martedì 27 maggio 2014

Scott Lynch - Gli inganni di Locke Lamora

Uno dei videogiochi che più mi ha entusiasmato è Baldur's Gate. Per chi non lo conoscesse, è il miglior gioco di ruolo per computer basato sulle regole di Dungeons & Dragons, nonché il secondo per quanto riguarda la trama. Nel secondo capitolo - BG2: Shadows of Amn - c'è una particolare quest, se il vostro personaggio ha una classe ladresca, che vi scaraventa nel mezzo di una guerra tra due gilde di ladri, di cui, se vittoriosi, sarete poi a capo. La quest deve essermi piaciuta davvero tanto, perché è a essa che mi è subito venuto da pensare, mentre leggevo il primo libro della serie dei Bastardi Galantuomini di Scott Lynch - a proposito, ricordate la petizione?

Chi è dunque Locke Lamora?
Locke Lamora è un truffatore nato. È basso, deboluccio e poco abile con la spada, ma è anche dotato di un'astuzia senza pari, fra i ladri di Camorr. Fin da piccolo ha imparato a sfruttare il suo dono, tanto che il Forgialadri prende in seria considerazione la sua soppressione prima che causi troppo scompiglio. Perché a Camorr è istituita una tregua segreta, che pone tutte le bande di ladri sotto la guida del severo Capa Barsavi a patto che nessuna di loro tocchi la nobiltà. Solo i Bastardi Galantuomini, capeggiati dal giovane Lamora, infrangono regolarmente la tregua, portando a segno colpi memorabili all'insaputa di tutti e protetti dall'imbarazzo delle vittime. Fino a quando compare in città il Re Grigio, misteriosa figura il cui passatempo è ammazzare i capibanda fedeli a Barsavi, e in ultimo minacciare la sua stessa famiglia. È in mezzo a questo tumulto che Locke e i suoi ordiscono il loro piano più ardito...

Gli inganni di Locke Lamora è il fantasy più divertente e brioso che mi sia capitato fra le mani negli ultimi anni. Pur essendo un volume corposo (quasi 600 pagine), è una di quelle storie che ti strappano dalla tua isoletta emotiva e non ti lasciano andare fino alla fine. Per quanto mi riguarda, Lynch ha surclassato Abercrombie e forse anche Martin, da quando ha perso di vista il finale delle sue Cronache; se la gioca invece con Sapkowski, che però deve ancora convincermi di saper scrivere un romanzo propriamente detto. Questo rapido confronto dovrebbe farvi capire che la lettura di questo libro mi ha lasciato entusiasta e mi sento di consigliarlo con possanza, come direbbe chi lo ha suggerito al sottoscritto. Non vorrei però ingannarvi con quel "brioso"; Gli inganni... è un romanzo spietato, che non risparmia batoste emotive (a cui il lettore di fantasy contemporaneo dovrebbe essere abituato).

Locke è un personaggio formidabile, simpatico fin dalla prima pagina. La sua storia viene raccontata su due livelli: da una parte la sua formazione, l'incontro con i Bastardi e la sua affermazione come astro nascente della truffa cittadina; dall'altra la vicenda presente, riassunta sopra. Locke non varrebbe molto se non fosse per i comprimari: Jean Tannen, i gemelli Sanza e il piccolo Cimice. I personaggi di questo romanzo sono vitali, energici e perfettamente calati nei quartieri di Camorr. Difficile non affezionarvi a ciascuno di loro, a ridere delle loro beffe, a pensare anche voi all'educazione morale di Cimice... Camorr è l'altra protagonista. Una città stratificata, sfaccettata, popolata da cittadini vivaci e industriosi, sia quelli onesti che quelli meno onesti. Camorr è ispirata alla Venezia rinascimentale, realtà che Lynch riproduce non senza introdurre alcune modifiche all'insegna del meraviglioso - ma si poteva anche vivere senza*.

Se vi capita fra le mani, leggetelo.
Il problema è, appunto, trovarvelo fra le mani. Dopo essere stato pubblicato dalla Nord con la raccomandazione dello zio Martin in copertina, infatti, e dopo che Lynch è stato dalla stessa presentato come "destinato a entrare nell'empireo dei creatori di mondi fantastici", questo libro è praticamente sparito dagli scaffali. Si trova ancora, ma lo stesso non si può dire del seguito. La Nord ha deciso di interrompere la pubblicazione della serie, causando un certo sconforto nei fan vecchi e nuovi. È un vero peccato, perché Lynch sembra davvero una delle voci più fresche e interessanti del fantasy contemporaneo - almeno tra quelli di stampo "classico". Per cui, se vi ho convinto e anche se non desiderate leggere questo tipo di storia, donate una firma alla petizione che ho citato sopra.
Se invece vi ho convinto e volete leggerlo, segnalo che si trova a prezzo più che abbordabile su Amazon, mentre in inglese potete reperire facilmente (ve li tirano dietro) tutti i quattro volumi del ciclo finora pubblicati: i due seguiti e una raccolta di due novelle ambientate precedentemente. Attenzione: quattro sono, ma il primo libro è squisitamente autoconclusivo. E ne sarete sazi.

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*
Ho trovato la faccenda del vetroantico un po' stanca, per quanto suggestiva e una delle due sole aggiunte magiche al romanzo. Lo potete ammirare nella seconda copertina.

6 commenti:

  1. La Nord, ma non solo lei, fa spesso questo giochino di pubblicare un libro facente parte di una serie e poi rinunciare ai seguiti. Per quanto mi riguarda è una forte mancanza di rispetto nei confronti dei lettori.

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    1. Quello che fa strano, in questo caso, è che non si tratta di un autore di nicchia, perché nel mondo sta avendo parecchio successo, tanto che la WB ne ha opzionato i diritti per un film. Poi, ti dirò, se la Nord si fosse fermata qui sarebbe stato meno grave, poiché il primo libro è autoconclusivo; il secondo, invece, mi dicono che si concluda con un cliffhanger... :O

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    2. Il secondo mi è piaciuto perfino più del primo. Ci sono i pirati ç_ç
      Ma il cliffhanger è spaventoso. Il cliffhanger dei cliffhanger. La botola di Lost non è nulla al confronto.
      Ma mi pare tu legga anche in inglese, quindi puoi anche scatafottertene e leggerti il seguito xD

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  2. Acquistato su Amazon e recensione firmata.
    Stavo giusto cercando un libro da regalare.
    Spero sia al 100% autoconclusivo o mi uccide.

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    1. Lo è, lo è. Almeno questo libro, sul successivo non assicuro nulla. Credo ti potrebbe piacere... ed è abbastanza assolato!

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