venerdì 6 aprile 2012

Libri digitali

Oggi si parla molto di ebook, ereader e tablet. Anche gli italiani, noti alle cronache per non essere dei grandi lettori, cominciano a mostrare timido interesse per i libri digitali. Compaiono i primi negozi online dedicati agli ebook, si parla di DRM, prezzi, si scambiano consigli sui dispositivi che ne consentono la lettura. L'impressione che qualcosa stesse cambiando l'ebbi quando vidi per la prima volta un ereader in vendita in una nota libreria.
Qualche mese dopo lo acquistai e da allora, superata la diffidenza, divido le mie letture fra ebook e libri in formato cartaceo.

Qual è la differenza tra un ebook e un papiro?

Lo scopo di questo articolo è affrontare l'argomento dal punto di vista di chi non ha dimestichezza con l'oggetto in questione, e si trova in difficoltà sull'argomento. Proverò dunque a definire nel modo più chiaro possibile alcuni termini che prima o poi entrerebbero in una ipotetica discussione.
Due ulteriori premesse:
  1. quanto segue è adatto a titoli commerciali di carattere narrativo, anche se può essere in molti casi esteso ad altri tipi di ebook, per semplificare la trattazione già piuttosto lunghetta;
  2. non discuterò invece del prezzo di un ebook, né di aspetti più spinosi che meriterebbero un capitolo a parte.

Ebook come libro digitale

Innanzitutto, occorre metterci d'accordo sulla natura dell'oggetto in questione. Un ebook è, letteralmente, un "libro elettronico", così come email significa "posta elettronica". Io preferisco parlare di libri digitali, ma si tratta essenzialmente della medesima cosa.
L'altra premessa è che un ebook è un libro con tutti i crismi e contiene al suo interno il testo originale, eventuali immagini (copertina, mappe) e informazioni sulla pubblicazione, edizione, ISBN. Dal punto di vista del lettore, quindi, non dovrebbe esserci differenza se non nel modo in cui si legge.


Copie e durata

Un ebook non sarà mai un oggetto unico, perché può essere copiato un numero illimitato di volte. Analogamente a quanto accaduto con l'introduzione della stampa, cambia la scala di potenziale diffusione di un titolo. Io posso pubblicare un romanzo oggi e, in linea di principio, questo resterà in vendita per tutta la durata dei miei diritti d'autore, senza mai risultare non disponibile o fuori commercio. Naturalmente c'è sempre la possibilità mia di ritirarlo dal mercato, per rivederlo in vista di una nuova edizione o semplicemente perché scade il contratto con l'editore.

Le copie, inoltre, non deperiscono al passare del tempo ma restano fedeli all'originale (a meno di errori nella copia). E sono fruibili alle stesse condizioni di quando sono state scaricate. Se il mio romanzo, per esempio, venisse distribuito gratuitamente su questo blog con licenza CC-attribuzione, qualora decidessi di metterlo in vendita nulla vieta che possa sussistere un giro del tutto legale di copie gratuite di quella prima pubblicazione.


Diffusione e pirateria

Anche la diffusione illegale è facilitata, proprio perché le copie pirata non sono contraffazioni, ma duplicazioni esatte bit per bit dell'originale. D'altra parte, la storia del libro stampato dovrebbe insegnarci che tutto ciò è già accaduto almeno cinque secoli fa! È così che nacque, intorno al 1700, la prima legge sul copyright, in Inghilterra.
Di copyright abbiamo già parlato.
La possibilità di duplicare il prodotto un numero illimitato di volte sembra terrorizzare i principali attori, che hanno ideato sistemi per proteggere il mercato dalla pirateria.


Licenze e sistemi di protezione

Un libro, diversamente da un gelato, viene venduto con una licenza. Lo puoi leggere, naturalmente, lo puoi fotocopiare (pagando) fino a un tot di pagine, ne puoi pubblicare o diffondere estratti a scopo di critica, didattico, e casi analoghi. Puoi darlo in prestito, rinunciando temporaneamente al tuo diritto di leggerlo.

Ecco, con gli ebook è quasi la stessa cosa. Quasi.
Puoi avere un file con copyright o licenza creative commons. Inoltre, esistono sistemi di protezione. I più diffusi, a seconda del grado di umanità dell'editore sono: watermark, DRM. I grandi editori si sono subito buttati sul DRM, mentre la piccola o media editoria, per quanto ho visto, sembra prediligere il watermark. In generale, i grandi negozi online suggeriscono e adottano il DRM.


Watermark e DRM

Il watermark, anche chiamato social DRM, consiste in un segno di qualche tipo che personalizza la tua copia, per esempio il tuo nome o la tua email trascritti nella prima o nell'ultima pagina. È l'analogo contemporaneo dell'ex libris, e di norma non è invasivo e non dà alcun fastidio. Si tratta di un modo di collegare il libro al cliente, scoraggiando la condivisione con la comunità P2P.

Il DRM (digital right management), invece, vincola l'acquirente a gestire l'ebook mediante programmi specifici, a leggerlo su un solo dispositivo per volta e così via. Si tratta di una limitazione delle tue libertà, che rendono impossibile ciò che è vietato per legge (e non solo). Il DRM, tuttavia, causa spesso seri problemi di compatibilità, sia a livello software, sia relativi al dispositivo di lettura di cui siete in possesso.
Ma su questo, e altri modi di accanirsi(*) contro gli acquirenti onesti, occorrerebbe un nuovo capitolo.


Libri o software?

Forse la questione delle licenze e dei sistemi di protezione ha suggerito un collegamento con il mercato del software. Ci sono delle somiglianze tra ebook e programmi. Per esempio, la possibilità di effettuare copie ad libitum. Per esempio, il fatto che in Italia si paga sugli ebook un'IVA del 21%, anziché al 4% come i libri.
C'è, insomma, la percezione che l'ebook non sia proprio un libro, ma qualcosa di diverso.
Molto spesso si fa il parallelo con l'avvento degli mp3 e altri formati digitali, causa principale, per i discografici, della crisi nel settore. Anche assumendo che ciò sia vero, non bisogna dimenticare che la vera rivoluzione si ha con il passaggio dai tradizionali supporti magnetici al digitale, ovvero ai tanto bistrattati compact disc.
Avete udito qualcuno sostenere che un mp3 è un programma, anziché una canzone?


Formati in commercio

Tornando ai libri, gli ebook si trovano sotto numerosi formati. Non esiste il formato "ebook", ma i più diffusi sono: epub, mobi. In linea di principio, si trovano anche ebook in formato pdf, ma va detto che è un formato più adatto alla carta stampata, proprio perché strutturato in pagine di dimensioni definite (per esempio, un A4).
L'epub è un formato sviluppato appositamente per essere fruito su dispositivi specificamente sviluppati per la lettura: gli ereader. Il principale vantaggio è la facilità di lettura indipendentemente dal dispositivo utilizzato (anche un pc), poiché il testo si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo e alla grandezza del carattere scelta dal lettore. È inoltre un formato leggero, ma poco adatto a fumetti o libri contenenti molte illustrazioni.
Il formato mobi è sostanzialmente la stessa cosa, solo che è un formato proprietario sviluppato da Amazon. L'epub, al contrario, è open source.


Dispositivi per la lettura

Parliamo un po' di ereader, questi sconosciuti
Ce ne sono oramai molti in commercio, la maggior parte di dimensioni vicine ai 6'', con schermo a tecnologia e-ink (anche qui ve ne sono diverse). Diversamente dai consueti schermi retroilluminati, l'esperienza e-ink è tale e quale alla carta. La lettura non stanca affatto gli occhi e questo, unitamente alla maneggevolezza e alla facilità d'uso, fa la forza di un ereader.
A seconda delle necessità, si può optare per un prodotto o per un altro. Quasi tutti oramai hanno il wifi, anche solo per scaricare i libri; alcuni hanno schermi touchscreen, possibilità di evidenziare o annotare parti del testo e altre funzionalità avanzate. Recentemente sembra sia migliorato il supporto ai pdf (leggere A4 su uno schermo a 5-6'' non è il massimo!) e sembra che dall'oriente arriverà un ereader a colori. Se però vi interessa principalmente la narrativa, o la saggistica, i prodotti attualmente in commercio sono eccellenti.

Quanto ai tablet, non sono adatti. Sono d'accordo che sia possibile ridurre la luminosità o scegliere colori che affaticano poco la vista, ma non sono adatti alla lettura. Un tablet è uno strumento molto più completo rispetto a un ereader, e pertanto con esso si possono fare più cose.
Per esempio, un tablet è più utile nello studio, dal momento che si può passare con facilità dalla lettura di un articolo o di un libro, con possibilità di annotare e prendere appunti, alla ricerca di informazioni su siti web. Si tratta, insomma, di uno strumento versatile ma forse per questo meno adatto a un compito specifico come la lettura.


Programmi per la lettura

Ora, questo è un po' più difficile. Se avete un Kindle, e quindi acquistate esclusivamente da Amazon, avete a disposizione Kindle for PC. Se acquistate da altre parti, e avete un altro dispositivo, probabilmente avete già avuto modo di utilizzare Adobe Digital Editions. Entrambi i programmi presentano una libreria, che consente di organizzare i titoli e trasferirli sul dispositivo, e la possibilità di leggere direttamente sul pc. Sono entrambi programmi Windows, ma c'è modo di utilizzarli anche su sistemi Linux usando wine.
Se invece avete un prodotto Apple, non so proprio cosa dire. In molte cose la Mela è un mondo a parte, piuttosto chiuso, quindi probabilmente non solo c'è un software dedicato, ma anche un sistema di protezione DRM differente.

C'è poi Calibre,  un programma gratuito e open source per gestire la propria libreria, sincronizzare i dispositivi, ma anche scaricare notizie dal web, anche in italiano. Calibre è compatibile con la maggior parte dei lettori in commercio e ha un unico svantaggio: non supporta i DRM. Per cui è possibile utilizzarlo per catalogare e trasferire libri protetti da DRM, ma non leggerli su pc.
Del resto, Calibre ha una politica molto chiara.
Infine è un software multipiattaforma e, pertanto, gira su qualsiasi sistema operativo, anche se con alterne vicende: windows, linux, mac os.


Dove comprare

Di librerie ce ne sono tante. Le principali catene hanno aperto sezioni relative agli ebook, e così stanno anche facendo molti editori. Esistono anche dei negozi che vendono esclusivamente ebook, come bookrepublic oppure ultimabooks, che offrono le migliori garanzie in quanto a sapere che cosa si sta acquistando (per esempio se ci sono DRM). Su ultimabooks esiste addirittura un meccanismo di noleggio ebook, ma non avendolo sperimentato non so dire se funzioni o meno.
Alla fine è una questione di trasparenza.
I libri in inglese è meglio acquistarli su negozi inglesi o americani, sono molto più sviluppati dei nostri.

Per quanto riguarda i libri di dominio pubblico, segnalo l'ottimo progetto gutenberg. Da quando ho scoperto che potevo leggere gratuitamente i grandi autori del passato nell'edizione originale, il mio mondo è cambiato raticalmente.
Ho conosciuto Lord Dunsany, giusto per citare qualcuno,


Un aneddoto

Dal momento che non sono riuscito a parlare del prezzo degli ebook, porrò a voi una domanda. Secondo voi, qual è il prezzo più elevato che si trova in rete su, diciamo, un romanzo?
Io ne ho trovato uno a più di 900 €, riuscite a fare di meglio?

(*)
Per dirne una, io non posso acquistare libri su Amazon senza compiere un atto che in alcuni paesi è illegale. In realtà c'è dibattito sia sull'utilità dei DRM, sia sulla possibilità di impedire la lettura di ebook acquistati regolarmente (con ricevuta) su altri dispositivi.
Ah, non posso neanche godermi le mie bellissime copertine su Calibre, per colpa dei DRM.

10 commenti:

  1. Il mondo dell'editoria digitale è un vero caos...
    Da ogni parte si legge di opinioni discordanti, opposte l'una dall'altra e completamente di parte.
    Io sono dell'idea che questo, come accennato da te riguardo la musica, non potrà danneggiare la letteratura, bensì farle compiere un passo che mi sembra del tutto naturale.
    Se poi qualcuno volesse leggere un buon libro cartaceo, beh anche qui credo che le profezie di sventura millantate da molti siano del tutto infondate.
    Gli ebook non faranno morire i libri, così come l'mp3 non ha ucciso la musica.

    In merito ai drm, credo che siano una vera stupidaggine, considerato anche che in commercio esistono tanti sistemi per sproteggere un ebook senza varcare quella soglia di legalità. Non tutti sanno che togliere un drm per poter usufruire del prodotto acquistato, non è illegale. Il reato sta nel distribuire una copia dello stesso piratata, copiandolo e magari lasciandolo disponibile al download.

    Complimenti, bel post molto esaustivo. Però, accipicchia, un ebook a 900 €? Non ci posso credere...

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    1. Anche io sono convinto oppositore delle varie teorie apocalittiche che riguardano i libri cartacei. Frutto del caos, dici bene. Caos nell'editoria significa caos nel marketing, che si riflette direttamente sui poveri clienti, nel momento in cui si [i]comincia[/i] a parlare di ebook.
      E sì, per l'esattezza 967,03 €! Ma credo sia un errore (su Amazon costa meno di 3 euro) e l'ho segnalato.

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    2. All'inizio il libro manoscritto ha convissuto con quello a stampa.
      Gradualmente il libro a stampa ha sostituito quello manoscritto.
      Ma c'è voluto un lungo periodo di assestamento.
      Probabilmente succederà anche con i libri digitali e quelli cartacei.
      I manoscritti che hanno resistito all'opera devastatrice del tempo, vengono ancora oggi conservati, letti e studiati.
      Chissà, magari tra qualche secolo anche i nostri libri verranno riscoperti, restaurati e conservati come oggi facciamo per quegli antichi tomi...

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  2. Non sono un'esperta di e-book, ma questo articolo è stato davvero interessante e completo! Io continuo a preferire il cartaceo, ma anche l'e-book ha i suoi vantaggi!

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    1. L'articolo è proprio indirizzato ai non esperti, mi fa piacere sia chiaro. Chi legge abitualmente ebook, come me, ha avuto modo di imparare queste cose, magari commettendo degli sbagli.

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  3. Complimenti, hai scritto un post molto chiaro e comprensibile anche a un neofita.
    Sulla mancanza di informazioni sui software di lettura per ambiente Mac posso rimediare io.
    Quello sviluppato da Apple, iBooks, si interfaccia al computer tramite iTunes. È stato appositamente studiato per l'interscambio (o sincronizzazione) con la versione iPad di iBooks, in modo che le due librerie, quella su iPad e quella sul computer, coincidano in tutto, anche nelle annotazioni e nei segnalibri.
    iBooks non supporta i DRM, quindi sullo store di Apple si trovano esclusivamente libri senza DRM.
    Per lo studio è il massimo, perché si può sottolineare il testo con diversi colori come si farebbe con un evidenziatore e permette di prendere note direttamente all'interno del libro, come fossero note a margine su un libro cartaceo.
    Per i libri targati Amazon, è disponibile Kindle per Mac e Kindle per iPad. Ottimo prodotto, se si acquistano libri su Amazon ma non si possiede un Kindle.
    Per leggere ebook con i DRM, l'unico software disponibile è Adobe Digital Editions (versione Mac). Funziona come quello per PC.
    Tra gli open source il prodotto migliore è Calibre (niente DRM).
    Ce n'è anche un altro che si chiama Stanza. Quando l'ho provato io era una versione beta molto instabile, quindi l'ho usato poco e poi a un certo punto l'ho cacciato nel cestino perché andava continuamente in crash.
    Io però non leggo su schermo, quindi questi programmi mi servono solo per trasferire i libri sull'iPad o sull'ereader e viceversa.
    La lettura vera e propria la faccio su un ereader. Io ho Leggo di IBS, che visualizza anche i libri con DRM.
    Per leggere libri con DRM su iPad invece serve un'app che si chiama Bluefire Reader (Adobe non ha creato una sua app ufficiale per iPad).
    Però l'iPad lo uso di più per lo studio. Per leggere preferisco l'ereader.

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    1. Apple a quanto ne so aveva introdotto i DRM su iTunes, poi li ha tolti, probabilmente capendo che erano un inutile limitazione delle libertà dell'utente.
      Grazie per la carrellata sul mondo Mela!

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    2. Figurati! Mi fa piacere rendermi utile!
      Il sistema dei DRM infatti è limitativo. È come avere un libro a scadenza. Questo non succede con i libri cartacei. Sono tuoi...finché non si disintegrano, ma ci vogliono decenni.
      Per gli antichi tomi in pergamena, anche secoli...e nonostante tutto se ne sono conservati frammenti o interi manoscritti.
      È vero che il libro digitale è immensamente più facile da copiare, ma, come scrivi anche tu nel post, il problema si era già posto con l'invenzione della stampa.
      Inoltre sono convinta che l'unico rimedio contro la pirateria sia proporre ai consumer prodotti venduti legalmente tramite uno store online che offre un buon rapporto qualità/prezzo.

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    3. Concordo. A volte acquistare online è esasperante!

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    4. Per fortuna tra i grandi network che vendono media online (ebook, musica, video, videogiochi ecc.) per il momento c'è una sana concorrenza con la quale i prezzi si mantengono a livelli accettabili (la mia esperienza si riferisce soprattutto allo store di Apple/iTunes, Amazon, PlayStationNetwork e IBS, che sono quelli che frequento più spesso; IBS a volte però un ebook te lo fa pagare quanto un libro cartaceo, ma probabilmente non dipende da IBS ma dalla casa editrice che lo distribuisce, perché sono sempre libri nuovi di grosse case editrici, con i DRM).

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