venerdì 7 febbraio 2014

Aislinn - Angelize

"Ci stanno gli angeli che ammazzano la gente!" (Anonimo recensore)

Non è facile chiacchierare del libro di una persona che conosco, che occasionalmente legge il blog e a cui si drizzeranno le ali quando leggerà il titolo di questo post. Fortunatamente mi capita pochissimo, nel caso ci si adatta.
Dopotutto eri stata avvertita.


Le premesse di questo romanzo sono lontane da quanto potreste immaginare.
Dio è morto. (Niente panico: è fantasy!)
Gli angeli, guidati da Mikael primus inter pares, sono sopravvissuti.
Alcuni, insoddisfatti della condizione eterea, scoprono che uccidendo un essere umano possono incarnarsi. Come una sorta di compensazione, il loro posto viene preso dall'anima dell'ucciso. Si viene così a creare un gruppetto di mezzi-angeli, malvisti da Mikael gli altri "puri".
Fino a che anche gli "ibridi" non scoprono come ritornare di carne, nel loro vecchio corpo.

E qui inizia il romanzo, il cui fulcro è nella lotta di questi ibridi per la sopravvivenza, in un mondo che non è più il loro e braccati dall'inesorabile determinazione dell'arcangelo a rimuoverli dal gioco. I tre protagonisti, Haniel, Hesediel e Rafael, sono tre mezzi-angeli che più diversi non si può. Haniel, che in vita aveva vissuto fra gli ultimi, ha subito la sorte più beffarda ritornando non nel suo corpo ma in quello di una giovane ragazza. Hesediel, trentenne lavoratore dipendente e cabarettista notturno, è alla ricerca della donna con cui conviveva prima di morire. Rafael (il mio preferito), studente di medicina a un passo dalla laurea, è il più sensibile del gruppo e per questo viene ripetutamente sfottuto dal più cinico Haniel. I tre, che hanno ereditato il nome di tre arcangeli, si troveranno nel bene e nel male in prima linea nella lotta contro l'implacabile Mikael.

C'è un altro giocatore, o meglio una giocatrice. Abbiamo chiarito che Dio è morto, ma ad aiutare i mezzi-angeli a tornare in vita, o a un surrogato di essa, è un'altra divinità. La Dea Madre. Costei non è identificata in una delle molte divinità femminili dell'antichità, ma è piuttosto una sintesi delle loro caratteristiche. Divinità creatrice e notturna, tiene corte e organizza i suoi baccanali al Cimitero Monumentale di Milano. (Avrei dovuto dirlo prima, l'intera storia è ambientata nella città meneghina.) Questo aspetto è interessante perché riproduce quello che dev'essere stato il contrasto avvenuto più volte nell'antichità, con le antiche credenze. Il Dio Padre, a sua volta, a giudicare dal suo lascito è più vicino al Dio degli Eserciti severo e vendicativo dell'Antico Testamento, piuttosto che a quello tutto sommato benevolo e incline al perdono emerso negli ultimi secoli. Qualcosa è confluito in Mikael, rimasto a capo delle gerarchie angeliche senza più una guida, che è severo e determinato, dove con "determinato" si intende implacabile, a imporre il suo nuovo ordine.

E questo è quanto? No di certo! Ho speso più parole sui personaggi che sulla trama poiché sono decisamente questi ultimi a emergere, ma di cose ne accadono. Ci sono scontri, incomprensioni, abbracci, momenti di rivalsa e di delusione, e c'è un finale esplosivo. Nel frattempo, gli ibridi continuano a morire. Vi avverto che Aislinn ci va giù pesante, ma avrete già capito che non si tratta né di un paranormal romance né di una storia per ragazzi.  Il ritmo è quello di un thriller. La scrittura molto veloce, anche quando l'autrice si sofferma sui trascorsi dei protagonisti. Il romanzo corre come un treno (di quando il rispetto degli orari era un valore) senza perdere una stazione. Il punto di forza sono i personaggi, riuscitissimi anche i più odiosi (tale Yeratel fra tutti). Era da un po', devo ammetterlo, che non mi immergevo così a fondo nelle vicende di un tizio di carta e inchiostro.
(Per chi fosse curioso, me ne sono reso conto a pagina 18.)

In conclusione, rimango in attesa dell'uscita del seguito di Angelize, perché seguito deve essere, a giudicare dall'epilogo, e invito tutti a partecipare alle presentazioni che Aislinn si premura di comunicare sul suo blog, soprattutto quando a presentare è Luca Tarenzi.
E se volete seguitelo pure, quel blog, che contiene anche alcuni "contenuti extra" e articoli di indubbio interesse, come cita il mio blogroll.

10 commenti:

  1. Cosa posso dirti? Grazie *___* Sono contentissima che ti sia piaciuto e che ti abbiano convinto i personaggi, sono la parte a cui tengo di più ;-)

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  2. Io a volte ho un po' di difficoltà con le sottocategorie narrative... appartiene a quel genere chiamato "urban fantasy"?

    P.S. = Molto sintetico l'anonimo recensore!

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    1. Se senti la necessità di catalogarlo, è decisamente urban fantasy!

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  3. Bella recensione, invoglia all'acquisto!

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    1. Il vantaggio di avere un blog personale e di potermi lasciare andare all'entusiasmo! Il pezzo l'ho scritto dopo aver finito il libro, quindi un po' di coinvolgimento sia entrato fra le righe.

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  4. Il libro è sulla mia scrivania in coda di lettura. Spero di leggerlo presto, anche perché ora tu sei un rischioso spoiler umano! Ahahah!
    La presentazione del libro, in cui ho avuto anche la fortuna di conoscere Aislinn, è stata davvero magnifica e, a giudicare da quanto scrivi, il libro è all'altezza delle aspettative.

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    1. Prenditi nel tempo che serve, così avrò modo di rifilarti una o due anticipazioni a tradimento! ;)

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  5. Mi hai convinta! La faccenda del confronto tra Dea Madre sincretica e Dio veterotestamentario mi piace, mi piace molto. Anche l'ambientazione milanese aiuta, ogni tanto mi piace leggere qualcosa ambientato in un luogo familiare :)

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