Come ogni anno, più puntuali di Babbo Natale, i folletti di
Goodreads mi aiutano a tracciare un bilancio di quanto sia stato bravo nel rispettare i buoni propositi del me passato. Niente scuse. Sono stato io a fissare l'obiettivo e sarò io a bere l'amaro calice della sconfitta. Perché risulta che quest'anno ho letto
solamente 21 libri, a fronte di un impegno a leggerne almeno
40. Questo dato mi ha un po' stupito, perché con la ripresa del pendolarismo ferroviario e il conseguente recupero di un bel po' di tempo per macinare pagine mi sarei aspettato un risultato migliore, se non in linea con i miei propositi.
Poi però ho riflettuto e individuato almeno tre difetti nel mio ragionamento:
- in treno spesso lavoro o scrivo;
- quest'anno ho letto meno fumetti;
- Netflix.
Il secondo punto in realtà è il più interessante, perché mi permette di mitigare la mia delusione un po' istintiva. Ho letto 20 libri, vero, ma rispetto all'anno precedente sono perlopiù di narrativa o saggistica (poca). E questo è un bene, ma non per il motivo che pensate. Se una graphic novel la finisco in un'oretta o due, un romanzo mi richiede molto più tempo… e un saggio non parliamone, perché salvo eccezioni sono un lettore piuttosto lento. Questo significa non tanto che mi sono limitato a letture più nobili, quanto che ho letto più pagine (la lunghezza media si attesta sulle 360 pagine) e più a lungo. E ho letto più romanzi, appunto, pur non disdegnando la narrativa breve - c'è un omnibus di Conan, per esempio, ma essendo più o meno a metà inciderà nelle statistiche del 2018.
Cosa c'è di bello nell'infografica che mi offre Goodreads?
Sul fronte
romanzi, ho finalmente completato la saga di Geralt di Rivia (fanno moltissime pagine) del buon Sapkowski e ho letto l'ottimo
Dimenticami Trovami Sognami di Andrea Viscusi,
di cui ha parlato anche Romina e di cui spero di programmare a breve una specie di recensione. E stavo quasi per dimenticarmi dell'ottimo
La Collina dei Conigli, consigliatomi da mia moglie, di cui ho scritto una
recensione. Scorrendo la lista, ho trovato solo due titoli che non mi hanno soddisfatto, per cui nel complesso mi sembra un'ottima annata.
Free è il
saggio che ho letteralmente divorato, perché copre molti aspetti della digitalizzazione della cultura e della cosiddetta pirateria informatica e lo fa in maniera maledettamente avvincente. Anche in questo caso ho un post a metà, ma dato che sono temi che si prestano a divagazioni è altrettanto probabile che alla fine non pubblichi nulla.
L'
unico fumetto è il secondo volume della serie
Orbital edita da ReNoir, ma non mi ha lasciato granché. Spero nel terzo, perché l'inizio era buono. Ma tornando ai numeri, mi ha colpito scoprire che di fumetti ne ho letti pochi (e forse mi sono dimenticato di censire un'uscita di
Saga) anche perché, pur limitando gli acquisti, qualche riserva ce l'ho ancora. Forse perché si tratta di una lettura che si presta poco al viaggio in treno e non sempre è facilmente trasportabile.
Quanto ai formati, ho letto principalmente cartaceo, ma per un motivo molto semplice: intaccare le scorte. Per il secondo anno consecutivo,
ho letto più libri di quanti ne ho acquistati*, anche contando il numero di pagine. E questo è bene, perché ci sono dei buoni libri nella mia libreria e credo che meritino di essere letti tutti (o quasi**).
Cos'altro aggiungere?
Che quest'anno ha visto la conclusione del progetto
3Narratori? Lo vogliamo davvero ripetere? Per la presentazione rimando al
post di lancio, ma per i più pigri incollo qui sotto il link per il download.
E con questo ho finito la mia carrellata sull'Argonauta lettore nel 2017. Per quest'anno ho
ridotto l'obiettivo da 40 a 30, perché nonostante 20 mi renda un lettore forte anche oltre le Alpi ci sono davvero cose molto interessanti in cielo e in terra, e anche nella mia coda di lettura, per battere la fiacca.
Sarei poi curioso di sapere come è andata a voi.
Buona continuazione!
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Ho deciso di escludere un'offerta killer in occasione del Black Friday, altrimenti questo discorso sballa.
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L'unico titolo che giudico proprio una boiata, tra i due che non mi sono piaciuti, era un acquisto di due o tre anni fa al Salone del Libro, complice un infido 3x2...