... a scrivere!
Dopo un lungo trascorso di fase apatica e puramente ricettiva, dopo aver raggiunto il livello di saturazione per ogni sorgente di distrazione (o quasi), attraversato il salone del libro usato non senza acquisti importanti, annotata su carta ogni piccola idea ispirata che mi sorgesse spontanea - come se poi fosse possibile tramutare le scintille in inchiostro! - sono finalmente tornato all'editor di testo. È stato difficile, non lo nego. Ma spero di proseguire con la stessa determinazione conosciuta l'anno scorso, non certo il migliore per me ma piuttosto prolifico rispetto ai miei standard.
E riprendo così con Xeno, una nuova veste all'impianto globale dell'opera e un finale in fase di scrittura, sperando, avendo ben chiaro il finale, che esso faccia luce sulla strada da inseguire.
C'è anche un'altra questione.
Qualcosa lega la mia attivazione al periodo nel 2008, prima che la creatività perdesse gran parte della sua attrazione nei miei confronti, ed è proprio l'attivismo. Potrei aver pensato che starmene chiuso in casa con molto tempo libero favorisse l'ispirazione, ma si è rivelato erroneo e fallace. Anzi, quasi deleterio, perché ciò che mi ero sottratto ho dovuto cercarlo altrove, nei libri o dov'altro mi balzasse in testa. È proprio vero che l'impulso artistico è un fiume la cui navigazione richiede una coscienza attiva e presente, sempre presente. Sono necessarie entrambe, in eguale misura - la proporzione esatta determina le qualità dell'artista - queste due cmponenti: trasporto e consapevolezza. Ovvero ispirazione e volontà. O come diamine li vogliate chiamare, in fondo non mi interessa.
Tutto ciò che conta è l'essere di ritorno.
Nessun commento:
Posta un commento