venerdì 3 febbraio 2012

I quattro Bardi di Krefeld


Oggi voglio parlare di uno dei miei gruppi preferiti, i Blind Guardian.
Non è facile, perché mi accingo a recensire, se di recensione si può parlare, una raccolta di pezzi storici, un vero e proprio "best of". Vado troppo sul sicuro? Certamente, ma fino a un certo punto. È difficile pubblicare una raccolta che sia significativa nella discografia di un gruppo, e sono troppo di parte per essere obiettivo. Credo però che i BG siano riusciti a pubblicare una rilettura personale e coerente della propria opera.

Inoltre, i quattro "Bardi di Krefeld" (soprannome affibbiato affettuosamente dai fan) si sono distinti fin dagli esordi per i testi ispirati alla letteratura fantastica e per lo stile musicale, che passo dopo passo si è adeguato alle liriche, creando una sinergia che, a mio modesto parere, resta ineguagliata.

Iniziò in quel di Krefeld...

... oppure ad Amburgo? Il power metal nacque negli anni '80 ma la scena europea nasce ufficialmente nel 1985 quando gli Helloween, le "Zucche di Amburgo" tuttora capofila del genere, danno inizio a qualcosa di nuovo. Canzoni veloci e ritmi serrati, assoli di chitarra al fulmicotone, tanta melodia e linee vocali molto catchy rispetto all'aggressività caratteristica dei gruppi metal. In questa scena fanno la comparsa quattro ragazzi di Krefeld, grandi fan dei primissimi Helloween, a cui renderanno omaggio con ripetute collaborazioni nei loro primi album.
Non rischiamo di prenderci eccessivamente sul serio!
È il 1988 quando i BG pubblicano il primo disco, "Battalions of Fear", dove già compaiono le tematiche fantasy. Il genere è grezzo e dovremo attendere il terzo album nel 1990, "Tales from the Twilight World", prima di orecchiare qualcosa di veramente innovativo. Ma i due album più significativi del combo sono sicuramente "Imaginations from the Other Side" del 1995 e "Nightfall in Middle Earth" del 1998. Il primo è l'apice del sound power metal, nonché il mio album preferito di tutti i tempi (e per questo ne parlerò prima o poi più approfonditamente), mentre il secondo è qualcosa di estraneo, forse l'apice del virtuosismo stilistico, non inteso come sfoggio di tecnica bensì in termini di sforzi rivolti all'accompagnamento della narrazione: si tratta infatti di un concept ispirato al "Silmarillion" di Tolkien. I BG pubblicano altri tre album, di cui l'ultimo uscito nel 2010. Se però siete del tutto digiuni, è meglio cominciare dai classici. Anche perché se vi capitasse di vederli in concerto vi accorgereste che i nostri puntano molto sui pezzi che li hanno resi famosi.
Per quanto riguarda la formazione, ammetto di avere barato. I BG sono sempre stati quattro, vero, ma c'è stato un avvicendamento alla batteria nel 2005. Inoltre,  in sede di registrazione (e sul palco) essi si avvalgono da anni della collaborazione di un bassista (il frontman Hansi suonò il basso solo fino al '95) e di un tastierista. Se vi capita di vederli dal vivo, di bardi ne conterete ben sei!


Memories of a Time to Come

Questa premessa era piuttosto importante, proprio perché l'album è una retrospettiva sui loro 25 anni di carriera, e come tale è proposta. L'ordine non è cronologico e, benché sia presente almeno una canzone per ogni album, ho riscontrato la volontà di presentare un'immagine variegata di tutte le sfaccettature che il gruppo ha assunto nel tempo (non me lo sono inventato, la scelta è giustificata nel ricco booklet). L'album è costituito da due cd per un totale di sedici pezzi, più un terzo cd disponibile nella versione limitata, che dovrebbe contenere due demo e altri brani non meglio categorizzati che, devo ammettere, non ho ancora avuto modo di ascoltare.
Solo copertine di altissimo livello!
Le canzoni sono i grandi classici della loro discografia, richiesti a gran voce dal vivo, più due brani dell'ultimo disco. Tutte le canzoni sono state re-mixate per l'occasione, avvicinando la resa sonora a quella degli ultimi dischi o al loro sound live; quattro di esse sono state ri-registrate per l'occasione. Mi trovo nell'imbarazzo nella scelta di quali citare, perché sono tutti brani storici e di altissima qualità, ma è un lavoro che qualcuno prima o poi dovrà fare.
Cominciando dal primo disco, "Imaginations from the Other Side" esprime l'essenza della fantasia e dell'immaginazione, "Nightfall" racconta la tragedia che decreta la fine di un'era, "Somewhere far Beyond" trasuda epicità e "The Last Candle" è un'esplosione melodica. Nel secondo disco, la grezza "Valhalla" introduce alla mitologia norrena, "Bright Eyes" ci punta addosso gli occhi del destino, "Mirror Mirror" è una coinvolgente apoteosi dei Bardi, "And Then There Was Silence" una lunga suite ambientata alle porte di Troia. Una menzione speciale la merita "The Bard's Song (In the Forest)", una delicata ballata medievaleggiante, di cui i bardi sono maestri indiscussi. Purtroppo questa versione pseudo-orchestrale mi convince assai meno dell'originale, ragion per cui se vi capitano 3:30 di libertà godetevi la versione del 2003.
Per concludere, si tratta di un'ottima selezione per festeggiare i 25 anni di attività e regalare ai fan un prodotto di qualità e introdurre i poveri ignari alla loro opera. Ottime canzoni, tutte, anche se in un paio di casi avrei fatto scelte diverse, nonostante riconosca e apprezzi il lavoro dietro a una scelta così equilibrata tra presente e passato, che non risparmia neppure un paio di momenti sperimentali.

Insomma, un acquisto caldamente consigliato a chi cerca un prodotto di questo tipo e ai fan più accaniti, se interessati ad ascoltare nuove versioni di brani storici a un prezzo abbordabile (la versione doppio cd si trova a meno di 14 euro). Per chi non conosce i BG, rimando a un ascolto preliminare voi-sapete-dove. Per chi non ama la musica metal, infine, consiglio comunque di dare loro una possibilità, soprattutto se siete appassionati di fantasy o affini. Spero che non ve ne pentirete.

8 commenti:

  1. il tuo blog mi piace anche se è marrone, perchè c'è una carta geografica antica! sono appassionata di cartografia :-D

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    1. Meno male!
      Sono stato fortunatissimo a scoprire un tema che si accosta bene all'immagine del profilo ^^.

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  2. Non sono mai riuscito ad apprezzare i best of, lasciano sempre quel non sapore tipico dei bigini. C'è da dire che a priori non li scarterei mai, una bella rassegna, cronologicamente assemblata, sull'evoluzione dell'artista, piuttosto che una storia, ancora non raccontata ma composta da pezzi sparpagliati nelle varie opere, ecco, sarebbe un progetto interessante. Ma in generale ne son rimasto sempre insoddisfatto, dai bestof dico.

    Detto questo, mi unisco alla tua conclusione: meritano anche se il genere non si apprezza particolarmente, questo perché hanno qualcosa da raccontare.

    piesse: è la prima cosa che scrivo da due settimane, più o meno dai bei momenti della diffida, sentitene onorato :)

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    1. Onoratissimo, Bugs.
      Io ho una posizione più moderata sulle raccolte, ma credo ne abbiamo già parlato. Però di solito sono prodotti di qualità discutibile. In questo tutti i pezzi tranne uno sono stati ri-lavorati più o meno in profondità, altrimenti non l'avrei degnato di un secondo ascolto. ^^

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  3. I Blind Guardian per me sono IL gruppo. Hanno letteralmente cambiato la mia vita. Alcuni dei loro dischi li conosco a memoria e potrei "ascoltarli" tutti nella mia testa senza neanche farli davvero partire su iTunes. Per non parlare di quanto adoro i testi di Hansi... Non a caso il sottotitolo del mio blog è "Somewhere far beyond" ^_^
    Per questo non riuscirei a far stare tutto il mio personale best of in un unico cd. Ma neanche in due o tre ^_^ Tuttavia cercherò di ascoltare le nuove versioni, mi incuriosisce vedere cos'hanno combinato.

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    1. Benvenuta, Aislinn!
      Anch'io sono fan dei BG da tanto tempo e sono il mio gruppo preferito (anche se la memoria sui testi è un po' andata). Ho colto questa occasione per ascoltare i brani con un sound più moderno, ma senza rivoluzioni.
      Data la tua passione, mi permetto di consigliarti il terzo disco, contenente i demo. Ci sono sia i demo "classici" dei Lucifer Heritage, sia alcuni pezzi inclusi nei loro album in versione alternativa.

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  4. Molto bello questo articolo sui Blind, anche se ammetto di non aver ascoltato il The best. Sono in attesa di novità, l'annunciò che si fermeranno dai live fino al 2014 per dedicarsi al famoso album orchestrale e probabilmente anche ad un nuovo disco mi sembra ALQUANTO entusiasmante!!...e dell'ultimo disco prima del The Best cosa ne pensi?...Ah dimenticavo! Se non li conosci ti consiglio di ascoltare la seconda band di Hansi: i Demons and Wizards. A mio parere strepitosi!!

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    1. Guarda, l'album orchestrale lo aspetto da anni! C'è da dire che avevano (quasi) annunciato che avrebbero organizzato un nuovo festival in occasione di questa uscita, per proporlo dal vivo per intero. Può essere una buona occasione per fare un salto in Germania.
      L'ultimo disco mi è piaciuto molto e, a giudicare dalle setlist, piace molto anche ai BG. Mi è piaciuto più di ATitM, anche se il taglio è simile. Non sono un estremista in difesa delle vecchie glorie. ^^
      Dei D&W non ho ancora avuto modo di ascoltare il secondo album, che di sfuggita mi è sembrato un po' diverso dal primo. Sarà che non mi piace molto la nuova china intrapresa dagli Iced Earth, finora non ho avuto voglia di ascoltarlo.

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