Il viaggio è lungo.
Il viaggio. "Il viaggio". E' un ottimo argomento per la maturità, di quelli che fiotti di studenti bramano, sul quale chiunque ha qualcosa di intelligente da dire. Tutti noi viaggiamo, e se non possiamo farlo ci rifugiamo nella metafora. Il viaggio è metafora della vita, o una fesseria simile. Tutto questo me lo sono lasciato dietro.
Questo spazio nasce dalla necessità di scrivere. E' una necessità mia, solo mia, slegata da qualsiasi velleità di costruire una cricca di blogger attorno ai miei pensieri e ai miei umori. Sono parimenti indeciso su cosa scrivere, ma anche questo è un problema mio e solo mio. Se voglio usufruirne al meglio, è necessario che un blog contenga degli interventi e che essi siano degni di essere pubblicati. Cercherò di concentrarmi sul secondo requisito, anche se temo di non esserne in grado. Sono in grado di curare il livello contenutistico, intendiamo, ma ho due gravi difetti: sono impulsivo (soltanto nello scrivere, ahimè), oppure impiego energia vergine nella revisione di quanto ho scritto. Anche se appaiono come due bachi strutturali, temo che influenzino grandemente la mia poetica.
Che poi, a dirla tutta, non vi sembra un linguaggio altisonante? E' fuori di dubbio che in futuro io debba aggiustare il tiro.
Non oggi, però. Oggi il mio viaggio è appena iniziato. Quale sia questo viaggio, quali le caratteristiche e le fermate, il Fato solo lo sa. Non lo seppero i primi navigatori umani, non lo so io, non lo sapete voi. In giro dicono che sia questo il bello. Non ne sono affatto sicuro, ma se così non fosse non vedo perché dovremmo ritenerlo così affascinante.
In fede,
Salomon Xeno.
Ecco io per esempio cavalco le metafore a pelo... Non ti dico quanto rimpianga una sella, a volte.
RispondiEliminaIn effetti è buffo, perché molti le usano anche solo istintivamente, ma difficilmente le padroneggiano.
RispondiEliminaQuella di vita/viaggio è relativamente banale (e inflazionata).
Sarà banale, ma ha un suo indubbio fascino e proprio per questo è molto usata.
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