lunedì 22 febbraio 2016

“FibroMialgia: Fa Male” a cura di Romina Tamerici


FibroMialgia: Fa MaleIl libro di oggi è diverso da ciò di cui solitamente mi piace parlare. Non c'è molto di fantastico; anzi, le storie qui presenti sono reali e io stesso ho avuto modo di conoscerne alcune. Parlo di FibroMialgia: Fa Male, un eBook curato da Romina Tamerici che raccoglie le testimonianze di alcuni malati di questa strana malattia.

Prima fra tutti Fabrizia Mialgo, comune amica, la cui storia di sofferenza è in primo piano e fa da filo conduttore a tutte le altre, ripercorrendo per temi comuni (la diagnosi, il dolore, la famiglia…) il percorso che ogni persona affetta da questa sindrome, in un modo o nell'altro, si trova ad affrontare. Ciò che mi ha colpito è come da queste pagine traspaiano vissuti così simili e allo stesso tempo così differenti; di come in molte testimonianze si ritrovino esperienze o sentimenti comuni e di come, spostandoci in un altro contesto, queste stesse esperienze siano vissute in maniera molto diversa. È il caso della famiglia, per esempio, che può essere sostegno e motivo di forza, oppure un luogo freddo in cui non si dà credito alle sofferenze.

Ho parlato due volte di sofferenza, credo. Come ogni malattia, come ci ricorda il titolo dell'eBook, la fibromialgia fa male. È più propriamente una sindrome (ma per chi volesse inquadrarla rimando piuttosto all'ottima introduzione scritta da Romina) e chi ce l'ha soffre di dolore cronico, intenso, continuo e senza reali possibilità di guarirne, almeno stando alle conoscenze mediche attuali. In questo è forse simile ad altre malattie ben più terribili. Il fatto, però, è che diversamente da queste la fibromialgia non è riconosciuta dallo Stato Italiano: non sono concesse esenzioni, non viene investito nella ricerca scientifica. La condizione del malato è quindi di disagio e di mancato riconoscimento, che spesso, soprattutto se non ha la fortuna di avere una famiglia o amici che si sforzino di comprendere, si tramuta in solitudine. La solitudine è una delle costanti, in questo libro, e non mi è difficile comprendere che quel “fa male” nel titolo non è riferito solo ai sintomi ma anche a quello che è il contesto in cui un malato di fibromialgia si trova a vivere.

E mi ha fatto rabbia…

lunedì 15 febbraio 2016

Video recensione di "La Maschera della Morte Rossa" di Edgar Allan Poe

Ormai mi ci sono messo di impegno, a pubblicare quasi un post al mese...


Oggi è la volta del settimo episodio di Un libro in due , la rubrica a due voci ideata insieme a Romina Tamerici (che, come al solito, ne ha già parlato sul suo blog), una sorta di sit-com letteraria in cui recensiamo, in maniera un po’ diversa da quella a cui magari siete abituati, libri letti da entrambi.

In questo caso, il libro, per essere precisi il racconto, non l'abbiamo nemmeno letto! Ne abbiamo ascoltato ben due audio letture: l'una, integrale, di Ménéstrandise Audiolibri e l'altra, trasposta in forma di monologo teatrale, di Giancarlo Giannini. Abbiamo poi letto una graphic novel firmata Rocchi-Dell'Olio ed edita da Kleiner Flug, che in qualche modo non si limita a sommare uno strato visuale alle terrificanti atmosfere di Poe, ma utilizza alcuni elementi del racconto originale per costruirci qualcosa di ben diverso nei toni e nella struttura narrativa, nel bene e nel male. La graphic novel era quella che ho mostrato la scorsa volta per le votazioni, per cui mi scuserete se abbiamo sforato un pochino, ma in fondo, se ci seguite, non dovrebbe stupirvi.

Però, il vostro parere ci interessa! Vi sarete accorti che abbiamo iniziato a contenerci, tagliando qua e là per ottenere dei video che forse censurano alcuni dei nostri momenti più simpatici, ma allo stesso tempo dovrebbero risultare molto più dinamici e comprensibili. Insomma, diteci se stiamo percorrendo la strada giusta.

Infine, chiedo scusa a Italo Calvino. Chi vuole sapere il motivo dovrà guardarsi il video.

Vi lascio quindi alla nostra video recensione, ricordandovi che è possibile esprimere un voto qui, sotto il post di Romina o su Youtube, sul libro che vorreste vedere da noi recensito tra due mesi esatti. Ce ne sono di tosti!

Buona visione!


lunedì 8 febbraio 2016

Concorso Transilvania


Nasce il Concorso Transilvania


La Transilvania è un luogo di leggende, castelli e tradizioni. Una terra che ci rimanda subito al Conte Dracula, al Vampirismo e a Vlad Tepes. Lo sanno bene i transilvanici, che ce li propinano immancabilmente in ogni negozio di souvenir, e che ci portano a pensare al paese descritto da Bram Stoker come a un luogo lugubre, tetro e mortifero.
Ma cos'altro avrà da offrirci la Transilvania? Raccontatecelo voi.Scrivete un racconto che illustri la nascita di un mito, di una tradizione, di un modo di dire, di una favola che abbia a che fare con la Transilvania. Interpretate queste istruzioni nel senso più ampio: potete raccontarci come sia venuto in mente all'amico Vlad di impalare i suoi nemici, oppure il diario di viaggio di un contemporaneo antropologo che intende indagare le usanze locali.


Divertitevi e ingannateci.


Quello che ci racconterete non dovrà essere vero, e non è detto che debba essere plausibile. Può essere una vicenda ambientata ai giorni nostri, nel remoto passato o nel lontano futuro, nel nostro mondo o in una realtà alternativa.
Stupiteci. Questo sì.

Regolamento


  1. I racconti devono essere inediti.
  2. Di genere weird, gotico, fantastico, horror, urban-fantasy, steampunk e/o una qualsiasi fusione dei suddetti.
  3. Pervenire in formato .doc o .rtf o .odt entro il 5 Aprile 2016. È tuttavia possibile che la scadenza venga posticipata allo scopo di raccogliere un maggior numero di racconti.
  4. Variare indicativamente da un minimo di 2000 a un massimo di 6000 parole.
  5. Attenersi al tema descritto.
  6. Si può partecipare con un massimo di tre racconti.


Chi giudicherà i racconti?


La giuria è composta da un eterogeneo miscuglio di autori, librai e blogger, tutti fissati con la letteratura di genere.
Trattasi di Luca Tarenzi, noto nel panorama urban-fantasy italiano per i suoi numerosi romanzi, tra cui la serie Poison Fairies (Acheron Books), Il sentiero di legno e sangue (Asengard), Quando il diavolo ti accarezza e God Breaker (Salani). Nel tempo libero scrive su La capanna dello sciamano e si veste da fauno.
Aislinn, autrice dei fortunati Angelize e Angelize II – Lucifer, entrambi editi da Fabbri Editore. Nei suoi romanzi gli angeli si massacrano a vicenda, ed ella li omaggia preparando biscotti a forma di ali da offrire agli astanti durante le presentazioni. Su Aislinn Dreams chiacchiera di fantasy, di musica e di scrittura.
Andrea e Giulia, prodi proprietari della meravigliosa libreria Miskatonic University di Reggio Emilia, dedicata esclusivamente al fantastico, all'horror e alla fantascienza – e declinazioni. Curano la rubrica di consigli letterari Letters from Miskatonic University sul sito LetteraturaHorror.it.
Camilla Pelizzoli, creatrice del blog Bibliomania. Collabora con Il giornale della libreria, parla un sacco ma non morde (forse).
Irene Daino, creatrice del blog LibrAngolo Acuto, è esperta del brutto e delle sciatterie editoriali, ma sa riconoscere una cosa bella quando la vede. Dice.
Marco Stabile, creatore dei blog Argonauta Xeno e Il Pozzo e lo Straniero. Sempre alla ricerca di nuovi approdi nei mari del fantastico, è un discreto lettore e di tanto in tanto si diverte a scrivere storie.
Erica Casale, creatrice del blog La Leggivendola, nonché del Transilvania Project e di tutto ciò ad esso collegato. Talvolta si incaponisce in sterili polemiche sull'editoria, ma basta lanciarle un libro perché si distragga.

E il premio?


Le opere giudicate meritevoli verranno raccolte in un'antologia pubblicata online sul blog Transilvania Project*. Tutti coloro che vedranno il proprio racconto pubblicato avranno diritto a una copia cartacea. Gli autori dei tre racconti giudicati migliori vinceranno inoltre un buono di quindici euro da spendere alla libreria Miskatonic University di Reggio Emilia.
(Sì, fanno spedizioni.)

Potete spedire le vostre opere all'indirizzo concorsotransilvania@gmail.com, corredate di nome, cognome e informazioni di contatto.

Nel caso la qualità delle opere pervenute non fosse ritenuta adeguata, la giuria si riserva di annullare il concorso.
LA PARTECIPAZIONE È ASSOLUTAMENTE GRATUITA.

*E non solo. Ne riparleremo.

Bando originale sul blog Transilvania Project.

giovedì 21 gennaio 2016

I trent'anni dell'Argonauta


E così, dopo tre mesi di silenzio, torno a scrivere su queste pagine, per di più su un argomento non molto inerente ai miei vecchi* interessi. Il fatto è che è successa una cosa strana, nel fine settimana appena trascorso: ho conosciuto un bambino (non avrà avuto più di 8 anni, chi sa mi corregga se sbaglio) di nome Salomon. Ora, non è che io mi chiami veramente così, dovrei averlo scritto da qualche parte, ma questo è il soprannome che mi ero inventato al momento dell'avvio di questo blog, all'incirca... boh? Ricordo che incominciai a scriverci seriamente nel dicembre 2011 o giù di lì, ma forse già esisteva da un anno, per un totale di tre post pubblicati. Gran risultato. Fatto è che Salomon e l'idea di metterci Xeno da qualche parte, ovviamente nomi impregnati di classicità e anticaglie, veniva da un romanzo che avevo iniziato e lasciato a metà in età liceale o nei primi anni di università. Si tratta di uno dei due progetti storici, quelli di cui parlo tanto ma a cui lavoro pochissimo. La cosa curiosa è che questo progetto, dopo averlo definitivamente accantonato anni fa nella fase di allontanamento dalla fantascienza, come lettore, l'avevo ripreso in mano nel periodo natalizio, nel tentativo di portare avanti un progetto relativo a un corso che sto ancora seguendo; ciance a parte, ci avevo rimesso mano, tagliando senza pietà tutte le parole inutili e ragionando seriamente alla scaletta (questo era il primo compito del progetto)**.

Fatto sta che non avrei scritto questo post se non fossero successe un miliardo di cose in questi ultimi mesi, che mi hanno cambiato o hanno mostrato a me stesso che io sono cambiato, sono cresciuto, mi sono evoluto; sono un po' meno alla ricerca del mio posto nel mondo e un po' più dei dintorni, dei vicini e delle connessioni. Come a dire, se vogliamo, che mi piace ancora giocare ma ho preso gradualmente coscienza di essere entrato a pieno titolo nel mondo dei grandi.

Una presa di coscienza sconcertante.

venerdì 30 ottobre 2015

L'Argonauta va al Lucca Comics 2015

Fine ottobre. Tempo di morti, streghe e santi. Tempo di fumetti e giochi, al Lucca Comics & Games, fiera che ogni anno riempie la bellissima cittadina medievale di schiamazzi e colori. Riempie? La invade, piuttosto! E come gli scorsi anni, da affezionato frequentatore, sarò uno dei molti invasori, insieme a Romina Tamerici (che ne ha parlato qui) e speranzoso di incontrare altri amici.

Qualcuno di voi ci sarà?
Come al solito, sarei contento di incontrare chiunque volesse palesarsi. I limiti sono i soliti: limitato accesso a internet e cellulare che salta ogni due per tre. Se però voleste contattarmi, faremo il possibile!
Per quanto mi riguarda, sarò lì sabato e domenica, anche se il sabato sarà parzialmente occupato da un paio di educational, quello di Aislinn e Luca Tarenzi sulla questione di genere nel fantasy e quello di Sapkowski su... be', è Sapkowski e tanto mi basta! Domenica invece sarò più libero ma relativamente, perché sarò conteso da due possenti forze: il desiderio di acquistare e il freno del risparmio.
Vedremo poi cosa ne sarà.

A chi ci andrà ma non riuscirò a incontrare, auguro preventivamente una buona Lucca*!

Siamo davvero pronti a ciò?

giovedì 22 ottobre 2015

Una nuova video recensione "fumettosa"

Già, l'abbiamo rifatto. Una settimana fa, a dire il vero, ma la convinzione di uscire con un altro post, nel frattempo, era così ferma che ho ritardato fino a oggi il reblog dal Pozzo della nuova video recensione curata da me e Romina Tamerici.
Ebbene, eccolo qui.

I racconti dell'era del Cobra di Enrique Fernández, edito da Tunué, non è un capolavoro o un caposaldo della storia della letteratura, ma una lettura leggera su cui almeno uno dei recensori ha una buona opinione. Vi devo proprio dire chi? Anzi, a parer mio è anche originale nel modo in cui l'intreccio, da Mille e una Notte, si risolve con un exploit a dir poco... teatrale! Questi racconti affrontano un argomento difficile (come potere e arte influenzino l'uomo e la società) in modo assai gradevole, grazie a un paio di personaggi davvero memorabili, per cui io lo promuovo (Romina no).

... e non perdetevi il nostro gatto, Conan, che anche qui fa capolino, come una star!

Buona visione.
(Comunque siamo alla quinta puntata!)


lunedì 21 settembre 2015

Il Cavaliere lucente, un mini-racconto

Chiamarlo racconto è forse eccessivo, ma rientra nelle 300 parole limite. Ha infatti partecipato al concorso di compleanno del blog Romina Tamerici, senza piazzarsi negli agognati (!) primi posti. L'idea nasce da una bozza seminascosta, shiny, che ho rielaborato in maniera piuttosto frettolosa in chiave fiabesca. Mi sembra che il tenore generale ricordi un racconto natalizio apparso qualche anno fa sul blog, ma questo è comprensibilmente più da fine estate.

Vi lascio con l'invito a controllare sul blog di Romina quando usciranno i tre video, perché io stesso ero rimasto piacevolmente stupito ascoltando la sua lettura del mio Regina della notte.


Il Cavaliere lucente


Molto tempo fa, in una lontana provincia viveva un Cavaliere lucente. Tutti i sudditi lo ammiravano. Il Re, un giorno, decise di dargli in sposa l'unica figlia. La sola persona a rattristarsi fu proprio la Principessa, che a chiunque glielo domandasse rispondeva che non ne voleva sapere nulla di un uomo la cui unica qualità fosse la lucentezza. Non potendo sopportare quel visino triste, il Re invitò il Cavaliere nella capitale.
Tuttavia egli non rispose alla convocazione.
Fra il popolino dilagò lo sconforto. Il Re, abituato a essere obbedito, si addolorò molto per non poter dare ai sudditi ciò che chiedevano. Aspettò qualche stagione e al termine della stagione della caccia gli mandò un nuovo invito.
Ma il Cavaliere non si mosse dal suo castello.
Il Re, infuriato, decise quindi di muovere guerra al proprio vassallo; chiamò a sé i sudditi più valorosi e armò un grande esercito, che mise in marcia verso quella lontana provincia. La sua tenera figlia, il cui cuore soffriva ogni giorno di più, era alla finestra mentre si allontanava, e pianse.
Si racconta che dalle lacrime di un'anima infranta siano nati i fiumi del Regno. È per questo che un menestrello quale io sono esita a bere dal comune boccale, tanto quanto io esiti a raccontare l'epilogo della storia.
Da quel giorno la Principessa visse in una torre angusta, bevendo solo l'acqua più pura e pregando ogni giorno per il ritorno del suo augusto padre. Ogni tanto udiva nuove dalla guerra ma nulla che la rallegrasse.
Alla fine il Re fece ritorno. Era nero in viso e nel cuore; in un carro aveva riposto l'armatura splendente, che si trascinava in casa come una maledizione.
“Ora sarà qui, la sola luce del Regno,” disse.
Non ci fu più allegria, nel Castello. Solo ricordi.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...