domenica 19 gennaio 2014

Due considerazioni sulle detrazioni fiscali

Ricordate il discorso sulle detrazioni fiscali per incentivare la lettura? Il 19% su un totale di 2000 €, nella formula 1000 + 1000 fra libri scolastici e universitari e tutte le altre pubblicazioni. Si era discusso del fatto che non si potranno detrarre ebook e di eventuali altre limitazioni. Per esempio, i libri usati? I libri usati sono indubbiamente cartacei e, come da requisito, hanno un loro ISBN. Un alta questione è cosa bisognerà presentare per ottenere la detrazione. Solitamente viene richiesto lo scontrino parlante, dove ciò che parla è il codice fiscale del cliente, per cui sarebbe interessante capire se il mio primo acquisto, di cui conservo uno scontrino squisitamente muto, non è valido ai fini della detrazione. 
Il fatto è che siamo ormai nel 2014 e sarebbe auspicabile che i dubbi fossero fugati da linee guida chiare - sul sito dell'ALI (Associazione Librai Italiani) non c'è nulla e sul sito dell'AIE (Associazione Italiana Editori) c'è solo una lettera di ringraziamento al premier Letta. I dubbi riguardano anche la validità delle ricevute di acquisto on line. Ora, tutti i negozi on line sono attrezzati per rilasciare fatture, però vanno richieste. Inoltre, a differenza delle farmacie, le librerie on line (e quelle con tessera fedeltà) tracciano e conservano tutti i dati dei miei acquisti.
Chiarimenti che sarebbe opportuno avere ora che a quanto pare siamo in periodo di saldi. Se qualcuno è stato più furbo di me, sarei curioso di capirci qualcosa.

Intanto, ho recuperato un numero che può aiutarci a fare due conti, ovvero la copertura di questa operazione: 50 milioni di euro. Non è una cifra altissima. Credo di aver capito che il mercato librario si aggira intorno al miliardo di euro come ordine di grandezza. Poiché con numeri così alti è difficile barcamenarsi, proviamo a fare un piccolo esercizio.

Per prima cosa fissiamo dei paletti. I 50 M€ valgono per i 3 anni, a partire dal 2014, sia per la quota "libri scolastici e universitari" sia per quella "tutte le altre pubblicazioni". Non si tratta di due finanziamenti separati, così come la cifra è stanziata una tantum.
Alcuni siti hanno già pubblicato il conto: sarebbero circa 13 € a famiglia. Io voglio però provare a fare un ragionamento leggermente diverso.
Consideriamo un "lotto" da 190 €, corrispondente al lettore che in un anno spende 1000 € in libri.

50 M / 190 = 263.157,89

Sono più di 250 k lotti, traducibili in persone che presentano la loro lista di scontrini o fatture nel corso dei 3 anni. Poiché 1000 € è una cifra piuttosto elevata, proviamo ad abbassarla a una soglia più ragionevole, per esempio 200 €. Credo sia una spesa facilmente raggiungibile proprio grazie alle spese scolastiche.

 263.157,89 * 5 = 1.315.789,47

Il numero di persone che possono dichiarare 200 € supera il milione. Ora però dobbiamo fare un'operazione antipatica, ovvero spacchettarle per anno.

1.315.789,47 / 3 = 438.596,49

Questo è il numero totale di dichiaranti che ciascun anno può beneficiare delle detrazioni. È un numero basso. In primo luogo, perché la spesa per il corredo scolastico è più elevata di 200 € a studente, come ricordano ogni anno le associazioni dei consumatori, e quindi il computo si riduce ulteriormente. Vero che ci sono i libri usati, i libri "generazionali" (per esempio i dizionari, che incidono parecchio sulla spesa) e vari interventi di aiuto come borse, assegni e agevolazioni, ma è anche vero che gli studenti sono alcuni milioni e che quindi è probabile si andrà a saturare presto la copertura stanziata.

Sinceramente non so come funzioni, nel caso questa venga sforata. Credo però che potrebbe accadere prima dello scadere dei tre anni, a meno che non si accumulino una serie di dimenticanze, alternative o esclusioni che riducano il numero delle richieste.
Il consiglio è di fare il possibile per goderne nel 2014, chi può.

12 commenti:

  1. Grazie per aver fatto il punto sull’argomento.
    Anch'io sono arrivata alle tue stesse conclusioni e sono perplessa.
    Certo, meglio poco che niente, ma per un lettore forte come me queste agevolazioni fanno davvero poco, e fanno ancora meno se non è chiaro da subito come goderne...

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    1. Elisa, poco più sotto, fa un po' di chiarezza sul perché non sappiamo ancora nulla.
      Vedremo! :)

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  2. Per quanto riguarda l'entrata in vigore della legge, so che hanno 60 giorni di tempo per pubblicarlo sulla gazzetta ufficiale dal momento in cui è stato promulgato il decreto... quindi c'è la possibilità che fino a metà febbraio non si sappia assolutamente nulla.
    Quando ho chiesto in libreria, mi hanno detto che si sarebbero dotati di un lettore di codice fiscale per emettere gli scontrini parlanti. Su cosa fare con gli acquisti precedenti, non mi han detto nulla.
    Il discorso ebook è molto complesso, perché come tu ben sai c'è l'IVA diversa... e forse sarebbe ora che modificassero anche questo, perché alla fine sempre libri sono!
    All'usato ammetto di non aver pensato :/ Sull'online teoricamente dovrebbe essere invece più semplice, nel senso che la fattura è nominale fin da subito, quindi forse più facile da tracciare (queste son supposizioni mie eh).

    Sul fatto che la copertura sia molto bassa sono d'accordo... e temo che si sforerà molto prima dei tre anni previsti :/

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    1. Penso anch'io che per gli acquisti on line sia un finto problema, poiché ottenere una fattura è relativamente semplice. Hai ragione per quanto riguarda gli ebook, il problema è l'IVA. Credo che ne stiano discutendo anche a livello europeo.

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    2. Avevo letto sul giornale, qualche giorno dopo l'annuncio di questa legge sulle detrazioni, che si erano già messi al lavoro per risolvere anche la questione dell'IVA diversa, anche in Italia... però che i nostri tempi siano estremamente lunghi non è un mistero! :P

      (mi son resa conto ora che il mio commento sopra è un po' sgrammaticato... sorry! :/)

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    3. Avevo letto anch'io, vedremo chi arriverà prima!
      E non c'è bisogno che ti scusi, anch'io purtroppo scrivo commenti sgrammaticati. :S

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  3. Per i libri usati me lo sono domandata subito anche io come funzionasse dato che, ormai, compro quasi esclusivamente quelli.
    In effetti il 19% è molto poco, non tanto diverso dalle medicine (anche quelle hanno il 19% di detrazione). Poco, non nullo però. E, dato che si sta parlando anche di togliere o il 15% di sconto dalle librerie online o la spedizione gratis oltre una certa soglia, diciamo che il 19% di detrazione fiscale è meglio di niente.
    Certo, per chi va ancora a scuola è davvero un'agevolazione irrisoria, ricordo ancora quanto costavano i libri di letteratura italiana, 'tacci loro.

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    1. La scolastica è una bella mazzata. Speriamo per i libri usati... e che a fiere/saloni inizino a fatturare un po' più di frequente, dato che sono le mie maggiori uscite! :D

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  4. E poi c'è il discorso dei fumetti. Molte edizione hanno l'ISBN (ovvero le edizioni da fumetteria e da libreria, mentre quelle povere, da edicola, no), valgono anche loro? Il mio fumettarolo deve mettere il lettore del codice fiscale? E come fanno poi a distinguere se ho comprato un po' di fumetti con il codice ISBN e un po' senza? (cosa comunissima. Quando passo ho sempre qualche uscita "ricca" e qualcuna più "povera")
    Mi sembra tutto molto fumoso XD

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    1. Sicuramente se non ha ISBN è fuori. Se non altro, è comunque un'edizione economica. Insomma, vedremo quando ci saranno informazioni un po' più precise!

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  5. Ciao, segnalo un interessante articolo sul tema:

    http://www.diariodipensieripersi.it/litalia-non-si-smentisce-la-fregatura-del-bonus-libri/

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    1. Grazie Laura. Avevo già letto altrove la notizia, ma l'articolo che hai linkato è più completo. Vediamo se è il caso di tornarci. :)

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