La cultura è un bene nazionale, su cui bisogna investire. Quante volte l'avete sentito ripetere? Così, come un ritornello, nel recente decreto legge "Destinazione Italia" c'è almeno una norma a incentivo della lettura. Come abbiamo visto un anno fa, nonostante la leggera crescita non si può dire che in Italia, dove meno della metà dei potenziali lettori legge almeno un libro nell'arco dei 12 mesi, ci sia un popolo di lettori. Non può che far piacere, quindi, una norma a incentivo della lettura.
Leggiamone insieme un brano.
Misure per favorire la diffusione della lettura
Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni.
Una detrazione fiscale è sicuramente una buona notizia, soprattutto dato che il prezzo dei libri non accenna a diminuire. Non era questo che ci veniva detto, quando è stato messo un limite del 15% agli sconti? [In realtà, mi fanno notare nei commenti, una riduzione sembra esserci stata. Mi riservo di approfondire!] Ecco, a me sembra di non avere assistito a questa contrazione dei prezzi "gonfiati". Polemiche a parte, una detrazione fiscale è una buona notizia. Significa che possiamo spendere fino a 1000 €, cifra che a dire il vero spero di non raggiungere, e detrarre fino a 190 €. Lo stesso per i libri scolastici e universitari, notizia più che gradita dal momento che lo studente (o la famiglia) ne esce annualmente dissanguato e finisce, presto o tardi, per trovare attraenti fotocopie e pdf scaricati da dubbie fonti.
La detrazione fiscale è valida per tre anni a partire dal 2014.
Non sono considerati gli ebook, ovviamente. Questa è chiaramente una scelta politica, perché dubito che si possa ritenere i libri digitali disincentivanti per la "diffusione della lettura". La cosa non stupisce più di tanto, visto che l'ebook già oggi era vittima di discriminazione con un'aliquota IVA al 22% rispetto al 4% dei libri cartacei, quindi già agevolati. Faccio difficoltà a definire questa asimmetria "reazionaria", ma non c'è dubbio che sia una scelta deliberata per favorire le librerie, forse a detrimento di quelle online che affiancano i due canali di vendita.
È soprattutto una norma penalizzante per il decollo del nuovo formato.
Il governo si è affrettato a dire che avrebbe trovato altri modi di agevolare l'acquisto di ebook, per esempio cambiando l'aliquota IVA. Sarebbe anche l'ora, perché se è vero che il legislatore sembra parificare gli ebook ai software, è chiaro a chiunque abbia un'infarinatura di informatica che si tratta di due oggetti totalmente diversi, che non hanno nulla in comune.
Non resta che sperare in un futuro intervento, magari a favore dell'innovazione, visto che gli ebook non sembrano rientrare nel comune concetto di "lettura".
Leggo un libro a settimana ma non potrò detrarre nemmeno un centesimo: che bello! :D
RispondiEliminaCosì va la vita.
EliminaPer inciso, chissà se chi non legge neanche un libro l'anno rientra nella non collaborativa schiera degli evasori? Sarebbe una legge straordinariamente mirata.
Dovrebbe essere una cosa buona per le famiglie... però, perché c'è qualcosa che non mi torna?
RispondiEliminaForse che non è ancora chiarissimo quali siano le modalità - per esempio, cosa bisogna presentare: fattura, scontrino, ricevuta? Non tutti i venditori fatturano allo stesso modo. Se penso che le mie maggiori uscite sono a fiere e saloni, cosa posso chiedere al venditore? Non è neanche chiaro se valga anche per i libri usati. Io a scuola avevo parecchi libri usati, la maggior parte, e credo che questo interessi non poco alle famiglie.
EliminaNon conosco la situazione della tassazione degli ebook quindi, in riferimento alla necessità di revisione delle aliquote per questo tupo di libri non posso che fidarmi di chi ne sa di più di me. Ritengo, però, che la norma non sia tanto un disincentivo per la diffusione dell'ebook, quanto, piuttosto, un modo per sostenere il mercato librario, soprattutto quello indipendente, che sta pagando pesantemente la crisi e la diffusione stessa del formato digitale. Non voglio con questo dire che l'ebook va boicottato, ma mi sembra naturale che risulti prioritario dare sollievo alla filiera del libro cartaceo, cercando di difendere qualche posto di lavoro e di ridurre i costi di produzione. Insomma, penso che la scarsa attenzione all'ebook non sia la premessa ma l'effetto di un provvedimento mirato non tanto alla diffusione della lettura quanto dell'acquisto di libri. Il che, comunque, è sicuramente apprezzato dai lettori.
RispondiEliminaMa siamo sicuri che vada a vantaggio delle librerie indipendenti? Anche Amazon vende libri cartacei, con sconto fisso e spedizione spesso gratuita. Anche le librerie di catena.
EliminaBeh, molto meglio che niente. Considerando che spendo tutti i miei averi in libri, mi sa che andrò a risparmiare parecchio *__*
RispondiEliminaTi dirò che io ho notato un certo sgonfiamento dei prezzi del cartaceo. Mentre prima difficilmente si scendeva sotto i 18-19, ora mi capita di trovare prime edizioni a 15-16, che è tutta un'altra storia. Basta vedere Il richiamo del cuculo a 16,90 contro i 22 de Il seggio vacante. Credo che qualcosina sia cambiato, dai, anche se lentamente.
Sugli ebook... non so, sono di parte, però credo che in questo momento sia meglio concentrare le risorse sul cartaceo, che coinvolge molti più lavoratori rispetto al digitale. Il cartaceo sostiene sia librai - coff coff, discorso per nulla interessato - che distributori e tipografi e la spesa ad ogni passo è alta. L'ebook ha una spesa minima al confronto, e a trarre beneficio dalle vendite sono 'soltanto' editori e store online, i quali non hanno neanche il mantenimento dei magazzini o le spese di spedizione. Poi certo, l'aliquota va portata alla pari col cartaceo - orrido che non l'abbiano ancora fatto - e spero che in futuro si potrà detrarre pure l'ebook. Però ecco, per il momento tenderei a favorire il cartaceo.
Siamo sicuri che ad abbassare il prezzo non siano stati altri fattori? La crisi, con la minore disponibilità finanziaria da parte degli italiani, l'affermarsi di un altro mercato, quello digitale, che se non decolla fa comunque paura, e la disponibilità di novità a prezzo contenuto (10-12 euro, ance novità)? Il fatto è che fino a che tutta la filiera peserà sul prezzo finale, i prezzi rimarranno alti o tutto ciò andrà a scapito della qualità. Oggi mi si sono staccate delle pagine, dal libro che sto leggendo. Staccate. Per non parlare dei refusi, ma sono cose che sai meglio di me. Voglio dire: dal 6-10%, che spetta all'autore, tutto il resto è industria. Quasi tutto esiste anche per gli ebook, tranne la stampa. Distributore? C'è. Venditore? C'è, anche se diverso. In base a quale criterio penalizzi alcuni distributori e venditori, solo per mantenere un sistema gravoso, con il risultato di una montagna di resi destinati al macero? Sarà la rivoluzione industriale, la globalizzazione, ma tutto ciò non è molto pulito.
EliminaChissà perché tutto questo mi sa di in##lata! Quando leggo una buona notizia ormai mi chiedo sempre "Ok, adesso mi dite dov'è il trucco!"
RispondiEliminaNon so. Mi viene da pensare che in queste cose hai senza dubbio più esperienza di me!
EliminaHo come l'impressione che sia solo propaganda... tanto per dire: "Visto? Abbiamo fatto una legge per favorire la cultura permettendo la detrazione dell'acquisto dei libri!" dopo aver calcolato che lo stato ci metterà abbastanza poco. Comunque è già qualcosa, ok.
RispondiEliminaUna cosa su cui mi interrogavo è appunto qual è la portata potenziale di una simile detrazione. L'aspetto positivo è che al centro torna a esserci il (potenziale) lettore. Questo sì che è positivo! ^^
EliminaA volte sono le piccole cose che contano. Però rimane il fatto che il cambiamento deve avvenire nella testa delle persone, bisogna aumentare non solo il numero di lettori ma anche il numero di lettori consapevoli. Forse questo potrà essere un incentivo, ma lo vedremo solo a lungo termine.
EliminaHo appena letto che quest'anno il numero di lettori (=1 libro letto in 12 mesi) è diminuito. Già era basso, ma almeno si intravedeva una leggera crescita. Insomma, spero che questa iniziativa abbia successo, ma bisognerebbe sapere quanto è finanziata per capirne la portata.
EliminaSì, i palliativi sono sempre inutili alla fine.
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