Questo è un post a cui non vi ho abituato. Per me è una mezza novità, per cui non stupitevi se passo con disinvoltura dalla terminologia (pseudo)tecnica alle mie solite perifrasi: sono sempre io.
Martedì sera c'è stata l'unica data italiana dei System of a Down. Il concerto si è tenuto nell'arena del nuovo polo fieristico di Rho, arena che è essenzialmente un parcheggio. I supporting act erano i Deftones e gli italianissimi Lacuna Coil, nomi quindi di un certo peso - perlomeno gli ultimi, perché i Deftones, mea culpa, non sapevo chi fossero.
Il first act, a dire il vero, è stato un bell'acquazzone. Ora, immaginatevi la scena: io e il mio amico, che per circa quaranta minuti ci siamo lamentati del sole, invocando con veemenza le nuvole, scopriamo che il concerto è all'aperto ed entrambi, avendo supposto il contrario, abbiamo lasciato ombrelli & felpe (nel mio specifico caso) in macchina (dal lato opposto di Milano). È così con sommo gaudio che ci siamo presi tantissima acqua, ma per fortuna l'arena è provvista di una provvidenziale rampa per l'accesso delle auto al piano superiore, sotto la quale ci siamo riparati.
Dopo il diluvio, i solerti tecnici sono riusciti a rimettere in piedi l'ambaradan e i gruppi hanno iniziato a suonare. Sui Lacuna Coil poco da dire, una buona prestazione anche se i suoni non sono sempre stati all'altezza e si confermano una band in grado di suonare a proprio agio sui palchi internazionali. Più che altro, con mio sommo dispiacere, non hanno suonato praticamente nessuna delle (poche) canzoni che conosco, se si eccettua una interessante cover dei Depeche Mode (Enjoy the Silence). Quanto ai Deftones, come dicevo, non li conoscevo. Prova discreta, anche se non sono esattamente il mio genere. Il chitarrista è un archetipo, l'ho ammirato per questo, mentre il cantante mi è sembrato un pastore del Kansas che imita James LaBrie (scream a parte). E poi, va detto, hanno il vizio di interrompere i brani su una nota arbitraria, all'improvviso, così da rendere difficile capire quando applaudire.
Come possono non esservi simpatici? |
Di ben altro stampo i padroni della serata, i System of a Down, artefici di uno show di prim'ordine. La setlist ripercorre la loro non lunghissima carriera, proponendo il meglio dei 5 studio album finora pubblicati. Anche se non hanno suonato moltissimo, il mio amico ha cronometrato 75 minuti, non sono rimasto insoddisfatto, nonostante i gruppi metal spesso suonino oltre le due ore. Ottima l'interazione con il pubblico dei nostri, cosa assolutamente non scontata con gruppi di qualsiasi livello. I due mattatori sono stati Daron Malakian, chitarrista e seconda voce, e il bassista Shavo Odadjian, anche senza il microfono. Buona parte del pubblico tuttavia non aveva occhi per Serj "Sergio" Tankian, molto seguito anche in qualità di solista.
Altrove potete trovare la setlist eseguita (e una recensione migliore della mia). Personalmente, sono stato colpito dalla resa dal vivo di Prison Song, Cigaro e Radio/Video. Soprattutto la prima, che ha avuto sul pubblico lo stesso effetto di uno schiacciasassi. A dire il vero, non ci sono stati molti momenti di riposo, perché dopotutto sono i SOAD e non [piazzare qui gruppo pop qualsiasi]. Oddio, ci sono sempre la malinconica Lonely Day o Soldier Side. Ma la quasi totalità dei brani sono energici e incisivi, ed eseguiti senza sbavature. Grandi conferme i maggiori successi, quali Chop Suey e Toxicity.
Di nuovo i SOAD, più di recente. |
Insomma, in conclusione ne siamo usciti pienamente soddisfatti e mi sentirei di consigliarveli qualora tornassero in Italia. Magari anche con un nuovo album, dato che l'ultimo risale al 2005. Voci di corridoio dicono che a Los Angeles (o località affine) uno fra Serj e Daron abbia promesso che il prossimo tour sarà a seguito di una nuova pubblicazione.
Li aspettiamo al varco.
I System of a Down sono uno dei gruppi nu metal più interessanti. I miei preferiti restano i Korn, ma anche i SOAD li trovo sempre originali.
RispondiEliminaSono entrambi gruppi che sanno distinguersi!
EliminaNon li ho mai sentiti nominare, ma, come sai, non sono propriamente il mio genere.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la didascalia della foto, mi risparmierò il commento. Ahahah!
Ahah, ma no, puoi rispondere. Al limite puoi usare il l33t. ^^
EliminaNon avrei detto nulla di offensivo che necessitasse l'uso del l33t.
EliminaNon mi sembrano particolarmente rassicuranti, ecco tutto.
Ma nella foto fanno riderissimo! :D
EliminaIo non sono riuscito ad andare... :-(((
RispondiEliminaADORO i System of a Down, e mi piacciono anche i Deftones... I Lacuna Coil un po' meno, ma Cristina Scabbia merita sempre (almeno, truccata).
Beh, almeno mi sono risparmiato la doccia...
Il Moro
I Lacuna Coil più che altro li ho persi di vista dopo Heaven's a Lie, mi sembra siano diventati un po' meno "gothic" e forse più interessanti. La doccia te la sei risparmiata sì, e anche un principio di raffreddore. Fortunatamente è durata poco, altrimenti addio serata!
EliminaBeato te! I SOAD sono stati il primo gruppo metal che ho ascoltato, avrei tanto voluto esserci anch'io :(
RispondiEliminaDai, non fare così. Sarà per la prossima volta. :)
EliminaMai visti dal vivo né loro né Serj solista. Dovrò proprio rimediare prima o poi...
RispondiEliminaSai una cosa? Il vero mattatore col pubblico è stato Malakian, non me lo aspettavo!
EliminaSono un gran gruppo davvero! Sono felice di sapere che il concerto è stato all'altezza! ;-)
RispondiEliminaDecisamente. Io sono sempre scettico su gruppi "nuovi" (vicini agli anni 2000) ma sono stati all'altezza. L'unica è la durata, forse, ma nella formula mini-festival è andata più che bene.
EliminaDev'essere stato fantastico *___*
RispondiEliminaIo adoro i SOAD (sono il primo gruppo metal che abbia mai ascoltato, come Paola), la prossima volta che verranno in Italia mi organizzerò per riuscire a vederli dal vivo!
Nel caso, ricordati l'ombrello.
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