lunedì 5 marzo 2012

Il Futuro

Il primo marzo è stato il primo "Future day". Senza patrocini altisonanti, poco (per niente) pubblicizzato entro i confini nazionali, resta però una bella idea. Trovate un'occasione per pensare al futuro, alle prospettive, alle aspirazioni, perché il futuro, contrariamente a quanto siamo forzati a immaginare, non è come il presente. Pensiamo sempre al presente, qualche volta al passato, tutti i giorni dell'anno. Un giorno dedicato a pensare in prospettiva sembra così... estraneo? Un tempo non era così. Un tempo c'erano lo Zeppelin, l'Apollo... l'Argo.
Il primo marzo era una buona occasione per riprendere in mano i fili dei sogni, i sogni dell'umanità e per l'umanità, per un mondo diverso, che senza prospettiva non potrà mai attecchire sulla realtà presente.
L'occasione è persa? Certo che no! Dopotutto, cos'è una data? Potete pensare al futuro quando vi pare, come più vi aggrada. Leggete un buon libro di fantascienza, un saggio di divulgazione scientifica, un trattatello utopistico di quando uomini intellettualmente coraggiosi ipotizzavano i più svariati sviluppi della civiltà, o parlatene anche solo con un amico alle macchinette del caffè.

Con un po' di ritardo, il futuro si imbarca sull'Argo...

Leggere scienza

Non sono un grande lettore di saggi scientifici. Ogni tanto leggo LeScienze, un'ottima pubblicazione che però negli ultimi 6 mesi ho messo un po' da parte. Non saprei quindi cosa consigliare, se non alzandomi un attimo a fissare la mia libreria, in cerca di ispirazione.

Un primo titolo che mi viene in mente è "I numeri dell'universo" di John D. Barrow, una gradevole scampagnata attraverso i secoli e le teorie, che tratta del rapporto tra numeri e universo e cosmologia, semplice ma non per questo meno affascinante. Passando di palo in frasca, mi era molto piaciuto "Il caso e la necessità" di Jacques Monod, un libro a tratti avvincente che tratta di evoluzione, non semplice ma alla portata di uno studente delle superiori. Tornando su lidi a me più familiari, se vi piace la storia della scienza provate con "Fisica e oltre" di W. Heisenberg, una sorta di autobiografia che ripercorre la sua carriera scientifica, pur scadendo un po' nell'apologia del periodo nazista.

Leggere fantascienza

La fantascienza è una selva di idee. Ce n'è per tutti i gusti, dal futuribile alle cose più strampalate. Dal momento che il mio interesse per la lettura è nato proprio con la fantascienza, e con un particolare tipo di fantascienza, prenderò spunto proprio da qui. Chiamatemi sentimentale!

Ritengo che il punto di forza della fantascienza sia nelle short stories, brevi racconti che, come pallottole, veicolano un'idea nella mente del lettore, provocando reazioni sconvolgenti e inattese. Miliare è la raccolta "44 Microstorie", a cura di Isaac Asimov. Un volume meno famoso, a cui però sono molto legato, è "L'ora di fantascienza" della Einaudi. Trattasi di un'antologia scolastica per la scuola media, quindi ignoro se sia reperibile da qualche parte. Sicuramente però trovate "Le meraviglie del possibile", sempre della Einaudi, che a giudicare dall'elenco è comunque un'ottima antologia.
Se invece preferite concentrarvi su un autore singolo, vi faccio due nomi. Il primo è qualsiasi cosa che abbia Fredric Brown come autore e contenga racconti. Non romanzi, racconti. Brown è a mio parere il migliore in questo campo! Il secondo libro, più omogeneo per argomenti, è "Cronache Marziane" di Ray Bradbury, a volte poetico, a volte toccante, una cronistoria della conquista umana di Marte... e oltre!

Guardare fantascienza

Ma dato che non esiste solo la carta stampata, voglio suggerirvi un telefilm. Esiste una sola puntata, ma ne vale la pena!
L5 è il nome di una serie hard sci-fi, ovvero una fantascienza in cui il rigore scientifico è rispettato a costo della vita degli autori, almeno fino a un certo punto. Non troverete quindi teletrasporto, spade laser, cose di questo tipo. Almeno, non nella prima puntata! C'è un'astronave, 40 uomini dell'equipaggio, una stazione spaziale posteggiata su L5 (che è il nome di uno dei punti lagrangiani del sistema Terra-Luna) e c'è un mistero...
Non dirò altro!
Se siete curiosi, potete scaricare la puntata dal sito della serie. La forza del progetto, infatti, è che è stato in gran parte finanziato tramite donatori appassionati del genere, e il risultato è distribuito liberamente tramite licenza creative commons.
Tenderò l'occhio per capire se entrerà in produzione una seconda puntata.

Se invece volete vedere qualcosa di conclusivo, magari un film, vi consiglio "Moon", un'altra produzione indipendente, questa volta inglese. Anche qui, niente spade laser. Nel film c'è sostanzialmente un solo attore, ma non si sente la mancanza di un folto cast. Le immagini e la colonna sonora sono sensazionali! E poi è ambientato sulla Luna, devo aggiungere altro?

Volete saperne di più?

Potete visitare il sito del Future Day.
Ci sono anche il sito ufficiale del progetto L5, o il loro blog.

9 commenti:

  1. Brown è forse lo scrittore migliore per cominciare a leggere racconti e Moon è probabilmente uno dei pochi film fantascientifici decenti degli ultimi anni, quindi ti appoggio su entrambi i punti.
    Guarderò con molto interesse L5 , da un pò latitano le serie decenti.
    Ciao.

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    1. Secondo me L5 merita, con i pochissimi mezzi che hanno impiegato! La fregatura in solo 20 minuti assolutamente non conclusivi è un po' difficile valutare complessivamente l'idea di base. Spero proseguano!

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  2. Avevo sentito parlare di questa iniziativa su altri blog e ora eccola comparire anche qui! Lo sai, la fantascienza non è il mio genere letterario preferito, anche se amo molto i film! Se ne continui a parlare con così tanto entusiasmo potresti finire con il convincermi a leggere anche qualche saggio scientifico!

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    1. Fantastico! Non è necessario leggere un libro, diciamo che aiuta a vedere le cose in un certo modo. C'è molta poesia nella scienza, a guardar bene (anche se a scuola alcuni docenti te la fanno odiare).

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  3. Questo post è pieno di titoli che mi sono appuntata.
    Non avevo sentito del progetto L5, mi incuriosisce molto.
    Provvederò appena posso.
    Moon è una produzione interessante, un po' retrò come stile. Ormai siamo troppo abituati a battaglie spaziali e raggi laser (che sembran fulmini...per citare qualcuno di famoso), invece lo spazio è anche e soprattutto solitudine, pericolo, silenzio, freddo.
    Pellicola poetica

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    1. Mi vergogno un po', ma per cogliere la citazione ho dovuto ricorrere a google... Sai che non l'ho mai visto? Sono un figlio dell'energia solare!
      Anche a me Moon è piaciuto per quelle atmosfere lunari fredde e desolate. La Luna è lontanissima e raggiungerla è nuovamente un sogno, un luogo del futuro e non del passato. Ma verrà un giorno in cui un nuovo Apollo solleticherà la nostra immaginazione. ^^

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  4. Una volta ho pensato di acquistare la riproduzione di una bat'leth, poi ho realizzato che né avevo i soldi né avevo un posto dove metterla! Ricordo la notizia, quei due mi hanno messo simpatia!

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  5. L5 sembra fantastico! Grazie per la segnalazione favolosa!
    Moon lo vedetti qualche tempo fa, è un piacevole film e fortunatamente fuori standard. Ma ho trovato la trama un po' prevedibile ed a tratti irrealistica.

    Ale

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  6. Hai ragione, Ale. La trama è abbastanza lineare, come thriller è un po' scarsino. Il suo punto di forza sono le atmosfere e il senso di solitudine ed estraniamento che si accrescono con il susseguirsi delle scoperte.

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