Sono incappato in questo romanzo per colpa di un blog letterario, ma non a causa di una recensione. Si parlava (male) dell'editoria a pagamento*, ovvero l'editoria che chiede all'autore un contributo economico per la pubblicazione.
Ebbene, questo libro è edito dalla Zero91, attiva nella campagna contro questi piccoli squali dell'editoria, sempre affamati delle ambizioni altrui. "Il mistero dei libri perduti" parla anche di questo, in un certo senso. Anzi, è un libro che parla di libri, della loro importanza, di un'aspirante scrittrice e delle sue avventure a Büchenland, un reame fatato dove la lettura è una capacità oramai lontana e dimenticata.
L'autrice, Miriam Mastrovito, è laureata in filosofia ed è da sempre appassionata di mondi fantastici, tanto che ha aperto un negozio dedicato al fantasy. Ha aperto un blog, in cui parla di sé, dei suoi libri e delle sue letture.
Il mistero dei libri perduti
Tea Reali è una ragazza che sogna di pubblicare un libro. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, riesce a destare l'interesse dell'editore Wizard, che la riceve in un edificio che assomiglia all'antro di uno stregone, angusto, decrepito e pieno di fumo. Presto Tea non vede l'ora di abbandonare il colloquio. Quando l'editore si allontana, coglie l'occasione, arraffa il manoscritto e scappa. Giù per le scale, tuttavia, qualcosa la urta e lei si trova senza niente in mano.
mercoledì 27 giugno 2012
venerdì 22 giugno 2012
15 Aprile 1993
L'antica stirpe persiana che incontra la razza europea.
Pelo di colore nero e bianco, soffice e folto.
Suggestioni fulve accoglievano la bella stagione.
Due occhioni critici verso il mondo, l'insoddisfazione nei confronti dei servitori...
Ma non mi è mai riuscito a catturarne l'anima con la camera oscura.
È stata una inseparabile compagna di studio.
Cercava l'indipendenza e la compagnia umana. Le piaceva essere al centro dell'attenzione e le riusciva benissimo, con i suoi miagolii acuti e la sua capacità di intrufolarsi nel campo visivo altrui.
Davvero, avreste dovuto sentirla, come miagolava!
Pelo di colore nero e bianco, soffice e folto.
Suggestioni fulve accoglievano la bella stagione.
Due occhioni critici verso il mondo, l'insoddisfazione nei confronti dei servitori...
Ma non mi è mai riuscito a catturarne l'anima con la camera oscura.
Cercava l'indipendenza e la compagnia umana. Le piaceva essere al centro dell'attenzione e le riusciva benissimo, con i suoi miagolii acuti e la sua capacità di intrufolarsi nel campo visivo altrui.
Davvero, avreste dovuto sentirla, come miagolava!
mercoledì 20 giugno 2012
The Lord Weird Slough Feg
No, proprio non ho tempo (voglia) di finire quella recensione che avevo in programma da tempo immemore. L'ipotesi tra parentesi è più probabile, dato che non riesco a mettere in fila due parole di descrizione sulla scena iniziale. Potrei cominciare dalla seconda scena, certo, oppure rimandare.
Nel frattempo, dato che si parlava di evoluzione, vi suggerisco, per la prima volta, una canzone direttamente su questi schermi.
Beh, due canzoni dello stesso gruppo: The Lord Weird Slough Feg o, più recentemente, semplicemente Slough Feg.
Nel frattempo, dato che si parlava di evoluzione, vi suggerisco, per la prima volta, una canzone direttamente su questi schermi.
Beh, due canzoni dello stesso gruppo: The Lord Weird Slough Feg o, più recentemente, semplicemente Slough Feg.
Gli Slough Feg sono un gruppo heavy metal statunitense con un'etichetta italiana. Li ho conosciuti grazie a... una recensione! No, alla copertina di un album*.
Seriamente!
venerdì 15 giugno 2012
Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
Sono stato vittima di un'operazione di marketing ben riuscita.
Qualche mese fa (potrei azzardare, senza troppa sicurezza, la scorsa estate) mi trovavo in libreria e ho scovato tra le offerte un volumetto che recava sul retro, al posto delle solite frasi inutili, la seguente affermazione:
Il titolo in inglese è quello qui sopra. In realtà a quanto mi consta il libro ha avuto titoli diversi nelle prime edizioni inglesi, che sconsiglio di andare a cercare per evitare una grossa anticipazione sul finale. L'autore, Roy Lewis, è a me del tutto sconosciuto. Ha scritto narrativa e saggistica. Gestiva, quando era ancora in vita, un'attività di piccola editoria.
Il libro qui proposto è probabilmente il suo titolo più noto al pubblico.
Qualche mese fa (potrei azzardare, senza troppa sicurezza, la scorsa estate) mi trovavo in libreria e ho scovato tra le offerte un volumetto che recava sul retro, al posto delle solite frasi inutili, la seguente affermazione:
«Il libro che avete fra le mani è uno dei più divertenti degli ultimi cinquecentomila anni.»
Firmata da un tal Terry Pratchett, nome di un certo peso.
Ovviamente l'ho comprato, così come ha fatto chi mi accompagnava. Del resto, certe follie riescono meglio quando sono estemporanee e si diffondono come un contagio! Ma non era destino che lo leggessi subito. Infatti, c'è voluta un'era geologica prima che decidessi a leggerlo.
Il risultato è la recensione che segue. Anticipo solo che questo libro mantiene le promesse e va ben oltre, tanto che credo di poterlo definire, senza mezzi termini, un capolavoro.
Il risultato è la recensione che segue. Anticipo solo che questo libro mantiene le promesse e va ben oltre, tanto che credo di poterlo definire, senza mezzi termini, un capolavoro.
"The Evolution Man" - Roy Lewis
Il titolo in inglese è quello qui sopra. In realtà a quanto mi consta il libro ha avuto titoli diversi nelle prime edizioni inglesi, che sconsiglio di andare a cercare per evitare una grossa anticipazione sul finale. L'autore, Roy Lewis, è a me del tutto sconosciuto. Ha scritto narrativa e saggistica. Gestiva, quando era ancora in vita, un'attività di piccola editoria.
Il libro qui proposto è probabilmente il suo titolo più noto al pubblico.
martedì 12 giugno 2012
Dimmi undici cose di te...
Niente rivelazioni sul destino dell'universo.
Un'altra, ultima (spero) pausa prima di ritornare sulla retta!
Sono stato giusto tirato in ballo dal buon Narratore in un altro meme. Niente premi né onori; soltanto oneri e la possibilità di vendicarmi sul prossimo!
Per prima cosa, rivelo le solite undici informazioni ultrasegrete sul sottoscritto.
1. Sono, in genere, una persona pacifica.
2. Nonostante mi sia laureato in fisica, ho conseguito la maturità classica.
3. Soffro molto il caldo. In generale preferisco i mesi invernali...
4. ... Anche perché sono nato in inverno!
5. Non sono bravo a cogliere le occasioni. Talvolta, nell'indecisione, lascio passare il momento giusto e mi ritrovo a bocca asciutta.
6. Mi è capitato di partecipare a sessioni di gioco di ruolo dal vivo.
7. Una campagna di D&D a cui partecipo è incominciata nel lontano 2006.
8. Negli anni di università ho vissuto un'intensa attività associativa, di cui conservo bei ricordi. Che dico, gloriosi!
9. Ho davanti a me la cartina di un'ambientazione fantastica, realizzata da una mia cara amica.
10. Il primo concerto a cui sono andato è stato dei Metallica, nel 2003. Ah, senza pagare il biglietto, gentilmente offerto dalla Heineken!
11. Mi piacerebbe a breve realizzare un agile ebook, ma si sa quanto io sia poco portato al finire le cose!
Un'altra, ultima (spero) pausa prima di ritornare sulla retta!
Sono stato giusto tirato in ballo dal buon Narratore in un altro meme. Niente premi né onori; soltanto oneri e la possibilità di vendicarmi sul prossimo!
"Dovie'andi se tovya sagain." |
Per prima cosa, rivelo le solite undici informazioni ultrasegrete sul sottoscritto.
1. Sono, in genere, una persona pacifica.
2. Nonostante mi sia laureato in fisica, ho conseguito la maturità classica.
3. Soffro molto il caldo. In generale preferisco i mesi invernali...
4. ... Anche perché sono nato in inverno!
5. Non sono bravo a cogliere le occasioni. Talvolta, nell'indecisione, lascio passare il momento giusto e mi ritrovo a bocca asciutta.
6. Mi è capitato di partecipare a sessioni di gioco di ruolo dal vivo.
7. Una campagna di D&D a cui partecipo è incominciata nel lontano 2006.
8. Negli anni di università ho vissuto un'intensa attività associativa, di cui conservo bei ricordi. Che dico, gloriosi!
9. Ho davanti a me la cartina di un'ambientazione fantastica, realizzata da una mia cara amica.
10. Il primo concerto a cui sono andato è stato dei Metallica, nel 2003. Ah, senza pagare il biglietto, gentilmente offerto dalla Heineken!
11. Mi piacerebbe a breve realizzare un agile ebook, ma si sa quanto io sia poco portato al finire le cose!
venerdì 8 giugno 2012
Una spedizione verso l'interno, II parte
Mi ricollego al post precedente, in cui parlavo principalmente dell'Anabasi di Senofonte, che ho finito in questi giorni. Il buon Nick di Nocturnia ha notato che l'Anabasi, che letteralmente significa "spedizione verso l'interno", racconta, in sei libri su sette, del tentativo di questi poveri Greci di raggiungere l'esterno.
Il mondo civilizzato.
La Grecia.
Non è un caso, infatti, che uno dei passi più noti a chi ha studiato un po' di letteratura greca (o si sia trovato a tradurre dal greco al liceo classico) è quando i superstiti raggiungono finalmente il mare, urlando "Il mare! Il mare!" come chi, sull'orlo della disperazione e dell'abbandono, veda un chiaro segnale della salvezza.
Perché il Ponto Eusino (l'odierno Mar Nero) significò per i Diecimila la seconda, grande svolta nella loro avventura.
Il mondo civilizzato.
La Grecia.
Non è un caso, infatti, che uno dei passi più noti a chi ha studiato un po' di letteratura greca (o si sia trovato a tradurre dal greco al liceo classico) è quando i superstiti raggiungono finalmente il mare, urlando "Il mare! Il mare!" come chi, sull'orlo della disperazione e dell'abbandono, veda un chiaro segnale della salvezza.
Perché il Ponto Eusino (l'odierno Mar Nero) significò per i Diecimila la seconda, grande svolta nella loro avventura.
L'ecumene di Erodoto, ovvero il "mondo abitato" |
mercoledì 6 giugno 2012
Ray Bradbury, il gigante che traghettò l'umanità su Marte
Mancando le parole, un piccolo omaggio:
"And then it happened.
There was a warmth as a great fire passing in the air. A whirling, rushing sound. A gleam in the sky, of metal."
Ray Bradbury
(22 agosto 1920 - 5 giugno 2012)
martedì 5 giugno 2012
Facebook: si vota fino all'8 giugno!
Non so quanti di voi abbiano un account Facebook.
Si può votare fino alle 9:00 di venerdì 8 giugno... e ricordate che l'ora del Pacifico differisce da quella di Roma, per cui fate voi i conti!
Io ce l'ho.
Ma non voglio parlare di un referendum qualsiasi, non essendocene all'orizzonte. Voglio parlarvi di un referendum su Facebook, indetto dallo stesso ideatore multimilionario, Mark Zuckerberg.
Di recente, Facebook ha pubblicato delle proposte di modifiche dei termini d'uso, con delle spiegazioni e un interessante, pare, discussione. Dico "pare" perché ho avuto parecchie difficoltà a raggiungere la pagina in questione, se non tramite un sito esterno che la reindirizzava. Un po' di dibattito c'è stato, ed è per questo che il signor Zuckerberg ha deciso di consultare il suo "popolo" con un referendum sulla strada che sta prendendo la sua creatura.
In altre parole: vi piacciono il Diario e la timeline?
Vi piace la politica sulla privacy di Facebook? La conoscete?
Vi piace la politica sulla privacy di Facebook? La conoscete?
E cosa ne pensate delle modifiche al trattamento dei dati personali?
Insomma, votate!
Per votare, bisogna recarsi qui, dove trovate anche del materiale utile, tra cui la spiegazione (dal punto di vista dell'azienda) delle modifiche e le nuove proposte.
Trovate qui, invece, un breve articolo a riguardo, con una indicazione di voto.
Si può votare fino alle 9:00 di venerdì 8 giugno... e ricordate che l'ora del Pacifico differisce da quella di Roma, per cui fate voi i conti!
Anche perché c'è un quorum al 30%, che significa circa 270 milioni di persone!
Ora, so anche io contare. È un quorum spropositato, ma spropositata sembra la voglia di partecipazione dei movimenti nati ovunque sui social network. Troppo spesso la partecipazione si limita a un "mi piace". Orbene, se anche non volete leggere i documenti proposti, votare comporta un solo click!
Un click per il futuro, perché, non ci illudiamo: i social network sono nati con internet e non moriranno con Facebook, Twitter e affini. Ma internet sarà sempre più importante nel mondo di domani(*), ed è essenziale che, in qualità di internauti, prendiamo coscienza dei nostri diritti e di come, per preservare la libertà che ora abbiamo, sia necessario vigilare affinché nessuno si svegli, un giorno, determinato a cancellarli o limitarli.
E con questo, chiudo davvero.
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(*)
O sempre meno importante, qualora un'improvvisa catastrofe provochi una retrocessione all'età del ferro.
E con questo, chiudo davvero.
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(*)
O sempre meno importante, qualora un'improvvisa catastrofe provochi una retrocessione all'età del ferro.
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