mercoledì 28 gennaio 2015

Polpette agli avanzi di cous cous su fondo di avanzi avanzati

Comincia tutto per necessità: quando non vivi più con i genitori, se non cucini, non mangi. Semplice. La prima fase di assestamento è quella in cui la spesa prevede più semilavorati e prodotti finiti che ingredienti per cucinare... poi, pian piano, se glielo lasci fare, la cucina ti conquista, ti appassiona, ti cambia.Dove prima stavano buste di minestrone precotto e snack per ogni occasione, pian piano compaiono stampi per dolci e attrezzi da cucina. È l'inizio della fine: è ciò che ti trasforma da una persona che cucina per obbligo a un piccolo ma appassionatissimo chef.

La cosa rimane sotto controllo almeno finché cucini solo per te, ma se hai qualcuno per cui cucinare... be', a quel punto è semplicemente un delirio: di lì a poco scatta l'arte della cucina improvvisata e riciclata, della creatività culinaria, della sperimentazione più folle... da questi momenti di vita ai fornelli, nascono questi brevi racconti che spero vi regalino un sorriso e un po' di voglia di cucinare!



Polpette agli avanzi di cous cous su fondo di avanzi avanzati


«Oggi, faccio il cous cous con carote e piselli».
«Va bene».
L'ignara creatura nemmeno può prevedere che il siffatto cous cous sarà prodotto in quantità tali che due persone mai potranno consumare.


Qualche tempo dopo, il mio piatto contiene una porzione ridotta di cibo (quella che mi sento in grado di consumare), il suo una montagna difficile da gestire. Nonostante l'impegno, il povero combattente non batte il massiccio e a un certo punto si arrende.
«Non posso mangiarlo tutto, lo sai?»
«Non ti piace?» sfodero gli occhi da cucciolo ferito, ma a nulla serve.
Rimangono gli avanzi.
I temutissimi avanzi.
«Io non ho nessuna intenzione di mangiare questo anche domani».
La mia presa di posizione è irrevocabile.
«Lo finirò io, oppure lo buttiamo».
Sacrilegio! Sono ancora più irremovibile sul fatto che il cibo non si butta assolutamente, a meno che non sia avariato, irrimediabilmente compromesso o terribilmente scaduto.
Ci penserò domani, in fondo domani è un altro giorno, penso tra me, mentre in sottofondo nella mia testa passa Via col vento.

Serata successiva: è tempo di decidere la sorte degli avanzi accuratamente riposti in una scatolina nel frigorifero. Tolgo il cous cous avanzato e lo osservo da tutte le angolazioni, in attesa dell'estro culinario-creativo.
Intanto apro di nuovo il frigorifero; la cena di ieri ha lasciato anche altre tracce: una scatola di piselli ancora a metà e qualche carota già lavata. Prendo tutto e lo metto sul tavolo vicino al cous cous.
Se solo fosse riso, ci farei delle polpette di riso, è un pensiero fugace, quasi sussurrato nella testa.
«Polpette di cous cous, si può fare!» questo lo dico ad alta voce, tanto si sa che sono pazza.
Ormai è deciso!
Nonostante il mio entusiasmo, il cous cous è un po' troppo asciutto e non si lascia appallottolare, dimostrandosi ben poco collaborativo, così rompo un uovo e lo aggiungo al cous cous per rendere il tutto più capace di assecondare la mia volontà.
Poi prendo un altro uovo e lo sbatto in un piatto. In un altro verso un po' di farina per l'impanatura. Un pezzo di rosa camuna si offre spontaneamente (mi ha chiamata dal frigorifero con voce amaliante, come fanno le sirene con i marinai, davvero!) per diventare dadini da inserire nelle polpette.
In men che non si dica, ecco nascere dal cous cous avanzato delle bellissime polpette con cuore di formaggio.
I piselli e le carote finiscono in una pentola a cuocere per fare da contorno, mentre le polpette scivolano sinuose su una padella unta d'olio.

Il problema degli avanzi pare decisamente risolto con successo! Ehm, non proprio... nemmeno il tempo di esultare e un'occhiata al tavolo della cucina rivela il fallimento della missione! Nel frattempo, infatti, si sono creati altri avanzi: dei dadini di formaggio, del pan grattato, dell'uovo sbattuto... non posso vincere contro l'incalzare dell'avanzata degli avanzi!
Lo sconforto è breve ma profondo, il tempo di reagire e buttare i dadini di formaggio nelle verdure ormai cotte e accompagnarle con un caduta a pioggia dell'impanatura e dell'uovo rimasti.

Un sospiro, di soddisfazione più che di sollievo, mi illumina, mentre adagio le verdure sui piatti per fare da scenario alle polpette dorate al punto giusto.
Che dire? Molto più buoni questi avanzi del banale cous cous del giorno prima!
Ma non tutte le volte le improvvisazioni vanno a buon fine... magari ve lo racconto un'altra volta.



La ricettaSe vi va di provare questa ricetta, avete bisogno di:
- Cous cous carote e piselli (cucinato come preferite, io ho seguito questa ricetta)
- Piselli in scatola
- Carote tagliate sottili
- Formaggio tagliato a dadini (io adoro la Rosa Camuna, ma va bene qualsiasi formaggio che fonde)
- Due uova (uno per impanare e uno per le polpette)
- Pane grattato o farina per impanare

Aggiungere un uovo al cous cous avanzato (se risulta asciutto), poi fare delle piccole palline in cui inserire un dadino di formaggio (per esempio di Rosa Camuna). Passare le polpette nell'uovo sbattuto e poi nella farina per impanare o nel pane grattato, a seconda dei gusti. Cuocere le polpette in una pentola con un po' d'olio, girandole delicatamente.

Nel frattempo in una pentola wok (o simile, mica siamo fiscali!) far cuocere i piselli in scatola e le carote tagliate sottili. Aggiungere poi uovo e farina avanzati nella fase di impanatura ed eventuale formaggio rimasto.

22 commenti:

  1. Peccato che sono ancora a dieta, perché le proverei volentieri questo polpette di cous cous.

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  2. Non è un piatto poi così calorico, dai (coff coff)... secondo me, si può fare un piccolo strappo alla dieta!

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  3. Bello trovarti anche qui! Sappi che aspetto una puntata in cui elogi le mie abilità di mescolatrice sopraffina :P

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  4. Mi piace! Domani farò apposta del cous cous extra per provare la ricetta delle polpette ;D

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  5. Probabilmente ci sarà anche quella puntata, sai? Ahaha! Con calma usciranno tutte le mie avventure ai fornelli (anche quelle con ospiti!).

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  6. Ooohhh! Wow! Poi fammi sapere come è venuto, mi raccomando!

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  7. Io sono per il riciclo creativo del cibo! ^^
    Bravissima!
    P.S.: "rosa camuna": Google, che è mio amico, mi dice che è un formaggio della Val Camonica, mai sentito e nemmeno assaggiato *__* E io adoro i formaggi!

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  8. Non è così carico, come piatto. Se ne può fare solo un assaggio, sempre che tu abbia gli avanzi giusti.

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  9. Occhio a impanarle con cura, perché si sfaldano facilmente...

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  10. I Camuni erano un antico popolo del nord Italia, che ci ha lasciato molte incisioni rupestri, fra le quali l'odierno simbolo della Regione Lombardia - la rosa camuna, appunto. Il formaggio ha la stessa forma, da cui il nome, ma penso se ne trovi di simili anche in altre regioni.

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  11. Ahah Romina riesci a rendere avventurose anche le tue peripezie culinarie :D
    Io temo il momento in cui dovrò auto-sostentarmi, perché al momento non saprei andare oltre la pasta al sugo...

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  12. Ahah! Gli avanzi sono sempre buoni da rimescolare insieme in qualche modo! Il cous cous poi... che bontà! _

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  13. Una volta parlavi di leggende norrene e guerrieri medievali. Adesso di polpette. Come cambiano le persone....

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  14. I piccoli cambiamenti sono impercettibili. Inizi parlando dei miti nordici e poi, quando meno te l'aspetti, ti trovi catapultato in Medio Oriente, ad approfondire l'Anabasi e scrivere di un certo Kassir, pastore furbetto e con pochi scrupoli. Penso che Kassir preferisse il cous cous allo stoccafisso, ma non si può mai dire... ;)

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  15. Se adori i formaggi, non potrai non amare la Rosa Camuna!
    Li adoro anch'io e questo è sicuramente tra i miei preferiti!

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  16. Le mie peripezie culinarie sono avventurose!
    Potresti sempre venire a cucinare con me, così ti insegno quel (poco) che so: sta diventando una moda trai blogger! Ahaha!

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  17. Tecnicamente sono io che parlo di polpette... lui continua a parlare di leggende norrene e guerrieri medievali. Ahahah!

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  18. Ma sai che non è una cattiva idea? :D Ahaha non sai in cosa ti sei appena cacciata :P

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  19. Ti aspetto! Magari mi darò ai corsi di cucina... ahaha!

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  20. A casa mia si producono quantità di spazzatura pari a quelle di una città intera... Bisognerebbe imparare questi trucchetti :)

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  21. Il cibo è vita e come tale non andrebbe mai sprecato. Ti confesso che capita anche a me di buttare qualcosa di tanto in tanto, ma in genere cerco di fare dei salvataggi!

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