mercoledì 21 novembre 2012

I senza-tempo di Alessandro Forlani

Comunque, vi avevo avvisati*.
Non sono uno che compra Urania se non alle bancarelle, dove per 1 euro posso portare a casa dell'ottima fantascienza, a volte anche nell'unica edizione esistente in Italia. Nello specifico, non ho mai seguito il premio Urania, complici anche svariate critiche lette qua e là negli anni passati.
Oggi vi parlo di un premio Urania.
Già, perché ne vale maledettamente la pena.


I Senza-tempo è un romanzo di Alessandro Forlani, vincitore del premio Urania (2011) e del premio Kipple (2012). Pubblicato nella celebre collana Mondadori, lo trovate questo mese nelle migliori edicole - sì, per chi non lo sapesse Urania si trova/ordina in edicola.
E tra poco, forse, anche in ebook (ma vi pigliate anche un DRM).

Chi sono i senza-tempo? Persone che, dedite alla negromanzia, ne ricevono in dono una lunga vita e una fame insaziabile di carne umana, nello specifico bambini. Il loro nome viene dalla capacità acquisita di distendere e rattrappire il tempo a piacimento, con buona grazia di un certo fisico giudeo del novecento. È il risveglio di uno di loro, Monostatos, a dare il via alla vicenda, con una strage in una scuola elementare di provincia nel 2012. Sì, quest'anno. Alla strage sopravvivono tre bambini e un bidello, ma rimarranno profondamente segnati dall'esperienza. C'è anche una fotografa, che da quel reportage costruirà una carriera di successo documentando guerre, stragi e cataclismi vari.
Così, balzando brevemente al 2024 e poi al 2036, seguiamo la crescita di questi personaggi e l'avanzata indisturbata del negromante. Monostatos cerca infatti i suoi simili, non riuscendo a capacitarsi che in un'epoca così debole e facile da controllare non ci siano altri risvegliati.
Ovviamente, la situazione è più complessa.

Senza andare troppo nel dettaglio, questa non è una storia piacevole. Non c'è vendetta a basso costo. La ragione per cui Monostatos non trova i suoi simili è anche più inquietante della sua voracità di giovani vite, oltre che una rappresentazione metaforica di quello che, secondo Forlani, è uno dei mali della società Italiana - anche se alcuni storceranno il naso.
Non ci sono personaggi vincenti. "Ci sono a stento personaggi", direbbe Vonnegut. Ciò è in parte vero, perché i protagonisti sono, in varia misura, dei disadattati. Quella messa meglio, la giornalista, è una disadattata mancata, e solamente perché un reportage fortunato l'ha salvata da una vita di precarietà. L'emarginato dei tre ragazzi, inoltre... beh, è un emarginato! In effetti, non è una novità che a contrastare il male siano proprio coloro sui quali nessuno punterebbe un soldo. Il personaggio
meglio riuscito forse è proprio Monostatos, con il suo aspetto aristocratico (e un po' decrepito) e la parlantina secentesca.
Molto interessante è anche il ritratto dell'Italia futura, fra trovate stravaganti e ironia da mettersi le mani fra i capelli. L'istruzione, il lavoro e altre istituzioni sono ormai a rotoli. Una sorta di "nel peggiore dei casi", con buona dose di graffiante realismo. Molti degli sviluppi immaginati da Forlani non sono che un'esasperazione della situazione attuale.

In conclusione, I Senza-tempo è un libro davvero ben scritto. Presenta un linguaggio mai banale, acuto e spesso forbito. Basti pensare a parole come "cachinni", dal sapore ottocentesco. Forbito ma mai forzato, straordinariamente adatto, anzi, alla narrazione. La prosa di Forlani è scorrevolissima e il romanzo, piuttosto breve, fila via che è un piacere. Le scene d'azione sono ben descritte e la caratterizzazione dei personaggi è lasciata a pochi dettagli ben curati.
Non manca una certa dose di spacconeria. La stregoneria, vi assicuro, è solo la punta dell'iceberg.
Forlani, già insegnante di sceneggiatura, sfrutta la sua arte cinematografica per rendere la narrazione il più possibile vicina a un film, e ci riesce. La successione dei punti di vista, e altri trucchetti a cui accenna nell'intervista in fondo al volume (io lo prendo in parola) funzionano.

Insomma, se non si fosse capito un libro che consiglio ai vari appassionati di fantascienza e non. Probabilmente è uno dei libri migliori letti quest'anno.
Costa solo 4.90 euro. È divertente - ma non gradevole, perché non ha paura di graffiare.
Contiene parecchi "extra". Cinque racconti di Forlani, che spaziano dalla breccia di Porta Pia al suo futuro poco rassicurante, sempre riguardanti i senza-tempo. Due altri racconti, di Marco Migliori (vincitore del premio Stella Doppia) e Dario Tonani, altro autore da tenere d'occhio. Un breve speciale sulla storia di Urania, che celebra il sessantesimo anniversario.
Consigliatissimo.

_____________
*
Ecco, si parlava di programmazione. Questo era un post che sentivo di dover scrivere, se non altro perché si tratta di una novità, non è uno dei "soliti noti" e, per una volta, anche l'Argonauta sa stare sul pezzo.
Il fatto che ne parlino in molti non è un caso.

9 commenti:

  1. Naturalmente concordo con tutto quello che hai scritto. Il libro merita non solo l'acquisto ma anche tutte le recensioni che sta avendo.
    Piuttosto, questa tua potremmo utilizzarla, un poco riadattata per la Combo che stiamo preparando per IL FUTURO E' TORNATO.

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    1. Sapevo che avresti potuto chiedermelo, però a questo punto verrebbe un post chilometrico! Tu sai perché. :P

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  2. Ne ho letto bene finora, magari lo compro anch'io.

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    1. Il romanzo in sé è lungo poco più di 100 pagine (il resto sono gli extra), uno spazietto glielo si può trovare.

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  3. "Persone che, dedite alla negromanzia, ne ricevono in dono una lunga vita e una fame insaziabile di carne umana, nello specifico bambini".
    Dopo questa frase volevo già smettere di leggere il post. Poi invece ho deciso di leggerlo tutto sperando di scoprire buone notizie... direi che la ricerca non ha avuto esito. Sicuramente sarà un bel libro, visto come lo consigli, però la trama è a dir poco inquietante.

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    1. E' un mondo difficile. Probabilmente non ti piacerebbe, perché è piuttosto crudo in alcuni punti.

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  4. Carne umana, nello specifico bambini?
    Già mi sta simpatico!

    Scherzi a parte (ahimè, io e i pargoletti non abbiamo d'accordo, non ho abbastanza pazienza), il libro sembra davvero interessante e ultimamente lo incrocio un po' ovunque... quasi quasi...

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    1. Non è un caso, se lo trovi ovunque.
      Quanto ai bambini, hai presente A modest proposal...?

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