie, conobbe il successo nel 1900 con la pubblicazione del suo indiscusso capolavoro, ma già negli anni precedenti era diventato famoso per una serie di racconti di Mamma Oca (1897) e, sulla scia del successo, il libro di poesie "Papà Oca, il Suo Libro" (1899) che divenne un bestseller. Nei suoi scritti è solito stringere sodalizio con gli illustratori.
Veniamo ora all'opera che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
martedì 20 dicembre 2011
Scrivere di un sogno
Cerco di raccontare una storia che mi suscita remore, perché contiene alcuni elementi tratti da un sogno, e quindi mescola finzione e realtà onirica (una definizione che farebbe felice Lovecraft). Non ci sono mostri o chissà cosa di sconvolgente, ma la sensazione di trovarmi allo stesso tempo come l'autore e il protagonista è nuova per me.
Si tratta di un racconto breve, qualcosa come dieci cartelle, con un tocco fantastico (poco) e un pizzico di romanticismo che non mi è semplice da inscenare, il tutto condito da un colpo di scena inatteso e... particolare. Per il momento non aggiungerò altro, non sia mai che alla fine lo scriva sul serio!
Si tratta di un racconto breve, qualcosa come dieci cartelle, con un tocco fantastico (poco) e un pizzico di romanticismo che non mi è semplice da inscenare, il tutto condito da un colpo di scena inatteso e... particolare. Per il momento non aggiungerò altro, non sia mai che alla fine lo scriva sul serio!
domenica 18 dicembre 2011
Riflessioni su natura, particelle e mondo delle idee
Questi sono mesi emozionanti per chi studia materie scientifiche. A settembre la notizia sconvolgente di neutrini che viaggiano più veloci della luce, pochi giorni fa i primi dati che fanno sperare che al CERN di Ginevra abbiano finalmente trovato il bosone di Higgs. Si tratta di due importanti esperimenti che minacciano di sconvolgere o rafforzare, a seconda, ciò che sappiamo del mondo. Perché la fisica è la scienza che indaga le leggi fondamentali della natura, su cui poggia il resto delle nostre conoscenze: chimica, biologia, geologia, e via discorrendo.
(L'immagine di Atlas è fornita dal CERN.)
venerdì 16 dicembre 2011
Addio Splinder
Vi è mai capitato di dover chiudere un blog? O di voler esportare i post da conservare in qualche folder nascosta, in attesa di essere rivisti quasi 10 anni dopo con occhi sgranati e chiedervi se eravate davvero così?
Oh, sì, può capitare.
E quando capita vi rendete conto di quanto poco siate liberi.
Provate.
Se ci riuscite con facilità (in meno di mezz'ora, inclusa la ricerca della procedura) siete stati molto oculati (o fortunati) nella scelta del provider.
Altrimenti vi siete accorti, dopo cinque anni, che Splinder chiude i battenti. Un ottimo servizio. Una comunità vasta e interconnessa, attiva fin dai tempi in cui il fenomeno blog esplose, prima che i nuovi social network prendessero piede.
Addio.
Oh, sì, può capitare.
E quando capita vi rendete conto di quanto poco siate liberi.
Provate.
Se ci riuscite con facilità (in meno di mezz'ora, inclusa la ricerca della procedura) siete stati molto oculati (o fortunati) nella scelta del provider.
Altrimenti vi siete accorti, dopo cinque anni, che Splinder chiude i battenti. Un ottimo servizio. Una comunità vasta e interconnessa, attiva fin dai tempi in cui il fenomeno blog esplose, prima che i nuovi social network prendessero piede.
Addio.
Nuovo inizio, nuova licenza!
Ok, bando all'indecisione.
D'ora in poi tutti i contenuti di questo blog sono protetti da una licenza Creative Commons (CC), il che significa che anziché "tutti i diritti sono riservati" in questa pagina "alcuni diritti sono riservati". In altre parole, potete fare quasi quello che volete di ciò che scrivo, purché sia garantita l'attribuzione, che non sia utilizzato a fine di lucro e che, se apportate modifiche, l'opera derivata deve essere condivisa con una licenza identica a questa. Per maggiori chiarimenti, vi rimando al simpatico banner in fondo alla pagina.
D'ora in poi tutti i contenuti di questo blog sono protetti da una licenza Creative Commons (CC), il che significa che anziché "tutti i diritti sono riservati" in questa pagina "alcuni diritti sono riservati". In altre parole, potete fare quasi quello che volete di ciò che scrivo, purché sia garantita l'attribuzione, che non sia utilizzato a fine di lucro e che, se apportate modifiche, l'opera derivata deve essere condivisa con una licenza identica a questa. Per maggiori chiarimenti, vi rimando al simpatico banner in fondo alla pagina.
"Alcuni diritti riservati": ovvero la libera diffusione dei contenuti digitali non è in contrasto con il diritto d'autore!
giovedì 15 dicembre 2011
Tornare a scrivere...
... è una piacevole sofferenza!
Devo dire che mi sono preso una pausa davvero lunga. Ora, cosa mi fa pensare che continuerò con i buoni propositi e non pianterò tutto in asso come più volte ho fatto negli ultimi tre anni? Semplice, per i seguenti motivi:
1) mi sto laureando, pertanto mi attendono almeno 70-100 pagine di manoscritto da buttar giù, rivedere, integrare, rivedere, riscrivere
2) mi sono stancato di restare immobile e ho bisogno di movimento e il movimento è vitale e la vita è prendere un terminale, una penna, insomma, la prima cosa che capita e mettersi a scrivere
3) scrivere fa bene alla salute.
Ok, l'ultima cosa era un po' uno scherzo, ma per quanto mi riguarda è abbastanza vero.
Il viaggio della nave Argo è appena ricominciato!
In fede,
Salomon Xeno
Post scriptum:
Ritorno con una nuova grafica, più consona al personaggio e, spero, meno stancante per gli occhi! Cambio di carattere, ora si viaggia con il Georgia.
Devo dire che mi sono preso una pausa davvero lunga. Ora, cosa mi fa pensare che continuerò con i buoni propositi e non pianterò tutto in asso come più volte ho fatto negli ultimi tre anni? Semplice, per i seguenti motivi:
1) mi sto laureando, pertanto mi attendono almeno 70-100 pagine di manoscritto da buttar giù, rivedere, integrare, rivedere, riscrivere
2) mi sono stancato di restare immobile e ho bisogno di movimento e il movimento è vitale e la vita è prendere un terminale, una penna, insomma, la prima cosa che capita e mettersi a scrivere
3) scrivere fa bene alla salute.
Ok, l'ultima cosa era un po' uno scherzo, ma per quanto mi riguarda è abbastanza vero.
Il viaggio della nave Argo è appena ricominciato!
In fede,
Salomon Xeno
Post scriptum:
Ritorno con una nuova grafica, più consona al personaggio e, spero, meno stancante per gli occhi! Cambio di carattere, ora si viaggia con il Georgia.
domenica 6 febbraio 2011
Della governance universitaria
Il rapporto fra Stato e autonomia universitaria assume in Italia, come nel resto di Europa, una forma particolarmente buffa. Da un lato l'autonomia universitaria apre a tutta una serie di nuove opportunità didattiche, dall'altro viene limitata dalla continua introduzione di limiti e requisiti che vanno ad appesantire la valutazione ex ante, laddove si attende da anni l'introduzione di una forte valutazione dei risultati, ex post. Di fatto, la valutazione ex ante non è altro che burocrazia, un modo sbagliato e pesante di impiegare le risorse didattiche e amministrative, che non lascia spazio al pieno sfruttamento dell'autonomia.
Iscriviti a:
Post (Atom)