mercoledì 27 maggio 2015

Angelize II di Aislinn


Se la lettura del primo Angelize mi aveva lasciato entusiasta, questo seguito ne è una conferma e la cosa non mi dovrebbe stupire, dato che i due libri sono stati inizialmente concepiti come un unico romanzo. Da qui nasce la principale difficoltà di questa recensione, poiché la storia prende inizio da dove eravamo rimasti e quindi c'è il rischio che scappino anticipazioni un po' antipatiche per chi non avesse letto il primo. Farò del mio meglio per evitarle.

Angelize era una storia con un inizio (ovviamente) e una fine che poteva anche essere conclusiva. Gli angeli ibridi, esseri umani ascesi alla condizione angelica per consentire ad alcuni angeli puri di rinascere uomini e in seguito risorti nei propri corpi, si erano guadagnati a duro prezzo il diritto alla sopravvivenza. Nell'epilogo, tuttavia, c'era un colpo di scena che preannunciava una svolta di non poco conto. Il sottotitolo di Angelize II è Lucifer, per cui non credo sia una sorpresa che Aislinn abbia deciso di mettere in scena proprio le macchinazioni dell'angelo caduto per eccellenza.


Angelize II inizia due anni dopo le vicende narrate nel primo libro, con i superstiti alle prese con le proprie vite, o con il tentativo di rifarsene una. Hesediel per esempio si trova a Roma e lavora come giornalista, ma anche altri hanno cambiato città. Nella loro condizione attuale sono destinati a non invecchiare e conservare alcuni poteri angelici, ma allo stesso tempo sono giuridicamente morti e tagliati fuori dalla società. Un'improvvisa esplosione di omicidi a opera di lame angeliche (il cui fuoco lascia ferite che non si rimarginano) richiama gli ibridi a Milano, poiché sembra che qualcosa sia tornato a minacciarli.

Angelize II scaraventa gli ibridi in una nuova situazione di pericolo, questa volta a causa di Lucifero. Non sono più la superbia e la rigida giustizia di Mikael a guidare gli angeli all'omicidio, ma la sete di potere del Caduto, che alla corte della Dea ha imparato un trucchetto o due... La Dea, che non esita a rimettere in gioco le sue pedine per il gusto di riportare il caos nel nostro mondo e rimediare a uno squilibrio creato dalla rigida contrapposizione fra Mikael e Lucifero.

Insomma, una seconda parte che non fatica a mantenere la tensione fino all'ultimo capitolo, costruendo pagina dopo pagina l'attesa per lo showdown finale, che porrà fine, in un modo o nell'altro, alle disavventure degli ibridi. A essi Aislinn non risparmia nulla e anche gli angeli puri, stavolta, subiranno qualche vessazione, in quanto si troveranno a confronto più o meno duramente con la condizione umana, come conseguenza della graduale disgregazione del loro sistema che da tempo non è retto da un Dio creatore.

La seconda parte di Angelize è un libro che non mi trattengo a consigliare a chi ha letto il primo, mentre agli altri suggerisco la lettura del primo capitolo e a leggere la mia recensione. Sarà la vostra occasione di leggere un buon romanzo urban fantasy con angeli che menano, non è un paranormal romance.  Inoltre è ambientato in una Milano grigia e invernale, molto realistica, con tutte le suggestioni che è in grado di offrire per i lettori di questa storia.

Una gita al Cimitero Monumentale non ve la toglie nessuno.

7 commenti:

  1. Lettura di entrambi i libri. Fatta.
    Gita al cimitero monumentale. Fatta (due volte).
    Sgridata ad Aislinn per ciò che ha fatto (e lei lo sa!). Fatta.
    Recensioni da scrivere. Ehm, come dire... prima o poi ce la farò!

    La tua è venuta proprio bene, anche perché non era facile non fare spoiler!

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  2. Grazie, anche se mi spiace di non essere riuscito a parlare di più della trama

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  3. Se parlerai dei due libri insieme sarai meno a rischio di spoiler! Io comunque non sgriderò Aislinn. Può non piacere, ma è un avvenimento che ha senso, nell'economia della storia. :)

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  4. Romina, posso solo dire che ho sofferto tanto anch'io nel farlo accadere ç___ç
    Grazie a entrambi!

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  5. […] Tarenzi con l’ottimo Godbreaker (recensito a suo tempo sull’Argonauta) e Angelize di Aislinn mi ha mostrato come gli angeli possano essere amorevoli come una mazzata si denti. Così […]

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