mercoledì 10 dicembre 2014

Jacek Dukaj - La Cattedrale

Esiste sempre un margine di errore, nel bene o nel male, quando si acquista un libro senza sapere davvero di che si tratta. La Cattedrale non è un romanzo, né una raccolta originale di racconti. Si tratta di una selezione di tre racconti lunghi dell'autore polacco Jacek Dukaj, a opera dell'editrice Voland. Si inserisce infatti nell'obiettivo della suddetta di tradurre e far conoscere in Italia la letteratura in lingua slava, anche contemporanea e fortunatamente anche "di genere". Dukaj scrive infatti fantascienza, con un taglio diverso dai soliti temi e stilemi propri degli autori anglosassoni.

Immagine tratta dal cortometraggio Katedra di Tomasz Bagiński

La Cattedrale è tratto dalla prima raccolta dello scrittore, edita nel 2000, da cui è stato tratto un cortometraggio animato. Il protagonista è un prete, incaricato dalla Santa Sede di esaminare alcune prove nell'ambito di un processo di beatificazione. Viene così spedito fra gli Ismiraidi, un gruppo di planetoidi in transito in un vicino sistema solare raggiunto dall'umanità. Fra i misteri degli Ismiraidi, il più grande è una costruzione in cristalvivo, solo parzialmente frutto di programmazione consapevole, che negli anni si è sviluppata fino a costituire una cattedrale. Man mano che gli Ismiraidi si avvicinano al punto di non ritorno, il prete lavora alla soluzione dei suoi interrogativi, sotto il fascino del gioco di luci e ombre dell'imponente edificio.

In partibus infidelium è una storia in tre quadri - tre scene, slegate temporalmente ma unite da un filo tematico: il futuro della Chiesa. Diversamente dal precedente, il religioso non è più confinato nella noosfera dei personaggi; si concretizza in tre momenti di svolta per il cattolicesimo. Il primo quadro ha per protagonista un prete missionario, recatosi su un pianeta inospitale per evangelizzare la popolazione locale, a cui è stata riconosciuta un'anima. Di enciclica in enciclica, e di pari passo con lo sviluppo tecnologico dell'umanità, la comunità cattolica si amplia fino a vedere ordinati i primi cardinali di origine extra-terrestre. Nel secondo quadro l'umanità si scopre così una minoranza etnica all'interno della Chiesa. Sul terzo, taccio per non rivelare troppo. La storia si chiude in una maniera straordinariamente circolare, con un nunzio apostolico messo di fronte a una pesante realtà storica.

La Scuola è invece molto diverso nello stile e nel contenuto. Non viene toccata la religione. La storia è quella di un bambino sottratto al degrado delle favelas e affidato a un istituto molto particolare, che lo cambierà nel fisico e nella mente. È il racconto più forte del trio, che ritorna, come il primo, sul tema dell'estraneità, riversandola però su un unico individuo, per giunta di tenera età (ma non così tenero). Ritorna anche l'aspetto onirico, che so essere molto diffuso nel fantastico slavo: qui il sogno è mediatore di ciò che per l'uomo è fisiologicamente incomunicabile. Lo stile è frammentato e scomposto, alternando flashback e presente, tempi verbali, terza e seconda persona, tanto che per le prime pagine ho fatto difficoltà a seguire la storia.

Cosa mi ha lasciato, dunque, questo libro? Le storie sono senza dubbio valide e ben raccontate, tanto da incuriosirmi su questo autore che, ripeto, è interessante perché esponente di una letteratura europea poco nota. Consigliatissimo se vi piace il Lem di Solaris, l'altro scrittore polacco che conosco. Il volume però potrebbe essere presentato meglio, magari inserendo un breve profilo biografico o qualche riferimento esterno. Ho notato, inoltre, che le uniche note esplicative sono relative a due acronimi scientifici ormai ampiamente diffusi (IA e UA), che non mi aspetterei in un'antologia di fantascienza hard con parecchi neologismi ed espressioni gergali. Forse questo libro è stato preparato per un pubblico non di nicchia, fattore sicuramente positivo, ma la sensazione di incompletezza resta.
Spero che ne seguano altri.

16 commenti:

  1. Si potrebbe interessarmi.
    Ne riparliamo quando torno online al 100% che purtroppo ho di nuovo problemi al PC.

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    1. Ne riparliamo, allora. Hai pensato di affidarti a un esorcista, per quel PC?

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    2. Nessun esorcista...poi ti spiegherò.;)
      Interessante davvero il libro.
      Fammi sapere dove posso trovare un link per l' acquisto.

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    3. Non ricordo se sei munito di eReader, in ogni caso lo puoi trovare direttamente sul sito dell'editore, o in un qualsiasi negozio. Non credo sia difficile da reperire in una libreria sul territorio, però va ordinato.

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  2. I due racconti che parlano di religione potrebbero interessarmi molto. Sollevano tematiche interessanti e complesse.

    Ho una gran voglia di vedere il cortometraggio segnalato! Appena trovo un po' di tempo, dai...

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    1. I primi due potrebbero piacerti. Il cortometraggio non vedo l'ora di vederlo anch'io! Poi mi fai sapere cosa ne pensi? ;)

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  3. Io sono soprattutto affascinato da cinema e letteratura di Ungheria ed ex Cecoslovacchia. Solaris però lo vorrei proprio leggere. Ne ho sempre sentito un gran bene e il film di Tarkovsky (che so però essere abbastanza diverso dal libro) è un vero capolavoro.

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    1. Non ho mai letto Solaris per intero, ma penso proprio che il parallelo regga, soprattutto quando entra in gioco l'alieno.

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  4. Ricordo quando hai preso il libro, ed ecco finalmente la recensione che aspettavo! Grazie!

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    1. Prego! Sì, è il primo libro preso al Salone che leggo.

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  5. Ce l'ho in coda di lettura da mesi, che ne ho sentito parlar bene un po' ovunque. Prima o poi…

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    1. ... sarà il suo turno. Ti capisco, è stato in coda per dei mesi anche nel mio caso.

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  6. Il secondo racconto mi incuriosisce parecchio. Ecco un altro libro che finisce diretto nella mia wish list...

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    1. Il secondo è straordinario, anche se il primo è più noto (e premiato).

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  7. A me la Voland piace parecchio per le scelte editoriali; questo volume mi incuriosisce per le tematiche affrontate, soprattutto per quanto riguarda i primi due racconti.

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    1. Voland ha un catalogo interessante, come molti editori medio-piccoli.

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