Mi dispiace, ma ero troppo impegnata a fare mille cose, tra le quali cucinare! Ho tante nuove avventure da raccontarvi, ma il bello di questa rubrica aperiodica è che potrebbero passare dei secoli tra una e l'altra, quindi godetevi quella di oggi: sarà molto profonda!
Tempura di tempura con condimento di lezioni di vita
Cibo giapponese – tofu – schifo – tempura – verdura – zucca.
Ecco, più o meno comincia tutto così, per associazioni di idee partorite da una mente che associa la cucina al riciclo creativo degli avanzi. Provo a essere un pochino più chiara...
Qualche giorno prima avevamo mangiato al giapponese, c'era del tofu avanzato in frigorifero e, si sa, il tofu da solo
Queste le premesse... ma torniamo alla ricetta.
"Oggi tempura di tofu e zucca!"
Dichiarazione perentoria di cui finirò per pentirmi. Presto.
In un attimo trovo su internet la ricetta per fare la tempura (Giallo Zafferano è, come sempre, la mia garanzia). Subito però mi trovo davanti un ostacolo: non ho l'acqua frizzante. E senza acqua frizzante niente tempura.
Che delusione!
Prima lezione di vita di questa ricetta: Prima di decidere cosa fare, assicurati sempre di poterlo fare, evita la frustrazione.
Ma niente panico. Scendo dal panettiere sotto casa che per fortuna ha un po' di tutto e prendo una bottiglietta di acqua frizzante. Ne approfitto anche per acquistare altre cose che mi serviranno urgentemente (come una farina per polenta che, a distanza di mesi, sarà ancora lì in dispensa - NdFM*).
Ritorno così a casa, felice per aver risolto l'unico inconveniente che poteva impedirmi di realizzare la mia nuova invenzione.
(Ingenua... - NdFM).
Seconda lezione di vita: Reagisci sempre all'imprevisto a testa alta (ma non esagerare con l'ottimismo).
Apro il frigorifero e prendo il tofu, avanzo di una bellissima ricetta preparata dall'altra bestiola e... è verde. VERDE! Il tofu non dovrebbe essere verde. Lo esamino attentamente, chiedo consulto, parlo anche con le altre cose in frigo e con l'interfaccia di Giallo Zafferano, ma alla fine decido di decretare la morte del povero tofu, sopraffatto dalle muffe. Ci mancherà. Ma la vita deve andare avanti.
Buttato il tofu, la ricetta sembra destinata a un triste epilogo, ma la mia testardaggine non mi consente di arrendermi, quindi decido di sostituire il tofu con un formaggio a dadini (non ricordo quale, ma conoscendomi forse era Rosa Camuna).
A questo punto tolgo la zucca dal congelatore: è già tagliata a dadini. Finalmente qualcosa che va per il verso giusto. Ehm, in realtà sarebbe servita a strisce, ma... ok, dannazione, si fa quel che si può. Diciamo che formaggio e zucca entrambi a dadini sono più simili per forma e dimensione e quindi cuoceranno meglio.
Terza lezione di vita: Trova sempre il lato positivo nelle cose (altrimenti ti esploderà il cervello e diventerai un serial killer, prima o poi).
Non resta che preparare la tempura, con qualche piccola variante rispetto alla ricetta: niente ghiaccio per raffreddare il contenitore, acqua a temperatura ambiente perché non c'è tempo di raffreddarla e farina non setacciata per mera pigrizia. Ma sì, ma sì, tanto verrà buona lo stesso.
Quarta lezione di vita: Ogni tanto puoi permetterti di non seguire le regole (... ma SOLO ogni tanto, intesi? - NdFM).
Inspiegabilmente, la tempura viene comunque bene. Butto al suo interno i dadini di formaggio e di zucca e poi, con uno strumento apposito (ché siamo gente seria), sgocciolo la tempura in eccesso e faccio cuocere il tutto in un dito d'olio ben caldo. È quasi commuovente vedere la zucca dorare e ricoprirsi di una crosticina invitante e appetitosa. Ma quello che mi porta davvero sulla soglia delle lacrime (e dell'esaurimento nervoso) è il formaggio... si scioglie! I dadini si fondono formando un unico, grande e colloso ammasso informe.
Quinta lezione di vita: Nella vita non tutto si può sostituire (ecco, il formaggio non è un sostituto adatto del tofu, da cui la parentesi della quarta lezione).
Ma non si va da nessuna parte ragionando a posteriori. Ormai il danno è fatto. Scolo i perfetti dadini di zucca e la cosa, che riesco poi a stento a spezzare a metà per metterla sui piatti (buona, va detto, ma di aspetto "no comment").
Ormai so di aver perso non solo la battaglia, ma più probabilmente la guerra, tuttavia mi accorgo che è avanzata tantissima pastella. Nella disperazione del fallimento la faccio cadere a gocce e a strisce nell'olio caldo e ottengo così quella che passerà alla storia come tempura di tempura. Sul piatto, devo dire, è anche bella a vedersi, nel suo colore leggermente ambrato, anche se sicuramente non è la cosa più dietetica al mondo.
Un po' di salsa di soia per condire e, nonostante le premesse, un bel piatto che mi ha permesso di filosofeggiare un po' sulla cucina e sulla vita.
E, per finire...
Sesta lezione di vita: Osa, divertiti, vivi! Meglio combinare pasticci che restare inerti e fare la fine del tofu.
Ed ecco il risultato:
La ricetta
Se vi va di provare questa ricetta, avrete bisogno di:
- Tempura (cucinata come preferite, io ho seguito la ricetta di Giallo Zafferano anche se con alcune varianti)
- Olio per friggere (io preferisco quello di arachidi per il fritto)
- Zucca
TofuFormaggioForse potete provare con un formaggio a pasta più dura oppure tentare davvero con il tofu, perché, lo confesso, io ancora non ho riprovato!
Sbattere in una ciotola un tuorlo d'uovo.
Aggiungere l'acqua gassata (più fredda posibile).
Aggiungere la farina a poco a poco (sì, andrebbe setacciata...).
Tagliare la zucca e il tofu/formaggio/quello-che-avete-deciso-di-usare-a-vostro-rischio-e-pericolo.
Intingere il cibo nella tempura e poi toglierlo per rimuovere quella in eccesso facendolo sgocciolare.
Friggere in una wok con olio ben caldo il tutto (compresa la tempura avanzata, ovvio!).
Scolare e lasciare su un foglio di carta assorbente per pochi secondi prima di servire nei piatti.
Condire con salsa di soia a piacere.
*
NdFM = Nota della Futura Me
Madonna, l'odore di tofu scaduto. L'ho sentito una volta sola e ancora me lo ricordo.
RispondiElimina... dannazione, ora mi è venuta voglia di tempura. Fosse anche tempura di tempura.
(comunque il tofu marinato con aceto e salsa di soia e passato in padella ha un suo perché u_u)
Mi hai ricordato i miei esperimenti di cucina da universitaria fuori sede, quando avevo quattro cose nel frigo, di cui due già scadute :)
RispondiEliminaNon ho mai provato il tofu, ma anche a me hanno detto che non sa di niente se non lo sai cucinare bene e accompagnare con qualcosa... Quindi per ora penso che eviterò, visto che il mio livello di cucina non è ancora così alto.
Perché mai dici che il tofu da solo non è il massimo... Invece è buonissimo! I topi ai quali ho dato da mangiare quello che mi era avanzato l'hanno gradito tantissimo!
RispondiElimina;-P
Settima lezione di vita: se non hai voglia di cucinare c'è sempre qualche animale da ingrassare.
In realtà non puzzava, era solo verde, però non mi sembrava una grande premessa... probabilmente di lì a poco avrebbe cominciato a puzzare, ma è finito prima nell'immondizia.
RispondiEliminaIo ti consiglio di sperimentare la tempura di tempura: ha un suo perché anche lei.
Confesso che ora ho voglia di provare il tofu marinato: sono una "cuoca" curiosa!
L'ultima cosa che ho mangiato con il tofu è stata una specie di panetto di tofu con verdure in un ristorante e... non era per niente buono. Ho provato a lasciarlo nel piatto ma la cameriera ha continuato a dirmi: "Su, mangiale, buono, davvelo...".
RispondiEliminaSono certa che diventerai un'ottima cuoca, intanto sono lieta per te che sia finito il periodo "cucina da universitaria fuori sede".
È molto difficile che io non abbia voglia di cucinare, comunque, essendo cresciuta in un posto pieno di animali, non posso che condividere la settima lezione!
RispondiEliminaP.S. Dare da mangiare a dei poveri topolini indifesi del tofu avanzato e non cucinato è crudele... ahaha!
La terrò in conto. Finora l'ho sempre apprezzato come accompagnamento per i noodles & verdure saltati, un po' meno in un'altra ricetta che però non saprei citare, forse "za zai". Ecco, quella non era un granché. Oppure in tempura, che poi è stato l'incidente scatenante della suddetta ricetta.
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